Mi trovi ingrassato?

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Non era possibile che in quel momento lei fosse proprio davanti a me.

Forse i farmaci che mi davano erano troppo forti, anche se non mi era ancora stato detto nulla sul mio medicamento.

Non potevano essere i farmaci, non mi sembrava di essere messo poi così male, ma del resto non ero io il medico.

No, non ero io il medico ma la ragazza che non ho mai finto di dimenticare perché era abbastanza evidente il contrario.

Il silenzio che venne subito dopo aver detto i nostri nomi mi sembrò eterno, ma non so se fosse meglio il silenzio o qualsiasi parola che potessimo dire.

<< Noah mi fa piacere vederti, non sapevo fossi tu altrimenti.. >>

<< Altrimenti cosa? Mi avresti scaricato ad un altro collega? >>

<< No, non volevo dire questo. Semplicemente mi sarei preparata >>

Preparata? Che intendeva con quella parola?

Pensai subito che se non era sua intenzione scambiarmi come paziente allora forse voleva semplicemente tenermi nascosta sua figlia.

Non s+pensai al perché poteva nascondermela, era ovvio. 

Se fosse stata al corrente che il paziente ero io, non mi avrebbe fatto vedere la bambina per non farmi stare male riguardo al fatto che aveva cambiato vita in diversi modi dopo di me.

Esatto, una bambina.

Non so che faccia avevo in quel momento ma in testa avevo mille domande e mille risposte.

<< Allora Noah parlando del tuo stato di salute vorrei dirti subito che sei.. >>

Non stavo ascoltando, non mi interessava sapere nulla sul mio stato in quel momento, anche perché se per caso mi avessero misurato la pressione e i battiti in quel preciso momento, mi avrebbero tenuto sicuramente per parecchio tempo.

Dio quanto era bella.

Il camice bianco le donava parecchio, non ne avevo dubbi.

Parlare di visione angelica era esagerato ma qualsiasi cosa potessi dire era riduttivo.

Era come la ricordavo se non meglio.

Continuava a parlare ma io continuavo a guardare solo le sue labbra e i suoi nei che per la sua carnagione così chiara la rendevano quasi una tela bianca con degli schizzi neri posti casualmente.

Una cosa era cambiata, si era tinta i capelli di castano scuro, forse per risultare più matura, qualsiasi fosse il motivo comunque le stava benissimo.

<< E questo è tutto per quanto riguarda la tua situazione >>

<< Capisco >>

Falso, non capivo ma nemmeno avevo ascoltato una singola parola.

<< Allison, anzi, dottoressa...Come dovrei chiamarti? <<

<< Puoi chiamarmi come vuoi, mi conosci quindi non vedo il problema di chiamarmi per nome tranquillo >>

Tranquillo? Non lo ero nemmeno minimamente.

<< Alla fine sei diventata dottoressa, congratulazioni. Per di più in un centro prestigioso come questo >>

<< Grazie. Vedo che tu invece non sei un avvocato come immaginavo, sei invece un militare pluridecorato e da alcune indiscrezioni che sarà premiato con la tanto bramata da voi medaglia>>

So cosa state pensando. Perché diavolo di motivo stavo dicendo un sacco di cose futili invece di chiederle da quanto fosse sposata, chi fosse suo marito, che ne era dei suoi genitori e per quale cazzo di motivo le sue labbra ora non fossero appoggiate sulle mie.

Beh calmatevi perché non avevo minimamente intenzione di fare quel tipo di domande dopo tutti questi anni passati, quindi ci pensai bene e cercai di fare una domanda seria per non sembrare in evidente imbarazzo.

Ci pensai pochi secondi anche se nella mia testa passarono ore e feci la domanda finalmente.

<< Mi trovi ingrassato? >>

Si mise a ridere, a ridere spontaneamente e non come si ride ad una battuta che non si trova divertente.

<< Togliti la maglietta e fammi auscultare un attimo il cuore dai >>

Mi tolsi la maglietta e vidi subito che era visivamente sorpresa e forse spaventata da alcuni "regali" impressi nel mio corpo che la mia vita militare mi aveva donato ma ero felice di poter esibire i miei addominali dopo la stupida domanda che le avevo posto.

Quella bambina continuava a fissarmi la pancia e una volta che Allison finì si mise a toccarmi il neo che avevo sulla pancia, vicino all'ombelico. Il retaggio di famiglia come lo chiamava mio padre visto che è un neo che ci accompagna da prima del mio bisnonno per quel che mi era stato raccontato da mio nonno.

Non aveva mai visto un neo? Impossibile, sua madre ne ha diversi.

Non ci pensai, era una bambina e io a già faticavo a capire chi fossi, figuriamoci a capire una bambina.

Quindi li per li non ci pensai, non pensai a nulla.

Pessimo errore, ma come sempre nella mia vita gli errori sono dei compagni fidati.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 12, 2020 ⏰

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