Honor

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Poche cose sono certe in questa vita.

Puoi contarle con le dita di due mani probabilmente, alcune sono soggettive e cambiano da individuo in individuo, altre invece sono vere come l'aria che respiriamo.

Una di queste ultime certezze è che gli Oakland Athletics non vinceranno più un titolo dal 1989 e questo ormai è più che certo.

L'ennesima certezza di questo tipo è che il primo scopo delle religioni è quello di cercare una spiegazione alla fatidica domanda su cosa ci sia oltre la morte.

Già oltre la morte nessuno è ancora stato in grado di dirci cosa si trovi e quindi prepararci.

Prepararci come poi?

Molti film raccontano di come nel'istante della propria morte si veda una luce, una luce abbagliante.

Ma io cosa possa raccontare?

Cosa posso veramente raccontare della mia morte?

La risposta è molto semplice ma non troppo scontata...

Nulla!

Non sono morto quel giorno altrimenti non sarei qui a raccontare tutto questo.

Ci andai vicino ma il deserto si prese la mia anima ma non la mia carne.

La pallottola mi passò molto vicino ad un organo vitale senza causare un danno permanente ma abbastanza da smuovere l'esercito degli U.S.A.

Fecero subito partire un areo militare privato con solo me e qualche altro ufficiale come passeggero.

Almeno questo è quello che lessi nel rapporto che stilarono non appena mi svegliai.

Risveglio non piacevole visto che mi risvegliai in una sala operatoria con una luce abbagliante puntata sul viso e tre medici che mi fissavano mentre altri due si affannavano a portare del materiale, che nonostante la mia scarsa conoscenza in ambito medico ma diverse puntate di "Dottor House", mi fecero capire che si trattassero dei "ferri del mestiere" per aprirmi in due ed estrarre qualcosa dal mio corpo.

Nel frattempo non riuscivo a sentire nulla se non un continuo fischio provenire dal mio orecchio destro.

Tutto questo prima di addormentarmi, perché ovviamente bastava solo quella immagine a farmi impazzire, figuriamoci sottopormi ad una operazione chirurgica con me completamente sveglio.

Prima di addormentarmi mi ricordo solo di aver ripetuto mentalmente una frase che ripeteva spesso uno di quei squallidi poeti che mio fratello Carlos leggeva spesso nei suoi noiosi libri: "Fabbro batti il ferro ora che è caldo ma vedi di farlo bene, vedi di farlo come si deve".

Tutt'ora non so spiegarmi come possa essere stata quella la frase che mi ripetei per farmi coraggio.

<< Oraion ma tu non eri uno degli assi dei SEAL? >>

Fastidiosa voce "condita" con un po di arroganza e sarcasmo...Chuck!

<< Uno dei miei compagni mi ha chiamato dicendomi che ti avevano sparato ed eri messo male e poi sono andato a controllare sul nostro portale web militare per vedere in che ospedale ti avevano ricoverato >>

<< Compagni? Scommetto che si tratta del soldato Walker, devo averlo scioccato con la mia ultima frase in punto di morte >>

Mentre parlavo cercavo di capire se possedevo ancora tutti gli arti del mio corpo.

Non sapevo con certezza di che tipo di operazione si trattasse quindi cercavo come prima cosa di essere tutto intero o di aver perso qualche "tassello" del mio corpo.

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