Matricola 1724

Mani in alto, polizia!

Il dolce profumo del cappuccino che ci eravamo concessi si mischiava all'odore di nuovo che si poteva percepire all'interno dell'auto. Ci avevano fornito una vettura gialla fiammante, appena brevettata. Era una decappottabile con un ampio baule che si spalancava a comando vocale. Ovviamente solo la mia voce e quella di Bramont potevano comandarne l'apertura, svelando le armi che conteneva.

Sicuramente conoscete molto bene quello che sto per descrivervi ma, a quei tempi, erano tecnologie molto all'avanguardia.

Eravamo muniti di due tipi di pistole. Se avessimo trovato il soggetto inerme avremmo dovuto sparare un sedativo molto potente, per addormentare il colpevole,  ammanettarlo e arrestarlo. Nel momento in cui, invece, il soggetto si fosse reso pericoloso saremmo stati autorizzati ad utilizzare un proiettile contenente un veleno letale. Dopo essere stata iniettata nel corpo della vittima, questa sostanza, la uccide in tre secondi esatti.

Bramont mise in moto l'automobile. Il motore emise un potente rombo che attirò l'attenzione di alcuni passanti. Avere una vettura così costosa e rumorosa non era comune nel nostro piccolo distretto e la gente cominciava ad avere sospetti. La nostra missione doveva essere mantenuta assolutamente segreta; avevamo paura che se qualcuno lo avesse scoperto avrebbe tentato di avvisare Sean, impedendoci di catturarlo.

Così partimmo, allontanandoci velocemente dagli occhi dei curiosi.

Dopo tre lunghe ore passate inutilmente a perlustrare sentieri, strade e vicoli, entrammo in un locale per rifocillarci. Misi piede sul pavimento composto da assi di legno accostate l'una all'altra. Notai che le luci erano spente e poi, rivolgendo lo sguardo verso il bancone, vidi che non c'era nessuno.

Erano le undici di sera e pensai che probabilmente il bar avesse già chiuso. Io e Bramont stavamo uscendo, mortificati per lo spiacevole inconveniente, quando notammo due sagome in un angolo della sala.

Lo riconobbi subito.

- Mani in alto, polizia!-