Ti prego non morire

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Sono un SEAL, ripetevo quella ogni volta che il mio addestramento da cecchino diventava sempre più duro e faticoso.

Ripetevo quella frase mentalmente anche tutte quelle volte che tornando a casa, per congedo da Point Mugu, e cercavo di dire a mia madre che nel giro di poche settimane sarei partito per uno di quei paesi che non ti sogni spesso di scegliere come meta turistica.

Chi mai sognerebbe di andare in vacanza in Iraq? Io certamente no e come potete immaginare nemmeno Chuck, che nonostante essere diventato un SEAL da poche settimane, sembrava nell'esercito da diversi anni per esperienza in ambito militare e non.

Non fraintendetemi, Chuck non era completamente cambiato, appena tornava a casa ne approfittava per bersi qualche birra, diverse birre, poi scommetteva ancora ai tavoli di poker online.

Le giornate passavano troppo velocemente per uno che vedeva il giorno della partenza avvicinarsi sempre di più.

Una settimana prima della partenza dovevamo recarci tutti in una seconda base di reclutamento in California, a San Diego.

Ci aspettavano dei test psicologici, l'esercito voleva essere sicuro che saremmo stati in grado di sopportare il periodo in Iraq. 

Non immaginavamo nemmeno che ci aspettava, io almeno non me lo aspettavo e non potevi immaginare nulla di simile.

Arrivati in Iraq la prima cosa che ci ordinarono fu quella di sistemarci nelle nostre "stanze", le chiamavano stanze ma erano delle camerate/tende.

Dividevo la mia stanza con Chuck e altri tre giovani SEAL che erano in Iraq per la prima volta di cui uno era un cecchino come me mentre gli altri erano dei soldati che operavano a terra come Chuck che non era riuscito a superare l'esame da cecchino.

Io e l'altro cecchino diventammo subito amici, complice il fatto che entrambi temevamo il giorno del battesimo.

Il battesimo era il giorno in cui compivi il tuo primo omicidio, un giorno in cui ufficialmente potevi di dire di essere un soldato e di essere al sevizio del tuo paese.

Il giorno del mio battesimo arrivò presto.

Il compito dei cecchini era quello di proteggere le spalle dei soldati che erano a terra impegnati in delle missioni di controllo o di combattimento aperto.

Molti credevano che fare il cecchino fosse più sicuro perché eri nascosto dallo sguardo del nemico, ma si sbagliavano.

Durante le missioni ogni cecchino doveva essere fiancheggiato da un SEAL per aiutarlo in una eventuale ritirata nel caso in cui il nemico scoprisse la sua posizione.

Il mio battesimo arrivò il mio primo giorno, la mia prima missione.

Dovevo proteggere una squadra si Marines impegnata in una missione di routine di controllo di una città nell'eventualità di militanti ostili.

Durante il passaggio della squadra un uomo si posizionò vicino ad una macchina e scese con suo figlio, si misero in mezzo alla strada.

<<Sono Orion. Vedo un uomo in età compresa tra i 50 e i 60 anni che si è posizionato in mezzo alla strada insieme a suo figlio>>

Ogni soldato in possesso di radio doveva possedere un sopranome per evitare che qualcuno, il nemico, potesse riconoscerlo e perseguitarlo in qualche modo. 

Possedevamo tutti un nome in codice, Chuck era chiamato "la bomba" a causa della sua tipica frase al momento del pranzo che pronunciava poco prima di ingozzarsi di tutto quello che il menù del giorno prevedeva.

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