- Non c'è! - urlò Bramont - Perchè non c'è? -
Io ero come paralizzato, era impossibile. Le nascite erano tutte registrate e tutti i cittadini venivano schedati appena partoriti dalle donne che il leader sceglieva per la procreazione. Ma lei non c'era.
- Perchè non c'è? - continuavo a ripetermi nella testa. E poi ebbi un'illuminazione.
- E' nata illegalmente - dissi.
Ivan Bramont non parlò, così continuai - Non è una nascita artificiale, non può che essere così, capo. -
- Vorresti dire che... -
- Certo, ha due genitori, due criminali, proprio come lei. -
La mia deduzione era esatta, la ragazza era nata da un rapporto illegale, così non aveva un nome nè un'età definita.
Dalla foto capimmo che aveva sì e no vent'anni e, in quanto al nome... le demmo un numero, una matricola: 1724.
Non seguimmo un vero e proprio criterio per scegliere, semplicemente furono i primi quattro numeri che ci vennero in mente.
Nel pomeriggio ci rimettemmo immediatamente al lavoro. D'altronde i due ragazzi non potevano essere andati poi così lontano; non ci avevano visti, quindi non si aspettavano di essere braccati.
Raccolte tutte le informazioni, io e Bramont decidemmo di gironzolare un po' nel borgo per controllare la situazione. Non c'era nulla di sospetto. Improvvisamente iniziò a piovere, tutta la popolazione era chiusa in casa. Per le strade c'era solo gente che, ingannata dallo splendore del sole, era uscita per una passeggiata ed ora tentava di ripararsi in qualche modo.
Dei due criminali però nemmeno l'ombra.
- Ti aspettavi davvero di trovarli? - mi chiese Bramont.
- No - risposi io - avevo solo voglia di prendere una boccata d'aria. -
Dopodichè rientrammo in caserma. Afferrai gli ombrelli e ne porsi uno a Ivan. Eravamo sulla porta dell'ufficio, pronti ad uscire, quando un soldato del corpo di sorveglianza ci bloccò.
- Signore... - ansimò.
- Calmati ragazzo, cosa c'è? -
- Abbiamo il nome - balbettò lui - il nome del ragazzo, è stato avvistato un'ora fa e l'abbiamo riconosciuto. -
- Avanti, dicci di chi si tratta - disse Bramont, impaziente.
Il ragazzo esitò.
- Tira fuori questo maledetto nome, soldato! -
- E'... Sean, Sean Blame. -
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Matricola 1724
FantascienzaTre sono i reati per cui si può essere giudicati nel mondo governato da Klail: l'omicidio, l'avere idee diverse dal leader e l'amore in tutte le sue declinazioni.