Capitolo 1

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Era il primo giorno delle vacanze estive quando Luhan scoprì che stava per morire.


Lunedì. Il primo vero giorno di vacanza (il fine settimana non contava). Luhan si svegliò con una magnifica sensazione di leggerezza e pensò: niente scuola. La luce del sole filtrava attraverso la finestra, colorando i leggeri tendaggi intorno al letto con una sfumatura dorata. Luhan li spinse da parte e saltò giù dal letto. Fece una smorfia di dolore.

Ahi. Di nuovo quella fitta allo stomaco. Un dolore tormentoso, come se qualcuno si aprisse la strada a morsi verso la sua schiena. Piegarsi in avanti gli dava un pò di sollievo.

No, pensò Luhan. Mi rifiuto di star male durante le vacanze estive. Mi rifiuto. Un pò di pensiero positivo era quel che ci voleva.

Risolutamente, piegato in due, - pensa positivo, idiota! - avanzò lungo il corridoio in direzione del bagno.


Sulle prime pensò che avrebbe vomitato, ma poi il dolore si placò con la stessa rapidità con cui si era manifestato. Luhan si raddrizzò e guardò con aria trionfante l'arruffata immagine riflessa.

«Stammi vicino, piccolo, e andrà tutto bene», sussurrò al volto nello specchio, e gli fece l'occhiolino con aria d'intesa.


Poi si avvicinò, vedendo i suoi occhi socchiudersi  e  guardarlo  con  sospetto

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Poi si avvicinò, vedendo i suoi occhi socchiudersi e guardarlo con sospetto. Luhan fece una linguaccia allo specchio e poi distolse lo sguardo con grande dignità, senza preoccuparsi di pettinare la massa ribelle di capelli color miele.


Conservò un'aria dignitosa finchè non fu in cucina, dove Kris, il fratello maggiore, stava mangiando cereali Special K. Questa volta guardò lui con sospetto. Era già abbastanza spiacevole essere basso e minuto, ma avere un fratello alto, biondo come un vichingo e di una bellezza classica... beh, denotava una certa deliberata perfidia nella natura dell'universo, no?

«Ciao, Kris», disse con voce carica di minaccia.

Kris, abituato all'umore instabile del fratello, non si scompose. Per un attimo sollevò lo sguardo dalla pagina del suo giornale. Luhan dovette riconoscere che aveva due occhi favolosi: scuri, indagatori, con lunghe ciglia curvate. Erano l'unica cosa che i due fratelli avessero in comune.

«Ciao», replicò Kris impassibile, e tornò ai suoi fumetti. Non molti ragazzi che Luhan conosceva leggevano il giornale, ma questo era tipico di Kris. L'anno precedente, come Luhan, aveva frequentato il terzo anno presso la Seoul High School e, a differenza di Luhan, aveva ottenuto una sfilza di A, oltre a primeggiare nella squadra di football, nella squadra di hockey e in quella di baseball. Era stato anche rappresentante di classe. Una delle maggiori soddisfazioni nella vita di Luhan era prenderlo in giro. Pensava che fosse troppo perfettino.

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