E' mattina, ho dormito meno del solito, non riesco a fare a meno di pensare alle parole di Clarissa di ieri sera, sono impaurita, devo affrontare questo giorno. C'è una parte debole di me che mi consiglia di saltare il lavoro, ma purtroppo devo andarci, sono forte, non sarò più quella di tanti anni fa.
E' ora di alzarsi e lasciare a letto i brutti pensieri. Mi dirigo in cucina, di sicuro un bel caffè mi renderà attiva e pronta per cominciare questa giornata.
Abito in un quartiere tranquillo, qui ognuno pensa per sé, non ti osservano, non ti giudicano, mi sento libera.
Si, libera, proprio come io voglio essere.
Mi lavo e mi trucco velocemente, non m'importa se non sono perfetta, non sono come le altre. Di solito la gente si preoccupa di vestirsi bene e sorridere sempre, di apparire perfette per timore del giudizio altrui, io invece, ho deciso già da tempo che nessuno potrà mai giudicarmi. Nella vita l'unica persona che può giudicare sé stessi è solo sé stessa.
Sono le 8, raggiungo il mio ufficio, per fortuna si trova abbastanza vicino casa.
Il mio ufficio non è grande ma per me è perfetto, ho una scrivania moderna al centro , una libreria che contiene vari libri (codice penale, amministrativo, diritto privato e pubblico e il più importante per me, la costituzione in pochi passi, un libro che mi regalò mio padre tanti anni fa), e un divano di pelle nera che può contenere tranquillamente due persone.
Amo il mio lavoro, perché mi permette di non pensare, di non ricordare.
Ed ecco che arriva il mio tormento, Clarissa.
<<Buongiorno amica mia, vedo che ti sei alzata benissimo oggi!>> mi dice con tono sarcastico.
<<Preparati, perché ti sto per rovinare la giornata ancora di più, prima però eccoti un bel caffè>> continua.
<< Mi serviva grazie >> cerco di risponderle con freddezza non facendole notare la mia preoccupazione.
<<Allora, non so da dove iniziare...>>
<< Bene, si preannuncia una bellissima giornata a quanto pare>> le dico alzando gli occhi al cielo.
<<Jasmine ha richiamato di nuovo>>.
<<Ok, adesso basta, gli hai detto che abbiamo molto lavoro, cosa vuole ancora? Si trovasse un altro avvocato, io non difendo i mafiosi, specialmente lui>> ora il mio tono era abbastanza irrequieto. Clarissa non mi aveva mai vista così in tutti questi anni di amicizia, infatti il suo viso era abbastanza sorpreso.
<<Amica mia, ascolta, il problema è che lui non accetta un NO come risposta, mi fa tanta paura, ha una voce tenebrosa da far venire i brividi>>.
Ed eccola lì davanti a me a fingere di avere i brividi.
<<Lo accetterà e se dovesse richiamare digli che l'avvocato Rodriguez ha detto che se non la smette di chiamare chiamerà la polizia>>.
<<Ma Jasmine vuole parlare con te, so che non è facile per te, ma se glielo dici tu, forse capirà, fallo per me, non mi ascolta>>. La detesto quando è così implorante, non riesco a dirle di no.
<< E va bene , appena chiama inseriscilo sulla mia linea ,perché di sicuro chiamerà>> e le faccio cenno che può andare.
Dopo 3 ore interrotte di lavoro, ecco che suona il telefono.
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CLOSER
ChickLitPROLOGO Non so mai cosa mi potrà succedere nella vita. Lavoro tanto, faccio delle scelte difficili , scelte che a volte mi portano ad odiarmi. Poi arriva "lui" e cancella tutto quello che ho fatto , tutto ciò che sono stata fino ad ora. Credevo di e...