CAPITOLO 15

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Ma la risposta non arrivò.

IMangiamorte cominciarono a preoccuparsi dell'assenza del loro Padrone.

Giravano molte voci  sul perché Voldemort non si era fatto vedere per tutta l'estate.

"Potter lo ha ucciso" credeva Amycus.

"Macchè! Il nostro Signore non farebbe mai una cosa simile, si sa. Ovviamente sta cercando di capire come incastrare Potter e mandarlo a quel paese, fissandolo morto" credeva Macnair.

"No no no, tutte sciocchezze! Sta facendo una selezione per i Mangiamorte migliori, credo" pensava invece Draco, ma nessuno lo ascoltava.

"Che dite, vuole scusarsi con Rodolphus, non è vero Bella?" chiese Narcissa.

Bella rabbrividì. Si mordicchiò il labbro, "Può darsi" disse, ma in cuor suo sapeva che Voldemort non si faceva vedere perché aveva paura di vedere di nuovo Bella.

La decina di Mangiamorte che si trovava nel luogo cominciò anche a cercare di indovinare il luogo in cui si era nascosto.

"Da nessuna parte, perché Potter lo ha ucciso!" sentenziava seccamente Amycus.

"Ad Azkaban" si diceva Macnair.

"A Godric's Hollow" pensava il giovane Malfoy tra sé e sé.

"A casa Riddle!" disse Narcissa, sicura di sé.

Bella avrebbe tanto voluto sapere dove si trovava il suo amante.

"Scusatemi, ma devo andare... altrove" disse Bella bruscamente e si allontanò.

Giunta a casa Riddle, sicura che Voldemort non fosse lì, si buttò nel letto appartenuto a Merope Gaunt, la madre del suo Tom Riddle.


Appoggiò la testa riccioluta nel morbido cuscino e pianse.


Pianse, pianse e pianse.


Non vedeva Voldemort da mesi e mesi.


Sospirava, sperava che un giorno si sarebbe fatto vedere, o almeno che avesse risposto alla sua pergamena.


Bella si sentiva che la sua pergamena non era stata intercettata, si sentiva che era arrivata a destinazione, si sentiva che il destinatario l'aveva letta e riletta più volte.

Continuò a piangere, le lacrime che gli scorrevano nelle guance scesero piano fino al cuscino.

Bella si alzò e si sedette nella finestra spalancata della camera.

"I miei occhi saranno sempre pronti a guardarti. Sarò con te fino alla Morte, ma tu mi devi amare come io amo te. La luce che mi sveglia al mattino sei tu, quel fascio di luce che entra dalla mia finestra, quella mia speranza che brilla nel tunnel più buio sei tu, mio signore." recitò Bella ad alta voce osservando il panorama.

Un fuoco si accese dentro di lei, percepiva amore nell'aria.

Il solo pensiero che Voldemort l'aveva lasciata sola la faceva sentire come se il suo peggior nemico la stesse cruciando.

 E fu così che ricominciò a piangere a dirotto.

Nella sua testa vedeva solo Rodolphus e Voldemort che facevano lotta per conquistarla.

All'improvviso Bella sentì che qualcuno la stava accarezzando, le stava togliendo le lacrime dal viso con la sua mano fredda.

Si girò, aspettandosi di vedere Rodolphus Lestrange, ma non fu così.

Il viso da rettile che le piaceva tanto si trovava a un centimetro da lei...

Si trovarono attaccati e si scambiarono un bacio profondo, che cancellava tutto il dolore di quei tre mesi che erano passati senza vederlo.

Bella lo sentiva.

"Lui è MIO, e solo mio!" pensò.

Si staccarono e poi si riunirono, le loro labbra, attaccate, sembravano non potersi mai più staccare.

Bella lo sapeva.

Voldemort era tornato.

Ed era tornato per lei.






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