Capitolo 8

4K 200 26
                                    


Era giunto Sabato. 

Bene, la mia morte era vicina. 

Frank non si faceva sentire dall'ultimo incontro il che era un bene, almeno non mi dava ulteriori pensieri e di conseguenza ulteriori ansie.

Guardai l'orologio ed era ora di prepararmi. Sbuffai e mi alzai dal letto.

Per l'occasione avevo scelto una gonna a tubino nera con un maglioncino bordeaux corto e degli stivali neri. Volevo essere non troppo semplice ma nemmeno troppo appariscente, che i vestiti mi fasciassero un po' le forme era vero ma ciò mi piaceva poiché riuscivo a sentire di più la mia femminilità. E poi ogni tanto, noi donne abbiamo diritto di sentirci belle prima per noi stesse e poi per gli altri.

Misi un rossetto color cipria ed un po' di eyeliner, i capelli li lasciai sciolti e via! Finalmente pronta.

Presi il cellulare e trovai un messaggio di Chris: ''Sono giù principessa!''

Dai, però era dolce...La parte di me sensibile e romantica si lasciò andare ad un tenero sorriso mentre leggevo me l'altra parte, quella stronza intervenne subito per ristabilire l'ordine e mi urlò: ''Che stupida che sei !'' 

Gettai il cellulare nella borsa e mi diressi verso l'uscita.

''Non fare tardi, tesoro!'' urlò mia madre dalla cucina quando sentii la porta aprirsi.

''Tranquilla mamma!'' risposi.

Uscii e proprio di fronte casa mia, c'era la macchina di Chris parcheggiata e lui fuori, appoggiato ad essa che mi aspettava.

''Sei viva quindi !'' esordì venendomi in contro.

''A quanto pare...''risposi. Ci salutammo con un lieve bacio sulla guancia e Chris sussurrò: ''Ciao, sei stupenda''. Arrossii, i suoi occhi erano magnetici e scrutavano ogni parte coperta di me, facendola sentire scoperta.

''Grazie...'' bofonchiai. 

''Andiamo!'' esclamò. Mi aprii la portiera da vero galantuomo, non sapendo che io ero abituata a saltare sulle moto e determinati gesti così graziosi non li avevo mai visti, nemmeno in lontananza. 

Entrò anche lui e mi domandò a gran voce:'' Allora, dove si va?'' 

''Io avrei un po' fame...'' era vero, l'ansia pre-appuntamento mi aveva tenuta inappetente tutto il giorno ed ora  che era passata, stavo morendo di fame.

''Ti porto in un bel ristorantino...'' 

Già avevo capito: cena a lume di candela, musica jazz... 

''Mh no...Ti porto io in un bel posto'' 

''D'accordo, affare fatto!'' esclamò.

Mise in moto e partimmo. 

*

''Eccoci, fermati qui'' dissi.

''Ma siamo sul lungomare...'' disse incredulo.

''Sì...Lo vedi quello? Ecco, in quel camion fanno dei panini buonissimi. Lo so che non è il tuo genere ma ogni tanto la novità fa bene, non credi?'' domandai sorridendogli.

''Come darti torto e poi dal profumo si sente che sono buonissimi !'' 

Gli sorrisi ed uscimmo dall'auto.

''Due con hamburger, insalata e patatine. Grazie'' ordinò Chris.

''Che bello il mare di sera, vero?''domandai.

''Magnifico'' rispose. Con la coda dell'occhio osservai Chris e non era niente male. Il modo in cui guardava il mare e come si immergeva in quest ultimo, mi incantava.

Stranamente pur non conoscendolo, mi trovavo a mio agio. Era veramente simpatico e molto gentile ma soprattutto era divertentissimo. Ero solita a sentirmi a disagio anche con la mia stessa ombra ma con lui, non so, mi sentivo me stessa.

''Ecco a voi ragazzi !'' disse il paninaro.

''Ci sediamo sugli scogli? '' propose Chris.

''Stavo per chiederti la stessa cosa'' risposi.

''Attenta!'' urlò Chris. Stavo rischiando di cadere coi tacchi ma la mia priorità in quel momento era il panino ed io l'avrei salvato.

''Visto? Ce l'ho fatta!'' dissi soddisfatta mentre mi sedevo di fianco a lui.

''Avevo i miei dubbi...'' rispose. Gli diedi una leggera spinta e risposi ridendo : ''Che stronzo!''.

''Non avevo mai mangiato un panino ignorante, su uno scoglio al primo appuntamento ,sai''.

''Beh, posso ritenermi la prima quindi?'' .

''Assolutamente sì. Io invece?''.

''Anche tu il primo''.

''Mi hai sorpreso, Elisabeth'' 

''In che senso?'' domandai curiosa mentre mangiavo il mio panino buonissimo.

''Nel senso che l'avevo capito sin dall'inizio che tu eri l'eccezione alla regola''

Mi spiazzò e mi sentii ad un tratto di nuovo imbarazzata me gli risposi:'' Grazie...''

''Davvero, sei vera, sei semplice anzi sei autentica e l'autenticità è una qualità che appartiene a pochi'' 

''Ti ho fatto una bella impressione quindi'' risposi.

''Bellissima'' disse guardandomi.

Finito il panino decidemmo di fare due passi per il lungomare. Passammo la serata a ridere e scherzare ma ogni tanto affrontavamo discorsi seri, io gli avevo accennato della storia con Frank ed anche del bambino che avevo perso...E lui mi raccontò un po' di sè, della sua famiglia, della laurea e della sua ultima storia avuta cinque anni fa: si stava per sposare e la sua quasi moglie l'aveva abbandonato sull'altare per fuggire con suo suo fratello. Insomma un film.

''Ti porto a casa sono già le due. E' volata questa serata'' disse Chris.

''Sì, non me ne sono accorta proprio''. 

*

Arrivammo a casa mia ed era giunto il momento dei saluti.

''Grazie per la bellissima serata'' esordii io.

''Grazie a te, spero si ripeta. Vuoi?''

Tentennai un attimo ma risposi di sì.

''Allora ci vediamo in settimana e mi farò sentire'' aggiunse.

''Va benissimo. Grazie per il panino e per avermi accompagnata'' 

''Grazie a te per avermi donato una serata così bella. Buonanotte, Elisabeth'' rispose lasciandomi un bacio sulle labbra. Le sue labbra erano così delicate e soffici che a breve svenivo.

Imbarazzata, riuscii solo a rispondere: ''Buonanotte...''

Scesi dall'auto e mi diressi verso la porta. Mentre cercavo le chiavi mi girai per salutarlo e Chris andò via. 

Ad un tratto sentii una persona tirarmi per il braccio e mi ritrovai nel retro di casa mia.

''Ma che cazz...'' 

Alla luce vidi Frank.

Cazzo, pensai.

''Pretendo delle spiegazioni. ORA'' ringhiò.


Mi sono fatta perdonare, vero? 

Fatevi sentire, su!!! Scatenate l'inferno nei commenti. 

-Andreina

Tu Mi Appartieni 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora