Luhan riusciva a pensare soltanto a quel ragazzo senza capelli.
Cancro.
«Ma... ma possono trovare un rimedio, vero?», chiese, e persino alle sue orecchie la sua voce sembrò quella di una bambino. «Voglio dire... se è necessario, potrebbero levarmi il pancreas...».
«Oh, tesoro, ma certo». La mamma accarezzò il viso di Luhan. «Te lo prometto; se c'è qualcosa che non va, faremo tutto il possibile per rimediare. Andrei in capo al mondo purchè tu stia bene. Lo sai. E ora come ora non siamo neanche sicuri che ci sia qualcosa che non va. Il dottor Kim ha detto che sono molto rari i casi di adolescenti con tumore al pancreas. Molto rari. Quindi non preoccupiamoci prima del tempo».
Luhan sentì allentarsi la tensione; l'abisso era di nuovo chiuso. Ma da qualche parte, in fondo al cuore, provava ancora un senso di gelo.
«Devo chiamare Sehun».
La madre annuì. «Però fai in fretta».
Luhan incrociò le dita mentre digitava il numero dell'appartamento di Sehun. Devi esserci, ti prego, devi esserci, ripetè. E, una volta tanto, c'era.
Rispose monotono, ma appena riconobbe la sua voce, chiese: «Cosa c'è che non va?»
«Niente... beh, tutto. Forse». Luhan sentì una specie di strana risata delirante. Poi si rese conto che era stato lui.
«Cos'è successo?», volle sapere Sehun. «Hai litigato con Chen?»
«No, Chen è in ufficio. E io sto andando all'ospedale».
«Perché?»
«Pensano che potrei avere il cancro».
Provò un enorme sollievo nel dirlo, una sorta di liberazione emotiva. Rise di nuovo.
Silenzio all'altro capo del telefono.
«Pronto?»
«Sono qui», lo rassicurò Sehun. Poi aggiunse: «Vengo subito».
«No, è inutile. Fra un minuto devo andare». Si aspettava che gli dicesse che sarebbe andato a trovarlo in ospedale, ma non lo fece. «Sehun, faresti una cosa per me? Ti va di cercare più informazioni possibili sul cancro del pancreas? Non si sa mai».
«Credono che tu abbia questo? Un cancro al pancreas?»
«Non ne sono sicuri. Devono farmi degli esami. Spero solo che non debbano usare aghi». Un'altra risata, ma dentro di sé si sentiva crollare.
«Vedrò cosa riesco a trovare su internet». La voce di Sehun non tradì alcuna emozione, suonò quasi inespressiva.
«Poi me lo dici più tardi... probabilmente potrai telefonarmi all'ospedale».
«Già».
«Ok, devo andare. Mamma mi sta aspettando».
«Abbi cura di te».
Luhan riattaccò, con un senso di vuoto. La madre era già nell'ingresso.
«Coraggio, Luhan. Andiamo».
Sehun rimase seduto, immobile, a fissare il telefono senza vederlo.
Luhan era spaventato, e lui non era riuscito ad aiutarlo.
Non era mai stato molto bravo a consolare con frasi di circostanza. Non era nella sua natura, pensò. Per donare conforto dovevi avere una visione confortante del mondo. E Sehun aveva visto fin troppe cose del mondo per conservare qualche illusione. Però poteva affrontare la cruda realtà dei fatti.
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The Secret
FanfictionVampiri, lupi mannari, streghe: le creature del male vivono in mezzo a noi. Si riuniscono in una setta segreta inaccessibile agli umani. Tra le regole ferree della setta quella più rigida riguarda l'amore: se un membro della Setta dei vampiri si inn...