L'incontro

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Sono passati due giorni da quando Blame ha rivelato la sua storia. I due giovani agenti lo lasciarono lì, senza esprimere commenti o fare domande. Non riusciva a capire perchè a Klail interessasse e nè perchè Jade si fosse fatta avanti dopo tutti questi anni.

Finalmente la cella di Blame venne aperta. L'agente lo ammanettò e  lo portò fuori dalla prigione. Nessuno dei due disse niente fino a quando non arrivarono davanti all'enorme  palazzo di Klail.

"Entri, Sua Altezza ha chiesto di parlare con lei." Disse il ragazzo.

Blame varcò lentamente la soglia del cancello e, dopo aver attraversato un lungo corridoio, bussò alla porta che gli era stata indicata.

"Avanti"

Anche se aveva lavorato per lui per più di dieci anni, non aveva mai visto Klail dal vivo. Era un uomo alto e robusto. Con una corta barba e dei lunghi capelli neri che si appoggiavano sulle larghe spalle.

"Blame? Jacob Blame?"

Non sapeva cosa rispondere. Era esterrefatto, non solo aveva incontrato l'uomo più importante dell'intero universo, ma egli lo aveva appena chiamato per nome. Si inginocchiò in segno di rispetto.

"Alzati e vieni qui, non perdiamo tempo, io e te dobbiamo discutere di una questione molto importante"

Blame si avvicinò al trono a testa bassa.

"Ho sentito la tua storia" cominciò Klail. "Sai bene che io ho pieno potere sugli abitanti del Pianeta Terra, e sai benissimo quali sono le tre regole che tutti i sudditi devono rispettare. Nonostante ciò, tu hai infranto tutte e tre le leggi, pur sapendo a cosa saresti andato incontro. Perchè?"

Blame deglutì. Aveva paura, ma non poteva ignorare la domanda. Si prese un po' di tempo per formulare la risposta e poi, con tutto il coraggio che aveva in corpo, disse:

"Reato numero 1: omicidio. Ho ucciso Ivan Bramont e mi sarei anche suicidato se non mi avessero fermato prima. E non me ne pento.

Reato numero 2: avere idee diverse dal leader. Penso che queste leggi siano sbagliate e non mi interessa se Lei pensa il contrario, questa e la mia idea e rimarrà tale.

Reato numero 3: amore. E' stato e sarà sempre un sentimento innato nell'essere umano. L'ho provato, ma non per scelta, e immagino che tutti abbiano violato questa legge. Perfino lei, Altezza"

Blame era pronto. Era pronto ad essere condannato e a venire ucciso sul posto. In questo momento l'unica cosa che gli intererssava era dire ciò che pensava. Ma, la risposta di Klail, lo lasciò di stucco.

"Hai ragione". Vedendo la faccia incredula del vecchio lo ripetè.

"Hai ragione, Blame. Io sono il Leader Supremo e spetta a me decidere cosa è legale e cosa no. Le leggi devono cambiare. Se la maggior parte del mio popolo è d'accordo con te, allora lo sarò anche io."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 26, 2017 ⏰

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