19. La Sezioni Dei Segreti

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                                     19. La Sezione Dei Segreti 

Il suo corpo si tese improvvisamente, e la sua espressione mutò in una di panico e quasi paura.

-Cosa?! Sospirò accigliandosi.

-Voglio trasferirmi con te, ripetei decisa cercando di non smarrire la seriosità davanti a lui. Scosse piano la testa, chiudendo gli occhi e tirando fuori la mano dall'interno dei miei pantaloni. 

Arrossii realizzando che aveva continuato ad averla lì. Mi sistemai i pantaloni della tuta sui fianchi e fui felice che in quella situazione non era più tentato di succhiarsi le dita come usava fare solitamente.

Si alzò piano da sopra di me, aiutando anche me ad alzarmi e a mettermi a sedere vicino a lui.

-No! Rispose velocemente ma comunque calmo, che mi ci vollero qualche secondo per riuscire a capire quello che voleva dire.

-No?! Ripetei visibilmente sorpresa.

Non mi aspettavo che cominciasse a saltellare felice e mi portasse a casa sua, ma non mi aspettavo neanche che mi lanciasse senza mezzi termini un rifiuto in faccia. Dovevo ricordarmi che Harry era un tipo diretto, senza giri di parole e nonostante la dolcezza che aveva mostrato nell'ultimo periodo, era ancora un demone.

-Perchè? Chiesi cercando di restare calma, vedendo che lui non aveva intenzione di rispondermi alla domanda precedente. Si morse il labbro, sospirando in un gesto esasperato. Infilò le mani nei capelli, stringendoli in pugno. Ero un così grande peso per lui?

La sua reazione mi disarmava. Non avevo intenzione di pregarlo per accogliermi in casa sua, ma continuavo a sentirmi estremamente male per via della sua risposta.

-Perchè è meglio così. Piccola... si morse di nuovo il labbro, sembrava che le parole gli bruciassero la gola e non riusciva a tirarle fuori. Abbi sola fiducia in me, va bene? Presto riuscirai a capire più cose, ma ora, voglio che tu abbia fiducia in me.

Dovevo restare forte davanti al potere di convinzione che i suoi occhi esercitavano su di me mentre la sua mano mi accarezzava la guancia. Voletti controbattere ma improvvisamente mi ricordai di una certa conversazione della sera precedente: V mi aveva detto che Harry mi avrebbe chiesto alcune cose, che mi sarebbero sembrate strane, ma qualunque cosa sarebbe successa, dovevo avere fiducia in lui.

La reltà mi colpì forte, Harry mi aveva detto la verità sul suo passato, ma non sapevo niente del presente.  

"Le corse rappresentano solo un divertimento per loro." Tutte le parole dei miei amici mi schiaffeggiavano spietate in pieno viso.

-Si tratta della mia famiglia, o delle cose che continui a nascondermi? Chiesi cercando di sembrare il più seria e non affetta possibile. La mia domanda e reazione lo presero alla sprovvista.

-Entrambe! Mi conferò continuando a guardarmi serio negli occhi, come se aspettasse che lo buttassi da un secondo all'altro fuori di casa.  

-Quindi, mi accigliai conformandomi alla situazione. Della mia famiglia ho bisogno di allontanarmi per un periodo, mettere le cose in ordine e non posso farlo fintanto che mio padre pianifica di trasferirmi in casa con la mia nuova sorella e la tua ex fidanzata. Quanto ai tuoi segreti, non metterò il broncio, è chiaro che non hai abbastanza fiducia in me ma è normale, mi conosci solo da una settimana.

Si accigliò sorpreso, non riuscendo a credere alle parole che mi uscirono di bocca, neanch'io riuscivo a credere a quanto riuscissi a essere calma, esattamente come avevo pianificato. Ed improvvisamente, la ciliegina sulla torta del mio piano mi spuntò in mente.

Dangerous Love H.S I. ObsessionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora