Alice chiuse gli occhi stanca dalla lunga giornata e per riposarsi ed essere pronta per la successiva. Il giorno dopo sarebbe stato un girono importante per Andreas che dopo tre lunghi anni si sarebbe finalmente laureato. E Alice non vedeva l'ora che arrivasse il girono successivo, così finalmente avrebbe rivisto il suo ragazzo. Anche se ultimamente, a causa della laurea, l'aveva visto più spesso, le mancava comunque e non vedeva l'ora di rivederlo.
"Che ci fai nel mio letto?" Alice in un primo momento si spaventò, ma poi quando aprì gli occhi e lo vide sorrise felice come una bambina a cui è appena stata data una caramella.
"Ormai è il mio letto.." mormorò mentre il ragazzo la raggiungeva per lasciarle un bacio sulle labbra.
"Ah si? Non ricordo di averti creduto la mia camera.." scherzò osservandola al buio della camera.
"Da quando Francesca si è trasferita a Roma e Carlotta è venuta a vivere qui, mi sono trasferita nella tua camera.." sorrise innocentemente Alice.
"Anche se tutti i miei vestiti sono ancora di la.." aggiunse poi facendo notare ad Andreas che solo pochissime cose di Alice si trovavano nella sua stanza.
"Comunque che ci fai qui? Non dovevi arrivare domani mattina?" Chiese rimettendosi sotto le coperte e osservano il suo ragazzo disegnarle cerchi immaginari sul braccio.
"Volevo farti una sorpresa, sarei dovuto arrivare due ore fa, ma il treno ha tardato.." spiegò Andreas.
"Vado a cambiarmi, tu intanto decidi se posso dormire nel mio letto.. se quando torno, non troverò un posticino per me, andrò sul divano.." aggiunse alzandosi dal letto. Alice gli sorrise e poi si fece da parte per fare la possibilità al ragazzo di dormire al suo fianco.
"Ti aspetto.." mormorò mentre usciva dalla stanza per andare in bagno a cambiarsi."Dormi?" Domandò Alice girandosi nel letto.
"No.." disse Andreas voltandosi anche lui verso la ragazza.
"Sono un po' in ansia per domani.." aggiunse sospirando.
"Andrà tutto bene, stai tranquillo.." disse Alice prima di allungarsi e lasciare un bacio sulla guancia del suo ragazzo.
"Sai quale è la cosa più bella di domani?" Domandò Andreas allungando una mano verso Alice e prendendole una mano.
"No.. quale?" Chiese curiosa Alice giocherellando con le dita di Andreas.
"Che non sarò costretto a salutarti.." Alice sorrise e si avvicinò di nuovo a lui per baciarlo. Anche lei era felice che Andreas non sarebbe dovuto tornare subito dopo. Avevano finito di lavorare con Veronica, avevano qualche settimana di pausa e lui ne avrebbe approfittato per passarlo a Milano con la sua ragazza.
"Ti amo.." le sussurrò poi all'orecchio mentre Alice si accovacciava tra le sue braccia e lui la stringeva a lui. Poi, piano piano, si addormentò trae braccia del suo ragazzo."Che ci fai qui?" Domandò Andreas quando vide la sua ragazza alla sua università. Alice sorrise e si strinse nelle spalle.
"Ero nelle vicinanze e ho pensato di fare un salto.."
"Non c'era bisogno.." disse lui con un sorriso.
"Tanto abbiamo finito per il momento, stavo per tornare a casa.." aggiunse poi
"Allora ti aspetto.. così torniamo insieme.." Andreas annuì e poi tornò da dove era venuto. Cinque minuti dopo era di nuovo dalla sua ragazza pronto ad andare via per poi tornare nel pomeriggio dove avrebbe dovuto sostenere la sua tesi di laurea.
"Andreas!" Esclamò una ragazza richiamando l'attenzione dei due ragazzi.
"Vittoria, ciao.." il tono del ragazzo era confuso e ad Alice sembrò anche leggermente a disagio.
"Cosa ci fai qui?" Chiese la ragazza ignorando completamente Alice.
"Studi qui, o almeno studiavo, oggi mi devo laureare.. tu? Non pensavo fossi a Milano.."
"Sono qui per la laurea di mia cugina.." disse la ragazza un po' troppo elettrizzata pensò Alice.
"Allora ci vediamo più tardi..ciao.." e dopo aver lasciato un bacio sulla guancia, ma troppo vicino alle labbra, andò via.Chi sarà questa vittoria adesso?
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The art of seduction.
FanfictionIn questo momento ci sono 7.477.220.000 persone al modo. Qualcuno ha paura. Qualcuno è tornato a casa. Altri mentono per superare la giornata. Altri stanno affrontando la verità. Alcuni uomini sono cattivi e fanno la guerra ai buoni. Altri sono buon...