Capitolo 12

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Non riuscivo a dormire.  Continuavo a girarmi ed a rigirarmi. Odiavo la sensazione di vuoto che quel bacio mi aveva creato.

 ''Elisabeth, smettila di essere così complicata'' continuavo a ripetermi sottovoce, forse davvero ero troppo esagerata, perché farmi tutti questi complessi? 

Perché doveva, per forza, svuotarmi qualsiasi sensazione positiva?

 Perché mi sentivo '' sporca''? E perché tutto mi riportava alla mente Frank?

Diamine, qualsiasi cosa facessi, mi riportava inevitabilmente a lui. Chris mi aveva baciata ma io volevo solo essere baciata da Frank, questa era la dura verità da ammettere a me stessa.

 Che vigliacca, che codarda, pensai. Ero arrivata al punto di mentire a me stessa, di pensare che veramente tutto andasse per il verso giusto o meglio, io cercavo di forzare qualsiasi ''cosa'' pur di farla andare bene. Il risultato era sempre l'opposto.

Fissavo il soffitto, guardavo la finestra, il Sole non arrivava ed io non riuscivo ancora a prendere sonno, la mia testa faceva troppo rumore e non lo sopportavo affatto. 

Sentii il cellulare vibrare, chi cavolo poteva essere alle 3.42 ? 

Frank.

3.42, Frank: '' Hai deciso di farmi morire?''

Ero stranita, non capivo. Okay, ultimamente non lo sopportavo ma fino a questo punto no.

''Scusa?''  risposi.

3.54, Frank:''Sei uscita col tipo, ti ho vista. Anzi, vi ho visti. Non credevo ti piacessero i bambocci''.

''Frank, piantala. Siamo amici. Smettila di seguirmi''.

4.00, Frank:'' Certo, com'eri amica con Gerard''.

Leggere soltanto il nome di Gerard mi innervosiva così tanto da sentire le pareti dello stomaco capovolgersi. Sapeva quali punti toccare, sapeva come farmi male e sapeva altrettanto come istigarmi.

'' Non commento neanche. Non ne ho alcuna voglia, non ti rispondo piu. Notte''.

Gettai il telefono sul letto e cercai di calmarmi, mi aveva troppo infastidita. Odiavo quelle sue frecciate velenose sputate senza alcun scrupolo su di me, accompagnate da quel pizzico di malizia che ti guasta tutti i sensi. D'altronde era Frank: un provocatore seriale;  Il Re della litigata.

4.15, Frank: ''Infatti non devi rispondere più''. 

Ripresi il cellulare e risposi tra me e me: '' HALLELUJAH''. Ma giusto due minuti dopo, arrivo' un altro messaggio.

4.17, Frank:'' Scendi subito o ti giuro che spacco tutto. Muoviti''. 

Sgranai gli occhi. Ero consapevole che fosse capace di farlo quindi misi una felpa al volo, le converse, non curante degli shorts del pigiama rigorosamente coi cuoricini. Ottimo, pensai. 

Aprii la porta, il freddo mi piombo' dritto sulla faccia quindi alzai il cappuccio per ripararmi, vidi Frank appoggiato alla moto che fumava una sigaretta. Gli andai subito in contro, con fare minaccioso, getto' subito la sigaretta ed a sua volta, mi venne in contro. Vedendolo, arrivare verso di me arrabbiato, rallentai il passo...Forse davvero era arrabbiato. 

Mi intemorii giusto un secondo poi ripresi a passo svelto e convinto.

<<Senti, ora mi fai parla...>> dissi ma Frank mi interruppe con un bacio.  Aggressivo, dolce, sensuale com'era lui. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 20, 2019 ⏰

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