Capitolo 16: al parco (prima parte)

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Pov's Alexa
Erano le tre e mezzo, avevo appena finito i compiti e dovevo uscire con Los.
Mi misi dei leggins neri e una maglietta larga a maniche corte con un 45 marchiato sopra, e infine le mie convers bianche. Cominciai ad incamminarmi verso l'abitazione di Carlos, quando passai davanti al parco mi ricordai quando mio padre mi spingeva sulle altalene o quando mi arranpicavo sugli alberi e non riuscivo a scendere e lui mi aiutava, le lacrime cominciarono a scendere da sole e rigarmi il viso, non ci feci caso e continuai a camminare.
Finalmente arrivai alla casa di Los, e avevo smesso di piangere ma avevo ancora gli occhi arrossati e lucidi; suonai al campanello e Carlos venne ad aprirmi la porta senza vestiti , aveva solo un asciugamano alla vita, si vedevano gli addominali e un tatuaggio sulle costole che non sapevo avesse.
Diventai tutta rossa alla vista di Los, che fece un sorrisetto malizioso appena mi vide
Los:"entra"dice sempre col suo sorrisetto, entrai e subito Sidney mi venne incontro per farsi accarezzare, cosa che feci
Los:"vieni con me in camera"disse con un accenno del capo, lui mi prese per mano e salimmo le scale arrivando in camera sua, lui si tolse l'asciugamano e io mi girai dall'altra parte ancora più rossa di prima, dopo due minuti
Los:"ora ti puoi girare " feci come disse e lo vidi on una maglietta rossa con una stella e una striscia in diagonale bianca, e dei jeans neri
Los:" hai pianto?"chiese guardandomi negli occhi
Io annuii e lui mi abbraccio facendomi mettere sulle sue ginocchia
Los:"e per tuo padre"
Io:"si" dissi mettendo la testa nell'incavo del suo collo.
Rimanemmo zitti per qualche secondo poi decisi di aprire bocca
Io:"Perché ti sei fatto un tatuaggio?"dico per cambiare discorso (non avevo voglia di parlare di mio padre)
Los:"è un tatuaggio funebre, mi ricorda i miei genitori"disse rattristendo, quanto sono scema, perché gliel'ho chiesto
Io:"mi dispiace per i tuoi genitori" dico triste
Los:"non li ho mai conosciuti.........com'era tuo padre? "
Io:"era dolce e protettivo"dico secca per non ricominciare a piangere, e nascondere la mia tristezza.
Lui mi guarda negli occhi e comincia ad avvicinarsi a me, le nostre labbra erano ad un centimetro di distanza, decisi di annulare la distanza e baciarlo, un bacio lungo e lento, che mi fece provare mille emozioni
Pov's Kendall
Ero a casa da solo a ripensare a Jo, è davvero bella, anche quando piange con i suoi occhioni marroni.
In quel momento scoccarono le quattro e mi venne in mente qualcosa ma non so cosa, cominciai a camminare in su e giù per casa, ma non mi veniva in mente, camminai e camminai quando finalmente mi ricordai che alle quattro dovevo uscire con Jo, come ho fatto a scordarmene.
Erano già le quattro e dieci e le ragazze odiano il ritardo, mi vestii velocemente con una camicia rossa e blu a quadri e dei jeans neri.
Corsi fuori e andai nel luogo dove ci siamo incontrati per la prima volta, ma non so come si chiama precisamente, corsi più veloce che potei e vidi Jo seduta sul muretto intenta ad andarsene, scocciata di aspettare
Io:"Jo aspetta!"urlai
Lei si girò e io la affiancai col fiatone
Jo:"correre non è il tuo forte" disse ironica
Io:"e già" scoppiammo entrambi in una risatina
Io:"sei così carina quando ridi"sussurro, ma cosa ho appena detto? Ma forse non mi ha sentito, ma la vedo arrossire, oh mi ha sentito.
Pov's Jo
Kendall ha appena detto che sono carina quando rido, orrossai violentemente e anche Kendall ma molto meno rispetto a me.
Kendall:"andiamo a comprare un gelato" disse interrompendo il silenzio che era crollato su di noi
Io:"si"esclamai entusiasta
Lui mi prese per mano, come se fossimo fidanzati, e andammo a prendere il gelato, ci stava provando con me ma non sono una che si fidanza con chiunque.
Arrivammo alla gelateria e prendemmo entrambi un gelato al pistacchio e stacciatella e andammo al parco
Io:"andiamo sulle altalene"dissi con la voce di una bambina di dieci anni, facemmo come ho detto e andammo sulle altalene dondolando, tenendoci mano nella mano
Pov's Alexa
Dopo aver finito di baciarci, cosa che è durata mezz'ora con qualche interruzione per respirare, andammo al parco a piedi mano nella mano, e avevamo portato anche Sidney.
Arrivati al parco, Los tolse il guinzaglio a Sydney che cominciò a rincorrere dei piccioni che ogni tanto si posavano a terra, in lontananza vedemmo Kendall sulle altalene con una ragazza
Io:"chi è quella ragazza con Kendall? "Chiesi a Carlos
Los:"non lo so, non l'ho mai vista prima d'ora"
Non ci facemmo molto caso e passeggiammo guardandoci attorno
Io:"saliamo sull'albero?"
Los:"Perché? "Chiese confuso
Io:"dai, da piccola lo facevo sempre" dico prendendogli la mano con le mie e guardandolo come una bambina
Pov's Carlos
Era così carina mentre mi guardava, e alla fine mi rassegnai Io:"va bene"dissi, arrampicarmi sugli alberi mi ricordava quando da piccolo ci salivo sopra e non riuscivo a scendere e alla fine mi spiaccicavo in terra per scendere.
Subito dopo vidi Alexa arrampicarsi con agilità e arrivare sulla punta più alta, così anch'io feci lo stesso e la raggiunsi, in seguita ci mettemmo a sedere su un ramo robusto tanto da tenere entrambi e cominciammo a guardare Sidney in lontanza che giocava felicemente.
Pov's Alexa
Mi appoggiai alla spalla di Carlos ce nel frattempo guardava verso il basso e io gli baciai la guancia, di seguito lui mi accarezzo la coscia e mi sfiorò il collo con le labbra facendomi rabbrividire

Continua..........

Angolo Autrice
Sono tornata con un'altro capitolo e con nuove idee, spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima

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