~Capitolo 5~

222 24 43
                                    

Osservo mia sorella, coricata sul letto, gli occhi spalancati fissi su di me, la mascella digrignata in una posa decisamente innaturale.
"Talia..."
Non sono riuscito a proteggerla come avrei dovuto, come avevo promesso. Avevo promesso che non l' avrei più lasciata andare, che con me sarebbe stata al sicuro.
Sento il sapore salato delle lacrime mischiarsi a quello metallico del sangue nella mia bocca.
"Dovrei esserci io al tuo posto".
Le accarezzo la fronte, spostandole indietro i capelli intrisi di sangue.
Come é potuto succedere?!
" N-no" é poco più di un sussurro, ma lo dice in modo deciso, colmo di affetto così come di dolore.
Sento la porta spalancarsi e mi volto, mettendo a fuoco una ragazzina con una zazzera di capelli biondi, quasi dorati.
Si precipita verso di noi. É piccolina, avrà sì e no  undici anni.
"Oddei..."
Cosa vuol dire?!
"Ehy ragazzina cosa ci fai qua?!"
Mi osserva per un attimo indispettita.
"Sono una figlia di Apollo".
" E allora?! MIA SORELLA STA MORENDO PORCA TROIA! NON AVETE UN CAZZO DI MEDICO IN QUESTO CAMPO DI MERDA?!"
"OU calmati, in questo campo di medici ce n' é più di uno, ma al momento ci sono solo io disponibile, quindi calmo e lasciami lavorare...."
Si china su mia sorella, sfiorandole piano la gamba, mentre questa strilla.
"NON AVVICINARTI A MIA SORELLA!"
Prendo la prima cosa che mi capita, una scatoletta si pastiglie, e mi metto tra il letto e la ragazzina, puntandole contro le medicine.
Mi osserva come se fossi pazzo, mentre arretra lentamente.
"Ehm, ok..."
Mi volto verso Talia.
"Non preoccuparti, adesso vado a cercare qualcuno che ti curi, ok?! Non ti lascerò morire...."
"Fr...ed"
"Cosa?COSA C' É?"
Sento una fitta bruciante alla spalla e da rosso il mondo diventa nero.

***

"Kiki! Quanto gliene hai iniettato?! Guarda che é una persona, mica un cavallo... Non si sveglia più!"
Scuoto ancora la spalla del ragazzo, tirandogli anche uno schiaffo. Niente.
"Non so, non avevo mai sedato nessuno, però dovevi vederlo, sembrava posseduto".
" E come faccio a svegliarlo? Chirone lo vuole vedere prima di cena!"
"Lascia fare a me"
Si avvicina alla sua testa, sibilandogli qualcosa nell' orecchio.
Spalanca gli occhi così all' improvviso che faccio un salto all' indietro; é inquietante.
Kiki ride, la stronza...
"Ciao" gli porge un pezzo di ambrosia.
Lui la squadra sospettoso, e si guarda in giro.
"Mia sorella!COSA É SUCCESSO?!"
Sempra proprio sconvolto, poverino.
"Calmati adesso, tua sorella si riprenderà, e per questo devi ringraziare Kiki"
Sposta lo sguardo da me alla ragazzina, fulminando la
"Tu?"
"Sì, io"
Continuano a fissarsi con aria di sfida, e la cosa sta diventando un po' imbarazzante...
"Ook, allora come vi chiamate tu e tua sorella?"
"Fred e Talia, abbiamo 16 anni"
Cos...? 16 anni?! E non sono mai stati al campo....
Mi riprendo e gli dico:
" Ok Fred, tua sorella tornerà come nuova ma ancora bisogno di tempo, quindi prendi quell' ambrosia ed andiamo da Chirone, dobbiamo dirgli cosa é successo"
Continua a fissarmi con rabbia, come se gli avessi ucciso il gatto.
" Perché dovrei? La pianti di darmi ordini?! Sei stressante... "
Ops. A volte mi succede, di mettermi a dare ordini a tutti...
" Ok, va bene, scusa, ora potresti per favore seguirmi da Chirone?"
"Ok, andiamo da questo Chirone.."

Questa sera non ho proprio voglia di divertirmi, quindi resto in disparte, ad osservare i volti allegri dei miai compagni illuminati dal fuoco, mentre cantano. Ho sempre amato il falò, é uno dei momenti della giornata che preferisco. Il profumo del legno che brucia, il calore emanato dal fuoco e dalle persone che cantano divertendosi, mi fanno sentire a casa.
Ad un certo punto il nuovo arrivato, Fred, si alza e va a posizionarsi in mezzo al cerchio di persone. Deve essere riconosciuto. Non sembra in soggezione, i suoi occhi scuri sembrano pieni di sicurezza. Io, anche se non lo ammetterei mai, mi vergognavo un casino, quando ero nella sua stessa situazione, quando poi ho scoperto chi é mia madre...
Comunque il ragazzo non deve attendere molto: una luce azzurrina lo avvolge, mentre sopra alla sua testa fasciata prende forma un tridente.
Un tridente. Poseidone, é un figlio di Poseidone.
Tutti si guardano l' un l' altro, sorpresi, mentre il ragazzo sembra un po confuso.
Chirone si alza, ed inizia il suo abituale discorso:
"Ave Fr..."
Una folata di vento, potentissima, accarezza il campo. Il vento continua a crescere diventando sempre più impetuoso, fino a spegnere il grande falò. Rimaniamo al buio, le stelle e la luna coperti da nuvole nerastre, dalle quali inizia a scendere una pioggerellina fitta.
Cosa cavolo sta succedendo?
Mi alzo in piedi, mentre un tuono vibra nell'aria, scuotendo la terra. Due fulmini, grandi, come non ne avevo mai visti, si abbattono sul campo, accecandoci.
Quando rimetto a fuoco vedo che sue fuocherelli si sono accesi, illuminando una sagoma imponente, che si posiziona tra le due fonti di luce.
È un carro riccamente decorato con incisioni dorate, trainato da due cavalli vorticanti.
Su questo, in piedi, si staglia la figura di un uomo, anzi, un ragazzo. Il fuoco crea strani giochi di ombre sul suo viso, gli occhi glaciali animati da una scintilla di potere. È in armatura da combattimento, in mano tiene una spatha, mentre sul capo ha posato un elmo dorato da cui in cima spuntano delle piume di pavone, facendolo sembrare ancora più imponente.
La cosa ancora più inquietante è il mantello che gli vortica attorno: sembra intessuto di nubi temporalesche, pronte a soffocati o, in alternativa, fulminarti.
Il ragazzo alza la mano, a mo' di saluto e parla con voce impetuosa.
"Ave, semidei del campo Mezzosangue! Ecco a voi Agraphì Fulguris Dinastes, nato dall' unione tra il divino re dei cieli Zeus e Giunone, vendicativa divinità romana del matrimonio. Inchinatevi, mortali, davanti a cotanta magnificenza!
Un paio di tuoni, fortissimi, scuotono la terra, facendo vibrare il suolo sotto ai miei piedi.


-----------------------------------------

Sì, è passato pochissimo dall'ultimo aggiornamento. E ne passerà pochissimissimo fino al prossimo. Ma il fatto è che non so organizzarmi per tempo e devo assolutamente pubblicare il prossimo a mezzanotte. Quindi niente, volevo solo far capire che non sono diventata scema. Cia'

Lo Zio Più Figo Dell'OlimpoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora