Capitolo 3

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La notte non riuscii a dormire. Pensavo ancora all'incontro con Frank e mi sembrava di essere tornata indietro col tempo. Di essere tornata ai periodi di alti e bassi,nei quali ci odiavamo ma contemporaneamente ci amavamo. 

Ero lì,immobile a fissare il soffitto bianco della mia stanza. Sbuffai e mi girai per guardare l'orario che segnava le 04.00 del mattino.

Bene,tra due ore mi sarei dovuta alzare per andare a lavorare con una faccia da zombie degna del nuovo film di Dario Argento. 

Cercai di chiudere gli occhi e di riposare giusto un po'.

*

''Signorina,le ho chiesto un caffè macchiato non un espresso!'' 

La voce stridula di questa signora alla quale avevo sbagliato l'ordinazione,mi irritava tutto il sistema nervoso ma con un sorriso alquanto finto e mediamente calmo mi scusai.

''Ecco il macchiato,mi scusi. Offre la casa''.

''Che giornata'' pensai,oggi sarebbe stata più dura del solito.

''Ely,oggi non sei in vena. Perché non esci un po' fuori a prendere una boccata d'aria? Resto io qui'' disse Janet dandomi una carezza lieve sulla spalla.

''Dai...Ce la faccio!'' insistetti.

''No. Non ce la fai. Vai'' rispose seria.

''Okay...Grazie'' dissi a voce bassa.

Misi il cappotto ed uscii da quel bar e notai che l'odore di caffè si sentiva fino a fuori.

Il Sole era splendente oggi ed era piacevole poiché la temperatura era fredda ma il Sole riscaldava tantissimo. Così iniziai a passeggiare,un po' ero scocciata ,odiavo essere sbadata e stanca a lavoro non era da me.Cercavo di essere sempre impeccabile ma oggi ero tutto,tranne che quello.

''Sempre con la testa fra le nuvole?'' 

Mi voltai di scatto appena sentii quella voce.

''Cosa fai? Ora mi segui pure?'' sputai acida a Frank.

''In realtà ero passato al bar per fare colazione  e poi ti ho vista...'' rispose facendo spallucce.

''Guarda casa nel bar dove lavoro io!'' dissi sarcastica.

Di impeccabile oggi c'era solo lui. Indossava una felpa nera e dei pantaloni stracciati alle ginocchia anch'essi neri e lo snapback con la visiera girata. E la solita sigaretta spenta tra le labbra. Cercai di non guardarlo troppo,non volevo che notasse il mio sguardo su di lui.

''Casualità!'' rispose con un ghigno stampato sul viso.

''Non sei invitato a questa passeggiata,comunque'' 

''Lo so. Per questo mi sono auto-invitato'' rispose ancora con quel ghigno malizioso.

Vidi una panchina e mi sedetti. Ed ovviamente Frank mi seguì a ruota.

''MA UNA NON PUO' STARSENE UN PO' TRANQUILLA DA SOLA?!'' sbottai.

''Ehm...NO!'' rispose ridendo.

''Uffa...'' bofonchiai.

''Che bella giornata!'' sospirò e si distese con le braccia dietro alla testa e le gambe incrociata come se stesse su una spiaggia di Malibu.

''Cosa vuoi?'' dissi ormai stufa del suo atteggiamento.

''Niente!''  rispose continuando a prendere il Sole.

''BASTA! COSA VUOI?!'' urlai.

In una mossa repentina Frank si smosse da quella posizione per trovarsi ad un millimetro dal mio viso e rispose fissandomi dritto negli occhi: ''Te''.

''Mi hai avuta e non hai saputo tenermi e ti darò una nuova notizia: io non voglio te'' risposi guardandolo ancora negli occhi.

''Non è vero''.

''Oh,si,certo che è vero''.

''Non sei attendibile,Elisabeth''.

E forse era vero dato che il mio corpo diceva tutt'altro...Ma cacciai via subito i pensieri ''sconci'' dalla testa e restai coerente a ciò che avevo appena detto.

''Tu mi vuoi'' continuò a parlare ad un millimetro dal mio viso e sentivo quasi le sue labbra sulle mie.

''Beh...NO! Ti sbagli!'' risposi alzandomi di scatto per andare via. Ripresi a camminare e Frank si piazzò davanti a me per impedirmi il passaggio.

''Menti a te stessa''. Mi spostò i capelli dal viso ed avvicinò le sue labbra al mio orecchio e sussurrò: ''Anch'io ti voglio,Elisabeth''.

Quel leggero contatto fece fremere il mio corpo e le guance diventarono subito rosse. Chiusi involontariamente gli occhi come se volessi godere di quel momento.

Appoggiò una mano sul mio fianco e sentii quella presa forte e sicura che assaporai tempo fa.

''Ehm...Levati!'' dissi spingendolo e spostandomi. 

Ma che cosa stavi facendo,Elisabeth?!?! La vocina dentro la mia testa si fece subito sentire ed iniziai a respirare piano per calmarmi.

Frank continuò a passeggiare accanto a me. ''Non puoi fare nulla per cambiare questo'' disse col suo solito ghigno.

''Invece sì!'' risposi subito continuando a camminare a passo veloce.

''Invece no!'' rispose imitando la mia voce.

''Imbecille...'' dissi trattenendo la risata.

''Però ti faccio ridere ancora'' rispose e sentii che la sua voce era seria e dolce.

''Mi fai ridere perché sei un essere umano ridicolo'' sputai acida.

Rise e rispose ''Ti piaceva il ridicolo''. Avvertii che in quelle parole c'era un qualcosa di malizioso e subito arrossii.

''Beh,io sono arrivata. Ciao'' 

''Ely,dai. Aspetta un attimo'' disse prendendomi al polso e quell'ennesimo contatto fece andare in escandescenza il mio corpo. Ci ritrovammo di nuovo con gli occhi negli occhi e Frank si passò la lingua sulle labbra ed a quel movimento sentii dentro di me un forte calore.

''Sei bella...'' disse accarezzandomi delicatamente una guancia.

Rimasi senza parole e continuavo a fissargli quelle labbra così carnose. 

''Io...Io...Devo andare. Ciao'' dissi staccandomi subito dalla presa. 

Entrai immediatamente nel bar ,mi voltai e vidi che Frank abbassò il capo ed andò via. 

''Va meglio?'' chiese Janet.

''Sì...Sì''risposi fissando Frank andare via.

Cosa avevo combinato? 

Era ricominciato tutto? 

Una cosa era certa: il mio corpo desiderava lui.

E forse anch'io.


****Eccomi ! Ho aggiornato proprio il giorno di Natale per farvi un regalo quindi amatemi.

Primo contatto tra Elisabeth e Frank ma come proseguirà? 

Forza ! Scrivetemi se il capitolo vi è piaciuto e qualsiasi impressione abbiate.

Buon Natale! Vi abbraccio.

-Andreina****

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