22. Estasi

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                                          22. Estasi 

Socchiusi gli occhi, trattenendomi dall'istinto di saltarle addosso e strapparle la testa dal collo insieme a quella lettera.

-Si, sono io Katherine. Gli risposi con tono glaciale chiudendo la bocca prima di aggiungere anche "la fidanzata di Harry" sebbene probabilmente lo sapeva già.

-Hm, non sei chissà cosa. Mi replicò la bionda storcendo il naso e dandomi le spalle. Ooooh, qualcuno sarebbe rimasto senza capelli quella sera. 

-Che cosa hai detto, puttana? Quasi sputai assumendo una posizione da lottatrice professionista. 

Si voltò di nuovo verso di me con un ghigno di derisione. 

-Pensi che non sappia chi sei? Mi domandò guardandomi come un vegetale andato a male. Sei il nuovo giocattolo di Styles, ti senti tanto importante ora, no? Ne riparliamo tra qualche settimana, ma nel tuo caso, penso che saranno giorni, disse di nuovo storcendo il naso e guardandomi con disgusto.

Sapevo che l'alcool dentro di me aveva una grande implicazione in quella cosa ma non riuscii a trattenere gli istinti e, la seguente cosa che sapevo era che mi ero fiondata nei suoi capelli. Cominciò ad urlare cercando di liberarsi dalle mie grinfie ma non aveva chance di riuscirci. Centinaia di insulti cominciarono ad uscire dalle nostre bocche. L'adrenaliva ribolliva nelle mie vene e la buttai per terra, salendo sopra di lei e sbattendole la testa innumerevoli volte sul pavimento.

-Giocattolo, huh? Te lo faccio vedere io il giocattolo fottuta troia di merda. Urlai strappandole i capelli, avevo preso quel termine da Harry, però mi piaceva dannatamente tanto.

La cagna sotto di me cercava disperatamente di spingermi via però le ero salita addosso come una volpe su una gallina. Ora chi era la gallina, Harry?

Come una risposta ai miei pensieri, sentii il mio nome chiamato da una voce roca e subito due braccia mi strapparono da sopra la bionda mal messa.

Era per la prima volta che lottavo contro quelle braccia avvolte intorno a me.

-Lasciami, mollami che gli spacco la faccia. Urlavo cercando di liberarmi dalle braccia di Harry, sbattendo le mani ed i piedi quando mi alzò in alto come se pesassi 5 chilogrammi.

-Katherine, calmati! Mi rimproverò Harry con una voce seria e subito mi voltai verso di lui riversando la mia rabbia su di lui.

-Tu da che parte stai? Urlai sbattendomi nelle sue braccia ma anche da una catena di acciaio sarei riuscita a liberarmi più facilmente.

Per la prima volta Harry portò la sua attenzione sull'immondizia scompigliata che avevo lasciato sul pavimento. I suoi occhi si riempirono di rabbia quando la bionda si alzò da terra, respirando come dopo una maratona e lanciandomi uno sguardo criminale.

-Stronza maledetta, urlò fiondandosi su di me però il braccio di Harry mi liberò e mi spaventai quando la sua mano si fermò intorno al suo collo, paralizzandola sul posto.

-Che diavolo ci fai qui? Sputò Harry tra i denti e se quelli occhi verdi in fiamme avessero potuto uccidere, la bionda si sarebbe contorta per terra dal dolore in quel momento.

La reazione di Harry era un pò esagerata, la teneva lontana da me avvolgendo la mano intorno al suo collo. Lei lo guardava spaventata.

-Harry, ti prego, lo implorava con lo sguardo, non sembrava le stesse stringendo il collo ma non sembrava nemmeno essere confortabile.

Dangerous Love H.S I. ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora