capitolo 5 - I'll be a unicorn you be my dragon

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Il mio battito accelerò in modo esponenziale a il respiro mi si blocco in gola. Cosa cavolo ci faceva lei qui? Aveva solo una classe oggi ed era di mattina. Dovrebbe essere a casa a cucinare la cena a suo marito o qualunque altra cosa che le coppiette sposate fanno.

Mi alzai in piedi lentamente impaurita di girarmi e guardarla. Magari se sto in piedi abbastanza allungo se ne andrà. Lentamente metto via il mio album da disegno nella borsa e resto in ascolto per qualunque tipo di rumore, ma non sento niente. Per un secondo penso di essermelo immaginata, fino a che non sento di nuovo la sua voce.

"camila" dice.

La sua voce sembra più profonda questa volta, quasi disperata.

Mi metto la borsa a tracolla e respiro profondamente mentre mi giro. Le ginocchia mi tremarono subito. Non era come due settimane fa quando ancora c'era speranza. Guardarla adesso faceva male fisicamente, ma non volevo darlo a vedere.

Indossava la sua solita gonna a pieghe e una camicia elegante bianca, le sue labbra erano rosse e i suoi capelli piastrati. Odiava lisciarsi i capelli, mi chiedo se ha cambiato idea, o forse lo fa per lui adesso.

la osservavo e lei mi osservava. Nessuna delle due disse una parola ma nessuna delle due fece nessuna mossa per andarsene. Avevo seriamente paura di cadere se avessi provato a muovermi. Ma perché lei non se ne andava? Si sentiva nello stesso modo?

Di qualcosa Laur. Penso

Non sapevo cosa volessi che lei dicesse. Ma non c'era niente che potesse spezzarmi il cuore più di quello che già era e volevo disperatamente sentire la sua voce.

A non disse niente

Io non dissi niente

Lei non si mosse

Io non mi mossi

Non so quanto tempo passò ma sapevo che non poteva durare per sempre. Quindi strinsi forte la bretella della mia borsa a tracolla e cominciai ad avvicinarmi alla porta, sorpassandola.

Appena aperta, la porta fu chiusa violentemente. Potevo sentire la sua presenza dietro di me e potevo vedere il suo palmo ancora sulla porta. Sentivo il suo respiro caldo dietro il mio orecchio, i faceva venire i brividi su tutto il corpo.

Mi girai e schiacciai il mio corpo sulla porta.

Era vicina

Molto vicina

Il palmo della sua mano rimase sulla porta, appena sopra la mia spalla mentre l'altra mano adesso restava si trovava sul mio fianco. I miei occhi osservarono tutto il suo corpo mentre mi mordevo il labbro. Il mio respiro si accelerò mentre lei si avvicinava. Cercai di guardarla negli occhi per vedere cosa stava pensando ma la sua espressione era illeggibile, ma continuò ad avvicinarsi.

L'avrei lasciata baciarmi?

Voglio che lo faccia

Ma non potevo

Mi ha rotto il cuore e non posso permettere che questo riaccada. Perché se permettessi alle nostre labbra di toccarsi, farebbe più male quando torno a casa da sola e lei torna da suo marito.

"non farlo" dico appena prima che le sue labbra possano incontrare le mie.

Si bloccò per un momento facendo appoggiare la sua fronte sulla mia e rilasciando un sospiro in segno di arresa. Averla così vicino mandò ogni parte del mio corpo in allerta. Quasi mi dimenticai cosa significasse provare così intensamente. Era così con lei. Tutto era sempre di più.

Non era necessariamente una buona cosa però, sì, i bei momenti erano più che fantastici ma i brutti momenti mi facevano sentire come se stessi morendo.

The Iceberg Method (traduzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora