Capitolo 26: Ti Amo

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Pov's Sofia
Arrivai a scuola in anticipo sperando di beccare Logan e chiedere spiegazioni per il suo strano comportamento di ieri.
Non è normale mettersi ad urlare dal nulla, e per lo più non so cosa fare con Justin, ah scusate se non ve l'ho detto, Justin è il mio ex ragazzo mi tradiva con una puttanella, come la chiamo io, e quando l'ho scoperto ci sono rimasta di merda perché credevo di potermi fidare di lui, e subito dopo l'ho lasciato;ci piansi per una settimana ma alla fine lo superai e mi innamorai di Logie e dei suoi strani comportamenti.

Ma ora non ci capisco più niente, tengo molto ad entrambi e non so chi scegliere, e quel bacio di ieri mi ha mandato in tilt, non so più che pensare

Pov's Logan
Ero appena arrivato a scuola con la mia moto e subito sentii lo sguardo di Sofia puntato addosso, che si stava avvicinando a gran passi

Sofia:"allora, sentiamo la tua spiegazione, e spero sia più credibile di quella di ieri"

Io:"credo di essermi ingelosito " non posso credere che lo sto dicendo davvero facendo uscire i miei sentimenti

Sofia:"eh?" Chiese incredula

Io:"si mi sono ingelosito, perché te mi piaci" dissi tutto dun fiato

La vidi non reagire era rimasta bloccata, confusa, sorpresa

Pov's Sofia
Non ci credo ha detto che io gli piaccio, ero contentissima, al settimo cielo e senza controllare le mie azioni lo baciai, e i baci di Justin non erano niente in confronto a quello che ho provato con Logie, sensazioni che mi hanno fatto venire le farfalle nello stomaco e brividi lungo la schiena.

Pov's Alexa
Era appena finita la seconda ora, che avevo passato a scarabocchiare i fogli e giocherellare con le penne,ma soprattutto a pensare a Carlos e il suo discorso di prima, era stato toccante e vederlo piangere, mi ha fatto intenerire.

Decisi di andare in giardino, visto che era l'intervallo ed erano tutti fuori, percorsi i corridoi vuoti quando mi imbattei in due occhi color nocciola scuro,credo che abbiate capito di chi sto parlando.
Los era davanti a me immobile a guardarmi e io da perfetta citrulla feci la stessa cosa; rimanemmo così per qualche minuto, mentre io mi perdevo nei suoi occhi, delle pozze scure, considerate lo specchio dell'anima, delle voci provenienti da fuori mi riportarono alla realtà, distolsi il contatto tra i nostri sguardi e andai fuori mentre lui abbassava lo sguardo verso le sue scarpe.

Appena fuori vidi Nicole da sola che si sbracciava per farmi capire che dovevo andare da lei, era seduta sull'erba con la schiena appoggiata al muro grigiastro delle scuola.
Appena mi sedetti mi racconto quel giorno passato con James, e al contrario di Carlos devo dire che lui si comporta da vero galantuomo, per essersi presa cura di lei.

Passammo gli ultimi minuti a parlare quando suonò la campanella che segnava l'inizio della terza noiosa ora di lezione, lei scattò dentro la scuola mentre io con la velocità di un bradipo mi stavo ancora alzando, tutti gli altri alunni erano già dentro, e io sono sempre la solita ritardata.

Stavo per entrare nell'edificio scolastico quando due braccia muscolose mi presero i fianchi e mi allontanarono dalla porta d'entrata,cominciai ad agitarmi, ero già pronta a bestemmiare in faccia a questo qui che mi aveva afferrata, quando mi girai vidi di nuovo quegli occhioni marroni

Los:"ehi, tranquilla piccola" disse vedendomi agitata

Io:"cosa vuoi?" Dissi mantenendo la calma

Los:"cosa hai deciso?" Disse un po' preoccupato

Io:"ci devo ancora pensare" dissi cercando di liberarmi dalla sua stretta

Los:"no, me lo dici ora" disse stringendomi ancora di più a se

Io:"devo andare perderò la lezione" inventai una scusa ricordandomi che la lezione era già iniziata

Los:"non mi interessa, mi perdoni?" Disse le ultime due parole con dolcezza

Io:"....ehm..." provai a parlare ma non sapevo cosa dire

Los:"lo sapevo" disse angosciato, ma non sapevo cosa intendesse con questa affermazione

Los:"chi vorrebbe frequentare una persona cattiva, alcolizzata e un puttaniere come me?" Disse abbassando lo sguardo e staccandosi da me facendo scivolare via le braccia

Io:" tu non sei una persona cattiva, sei una persona buonissima a cui sono capitate cose cattive" gli dissi accarezzandogli la guancia destra

Io:" e non sei alcolizzato e un puttaniere, lo eri, ma adesso sei cambiato" continuai

Carlos:" come fai a dire queste cose?" Mi chiese incredulo alzando la testa

Io:"ti conosco, più di quanto tu possa immaginare" al mio discorso gli vidi spuntare un lieve sorriso

Poco dopo lo vidi avvicinarsi al mio i nostri nasi e le nostre labbra si sfiorarono, chiusi lentamente gli occhi mentre lui si avvicinava ancora di più fino a far combaciare le nostre labbra in uno splendido bacio, mi mancavano le sue labbra, morbide come sempre, misi le braccia intorno al suo collo e lui mise le mani suu miei fianchi; dun tratto lo sentii baciarmi con più foga e schiusi la bocca per far passare la sua lingua all'interno, che andò a toccare la mia come se stessero danzando nelle nostre bocche.

Poco dopo ci staccammo e ci guardammo negli occhi, poi finalmente ebbi il coraggio di dirlo

Io:"ti amo" dissi respirando velocemente

Los:" anch'io ti amo cucciola" disse continuando a fissarmi negli occhi per poi abbracciarmi e io appoggiai la testa sul suo petto

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