Secondo 1

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Sean si girò di scatto ed estrasse una pistola dalla tasca della giacca .

- Se la toccate siete morti!- sbraitò.

- Non lo fare ragazzo...- lo avvisò con calma Bramont.

- Non ho paura di te, tantomeno di mio padre, mi conoscete da quando sono nato! Non sparerete, so che non ne avete il coraggio. -

La sua pistola puntata su di noi e la nostre, totalmente innocue, entrambe su di lui. Bramont si avvicinò a me.

- Ha un'arma letale in mano Blame, devo scambiare le pistole. Tu coprimi tenendolo sott'occhio, se si muove, spara.- mi sussurrò all'orecchio.

Senza distogliere lo sguardo da Sean feci un cenno di consenso con la testa. Bramont si allontanò, ripose l'arma caricata con i sedativi ed estrasse l'altra.

Matricola 1724, che aveva capito il destino del suo amato, lo guardò dritto negli occhi. Una lacrima colma di angoscia e tristezza le attraversò il volto. Percorse la candida guancia e cadde, uniformandosi al freddo pavimento in legno.

Sentendola singhiozzare Sean si girò. Approfittando del momento di distrazione del ragazzo Bramont premette il grilletto.

Il proiettile attraversò la stanza e si conficcò nel collo di Sean.

Sapevo che gli rimanevano solo tre secondi di vita. Cominciai a contare.

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Matricola 1724Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora