3. Capitolo Nuovo, Problemi Nuovi

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                             3. Capitolo Nuovo, Problemi Nuovi

-Kath?! Sentii il mio nome sussurrato dalla voce spaventata di Kristen, ma qualunque cosa avessi fatto non riuscivo a scappare dalla morsa del suo sguardo di fuoco. La sua espressione diventava sempre più seria, ho notato due leggere linee sulla sua fronte, formando un cipiglio. Era come se cercasse di realizzare "chi cazzo è questa strana bionda?" Infine la sua espressione si è placata formando anche un piccolo sorriso, accentuando le linee delle fossette delle sue guance. Ma non era il solito sorriso che esponi quando conosci un persona, sperando di diventarle amica, così come vidi da Chris e da Zac, era piuttosto quel tipo di sorriso malefico che annuncia il concepimento di un piano diabolico. 

-Katherine! Sentii la mano calda di Kristen sul mio polso, la sua voce pareva già allarmata. Con difficoltà mi risvegliai alla realtà e liberai i miei occhi dai suoi. Guardai i miei nuovi amici che mi fissavano come se mi fossi trasformata in un extraterrestre proprio in questo momento. E probabilmente il mio sguardo era uguale, ero ancora in soggezione per il momento di prima.

-Ti sta ancora guardando. Sussurrò Candice come un bambino piccolo che gioca a fare la spia. Penso che verrà qui. Continuò spaventata ma anche entusiasta. Le sue parole mi fecero voltare istintivamente la testa verso di lui. Mi stava ancora fissando, sembra che anche i suoi amici osservarono la sua attenzione su di me e adesso ero folgorata da più paia d'occhi curiosi e in un modo, pericolosi. In special modo della bionda che scese dalla macchina di Harry, i suoi occhi mi davano fuoco letteralmente, osservando l'interesse di Harry per me, mentre questo scorreva il suo sguardo sul mio corpo steso sul terreno, fiutando come ogni forma che però non potevano essere osservate completamente per colpa della mia posizione. Potevo scommettere che quella bionda si immaginava rompendomi il collo proprio in questo momento. Ma quello che mi innervosiva davvero era lo sguardo sempre più insistente di Harry, era di nuovo serio, appoggiato al cofano della sua auto, con le braccia incrociate al petto e il contorno dei muscoli sempre più prominente sulla sua pelle chiara, attraversata da tatuaggi di cui immagini non riuscivo a decifrare da distanza. Il suo sguardo cupo mi faceva ricordare gli occhi di un predatore osservando la sua preda, o meglio; lo sguardo del demone analizzando l'anima indifesa proprio prima di divorarla. Mi innervosiva sempre di più questo, e dal modo in cui in mi conoscevo non  sarebbe durato ancora tanto e mi sarei alzata andando da lui, e il resto non sarebbe finito troppo bene. Ma con tutto questo il suo sguardo così insistente mi trasmetteva anche qualcos'altro a parte rabbia, i suoi occhi era come se mi mandassero onde di elettricità in ogni particella del corpo. Non posso non riconoscere che sembrava un Adonis della generazione moderna, ma ho conosciuto io ragazzi belli e nessuno mi ha mai "folgorato". Che cosa c'era di sbagliato in questo? Mi accigliai fissandogli lo sguardo minacciandolo di togliere gli occhi curiosi e 'folgoranti' dal mio corpo. La mia reazione non gli fece altro che farlo sorridere diabolicamente, soddisfatto di avermi innervosito. 

Serrai i pugni e un piccolo ringhiare mi uscì fra le labbra socchiuse. 

-Kath, vieni con me in bagno? Disse Kristen alzandosi velocemente e senza aspettare una risposta mi afferra per il polso, obbligandomi ad alzarmi in piedi. 

Involontariamente gli osservai furtivamente l'espressione, quando mi vide completamente. Mi girai del tutto verso di lui, il suo sorriso aumentò in uno sfrontato, vedevo la sua bionda come cercava di attirare la sua attenzione, ma lui fingeva di non sentire, e io sentivo di nuovo quell'elettricità stupida attraversarmi le vene, quando i suoi occhi scesero, analizzando, il mio corpo. Ringhiai di nuovo e afferrai la mia bottiglietta d'acqua a terra proprio prima che la mia amica mi tirasse dopo di lei nel campus all'entrata del liceo. Sorrideva di nuovo, con un sorriso più largo di prima, e avevo voglia di schiaffeggiarmi quando realizzai che vista del mio sedere gli avevo offerto, quando mi piegai per prendere la bottiglietta d'acqua. Quando entrammo nel edificio aprii la bottiglietta e cominciai a bere assetata dal liquido già caldo per colpa del sole. Ma avevo bisogno di qualunque cosa per liberarmi dalla sensazione che mi attraversava il corpo adesso. Neanche io la potevo descrivere: nervosismo, brividi e in qualche modo.....attrazione? No, in nessun caso, io non mi innamoro, sono sicura che tutte queste cose sono dovute al caldo e ai cambiamenti improvvisi dell'ultimo periodo, forse era anche per colpa della dipendenza che non era passata del tutto....si, era sicuramente questo.  Senza prestare attenzione a dove andavo, mi lasciai trascinata da Kristen fra le centinaia di studenti in corridoio, che mi guardavano come un esperimento scappato dal laboratorio di chimica. Mi veniva da urlargli contro ma non ho avuto tempo perchè Kristen mi tiro attraverso un'altra porta, trovandoci adesso nel bagno delle ragazze del piano terra. 

Dangerous Love H.S I. ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora