Chapter 6. Harold

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Appena esco dal bagno con Meghan in braccio tutti si girano nella mia direzione con sguardo sorpreso, non si rendono conto che ha bisogno d'aiuto perché solo chi ha un' anima nera lo può vedere. Io me ne sono accorto, Meghan ha un'anima nera, ha commesso qualcosa e si da ancora la colpa, e lo so, perché anche io sono come lei. Fa tanto la dura ma mi ci sono voluti pochi giorni per smascherarla, ho capito subito che nascondeva qualcosa, che quel caratteraccio le serve solo per nascondere qualcosa di più grande di lei. Damon si avvicina a me e tende le braccia nella mia direzione -Dammi la porto a casa- lo guardo male, no che non la porta a casa, non la posso lasciare da sola dopo quello che ho visto in bagno, e non mi è mai importato niente delle ragazze, ma non so come mai ma l'idea di lasciarla da sola, a lei, mi manda fuori di testa, e questo lo odio, perché mi fa sentire così vulnerabile -La porto a casa con me, spostati- dico con tono acido, non so perché ma mi esce naturale in questo momento -E' mia sorella, la porto io a casa- Lo ignoro sorpassandolo e continuo per la mia strada, prima di richiudermi la porta alle spalle sento Wendy che gli dice -Andiamo Dam non ti preoccupare, si prenderà lui cura di lei.- mi volto a guardarli per un ultima volta prima di salire sul furgoncino e noto che Wendy ha appoggiato una mano sul petto di Damon mentre lui guarda davanti a se con uno sguardo assente e perso nel vuoto. 

Arrivati a casa la stendo sul letto e le metto una mia maglia che le va indubbiamente grande. Mi faccio una doccia e mi stendo vicino a lei, la copro con un lenzuolo e la abbraccio addormentandomi. -Ehy prendetemi se ci riuscite pappamolli- urlo ai due bambini dietro di me,  Malcolm mi raggiunge  -Dai cazzoni, sapete che ho l'asma, non fatemi correre, siete maledettamente scorretti- ci urla dietro Cole con il fiatone -Cole non si dicono le parolacce, lo dico a papà se continui- lo sgrida Jack, mentre noi ce la ridiamo. Poi tutto si trasforma, il sangue mi riempie le mani mentre scuoto il corpo del mio migliore amico, la gola mi brucia per aver urlato troppo. -Har, har, svegliati, ci sono io. Apri gli occhi, è solo un sogno. Svegliati.- apro gli occhi di scatto e mi ritrovo davanti due diamanti grigi che mi guardano preoccupati, Meghan mi accarezza i capelli -Bambina sei te.- Megh fa un sorriso timido -Tranquillo Har era solo un sogno, sei nella tua camera da letto.-  continua ad accarezzarmi i capelli, dopo qualche minuto vede che mi sono calmato -Tutto bene? Ero andata un attimo in bagno e quando sono tornata..- le metto un dito sulle labbra, so cosa è successo, non importa che me lo ripeta -Stai tranquilla Bambina, sto bene, è successo perché te ne sei andata.- le dico con un sorriso beffardo sul volto, scherzando solo in parte. Ci stendiamo con lo sguardo rivolto al soffitto. Dopo attimi, minuti o forse ore, Megh, inizia a parlare -Soffri di incubi? Conosco un' altra persona che li fa- mi dice alludendo a qualcuno, e quando sento la sua risata amara, capisco che si sta riferendo a se stessa -Cosa sogni?- so che non me lo dirà mai, non voglio sapere i suoi problemi, è troppo presto, magari in seguito -Il passato, sogno il passato- mormora guardando il lampadario -Te?- -Il passato- ammetto a mia volta, e rimaniamo così fino a quando non mi accorgo che si è addormentata. Mi giro su un fianco e la guardo, è così bella, non ho mai visto ragazza più bella di lei, i suoi lunghi capelli si intrecciano sul cuscino, le sposto alcune ciocche dal viso, le sue ciglia sono lunghe anche da struccata, e le labbra sono leggermente aperte. La guardo, imprimo ogni dettaglio nella mia mente, non capisco cosa succede, non mi è mai capitato con nessuna, non ho mai guardato nessuna dormire, anche perché nessuna ha mai dormito nel mio letto, e questo mi fà terribilmente paura.


*** 

La sveglia suona e mi allungo per spengerla, ho le gambe intrecciate a quelle di Megh e con un braccio la stringo forte come se avessi paura di poterla perdere da un  momento all' altro. Questo è buffo visto che non è mia, che non mi appartiene, e quindi non potrei mai perderla. -Ehi Megh, Bambina sveglia, dobbiamo andare a scuola- le mormoro all' orecchio. Lei nasconde la testa sotto il mio braccio e continua a dormire. -Bambina è tardi, svegliati- sorrido guardandola -Harold? Oh mio Dio, devo passare da casa per cambiarmi e prendere i libri- ecco Meghan e l'agitazione, non resisto e mi metto a ridere -Simpaticone, vorrei sapere perché stai ridendo.- mi guarda malissimo, e questo mi fà ridere ancora di più. -Stai tranquilla, ho messo la sveglia prima, abbiamo il tempo per fare tutto- lei lascia un sospiro di sollievo e si butta di peso sul letto -Potevi dirlo prima- mormora con gli occhi chiusi, Kate ci chiama bussando alla porta avvertendoci che la colazione è pronta. 


***

Appena arriviamo in cortile Damon mi lancia uno sguardo arrabbiato, non ci faccio caso e gli passo davanti.  -Megh come stai?-  chiede Wendy abbracciandola per dei millesimi di secondo -Bene.- mente con un sorriso sul volto. Nessuno si accorge che non è la verità, tutti sanno che non sta bene ma nessuno si preoccupa di aiutarla.La campanella suona e ognuno va nelle proprie classi. Siamo tutti seduti qui, la mensa si sta pian piano riempiendo, Megh si avvicina al nostro tavolo, sta parlando con un ragazzo. -Ciao ragazzi, lui è Bart, può rimanere a pranzo con noi?- chiede presentandoci il pagliaccio accanto a lei -No- -Si- Esclamiamo contemporaneamente io e gli altri presenti al tavolo, Alice mi lancia uno sguardo d'avvertimento mentre i due si siedono. -Stasera lavori Megh?- chiede Wendy -Si..-  risponde lei -Oh Meggy ti volevo portare a cena fuori, ma se la metti così mi accontento di accompagnarti a lavoro- le dice il suo amichetto -Meggy..ma per favore- mormoro a bassa voce, ma non abbastanza per far si che qualcuno non  mi senta -Hai detto qualcosa?- chiede Meghan guardandomi male -Si, ho detto che Meggy è un nome di merda, Meggy.- il mio solito ghigno non  mi abbandona le labbra, lei sbuffa e si gira a parlare con il pagliaccio sorridendogli più che mai. Non so il motivo per cui non ha risposto, forse non vuole fare scenate davanti al suo amichetto o forse non le importa più di far capire chi ha ragione tra i due, e questo non so perché ma mi lascia una strana sensazione alla bocca dello stomaco, costringendomi a non toccare più il cibo nel mio piatto. 





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Commenti e stelline, babies. 

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