Prologo

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Urla. Urla. Urla. Questo è quello che sento. Accendo la piccola luce che trovo sul comodino per guardare l'orario sulla mia sveglia rosa a forma di maialino. Sono le 9:00 di domenica mattina. I raggi del sole filtrano attraverso le  persiane verdi ancora chiuse. La porta della camera è stata chiusa ma li sento urlare ugualmente. Silenziose lacrime scendono sul mio viso senza che me ne accorga, non volevo che accadesse questo. La stanza è avvolta dalla penombra ma sono comunque in grado di poter vedere il letto del mio fratellone e arrivarci senza rompermi una gamba. Damon, è più grande di me di un anno, dorme ancora, ignaro di tutto il chiasso che stanno facendo in sala, ammetto che ha il sonno veramente pesante, a differenza mia. Arrivo abbastanza agile al suo letto, striscio sotto le coperte calde e un suo braccio mi circonda la vita. 
-Meg, buongiorno- mi sussurra all'orecchio con ancora gli occhi chiusi. - C-ciao fratellone, non ti volevo svegliare, ma loro urlano così forte.- Sussurro a mia volta per non farci sentire.
-Ci sono io qui. Dormi con me. Andrà tutto bene.- mi dice asciugandomi le poche lacrime, e questa ha proprio l'aria di essere una promessa, quindi con questa speranza in testa mi accoccolo ancora di più a lui e mi riaddormento.

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