È divertente come mi sono sentita esclusa ed emarginata dal gruppo, prima nella macchina. Come se fossi un'estranea e non facessi affatto parte del gruppo.
Apro il mio armadietto e prendo il libro di storia. Lo chiudo e a passi svelti mi dirigo in aula.
Appena arrivo mi metto seduta nell'ultimo banco. Oggi mi sento molto meglio che ieri, oggi sto bene.
La lezione inizia, apro il libro e cerco di stare attenta, ma proprio non mi riesce. Ho tante cose a cui pensare..
Per tutta l'ora non sono stata attenta un attimo.
Poso il libro nell'armadietto e vado nel bar a prendermi un caffè. Sono stanca dato che non ho dormito per tutta la notte. Dopo aver finito il caffè torno dal mio armadietto a prendere il libro di biologia.
La campanella suona e tutti si dirigono a lezione. Mentre cammino lungo il corridoio, mi sento afferrare per i fianchi e in un secondo mi ritrovo con la schiena contro il muro freddo.
"Buongiorno.." La voce calda e rauca di Edison mi fa sciogliere. Sento le sue labbra morbide e tiepide sul mio orecchio e il suo respiro sul mio collo.
Poso le mani sul suo petto e osservo la sua maglia nera.
Quando si allontana dal mio orecchio, ci guardiamo negli occhi per un secondo che sembra un'eternità.
"Ehi..Buongiorno.." sussurro guardandomi in giro, sperando che nessuno ci veda insieme.
"Ti va di uscire oggi?" Domanda mordendosi l'interno della guancia.
"Ehm...Oggi pomeriggio non posso, devo occuparmi della mia sorellina, mi dispiace.." Rispondo abbassando lo sguardo. Lui alza il mio mento con le dita. "E stasera?" Ci riprova mordendosi il labbro inferiore. Lo guardo sospirando. "Non fraintendermi ma è meglio se non ci vediamo.." Rispondo fredda ma desolata. Lui mi guarda perplesso e ferito. "Perché?" Mormora.
"Non ci conosciamo nemmeno e non vorrei che le persone.."
"Che le persone cosa?" Mi interrompe alzando il tono di voce.
"Che le persone pensino male!" Sbotto nervosa.
"Cosa c'è da pensare male eh?" Si allontana da me di un passo, si mette le mani nelle tasche lasciando fuori i pollici, sospira nervosamente guardandosi in giro e poi torna a guardare me.
"Non lo so io.." cerco di spiegare, ma...
"E poi se ti chiedo di uscire è ovvio che è solo per conoscerci, non ti ho mica chiesto di scopare!" Mi interrompe di nuovo. Arrossisco. È una situazione molto strana.
"I-Io devo andare, è tardi, la lezione è già iniziata.." Dico andando verso l'aula di biologia.
"Non potrai scappare per sempre." Mormora, ma abbastanza forte da farsi sentire a me. Non so cosa intenda, l'unica cosa che mi preoccupa ora è il fatto che non ho fatto i compiti.
In mensa mangio poco e non dico ne una parola. Intravedo Edison al suo tavolo ma non mi soffermo a guardarlo troppo a lungo.
Quando Maddy e gli altri mi guardano, fingo di sorridere così almeno non mi fanno domande.
Dopo, all'ora buca decido di andare in biblioteca a finire la ricerca di inglese.
Alla fine della giornata scolastica torno a casa a piedi. Arrivo stanca. Mia madre è già andata al lavoro e mi ha lasciato un biglietto.
"Carly sta dormendo, io torno a casa dopo mezzanotte e anche papà. Ho lasciato qualcosa nel frigo se hai fame e la merenda per Carly è nella dispensa. Baci. Mamma."Leggo il bigliettino e lo rimetto sul tavolo. Butto lo zaino per terra e vado al piano di sopra a vedere se Carly sta ancora dormendo.
Dorme come un angioletto. Lascio la stanza in silenzio e mi concedo cinque minuti per un bagno caldo e profumato.
Mi spoglio e mi immergo nell'acqua. Raccolgo i capelli in un mugno per non bagnarli.
Sento i miei muscoli tesi rilassarsi. Chiudo gli occhi e mi lascio avvolgere.
Dopo cinque minuti esco e mi avvolgo un asciugamano addosso. Ancora con i capelli raccolti, mi cospargo la crema sul viso.
Vado in camera mia, posso permettermi di girare per la casa mezza nuda dato che sono sola.
Appena entro nella mia stanza, apro l'armadio e decido di mettermi una camicetta di seta rosa e un paio di jeans bianchi.
Vado a controllare Carly, è già sveglia. La prendo in braccio e la porto con me al piano di sotto.
Le faccio vedere i cartoni animati in sala mentre le preparo la merenda in cucina.
Appena pronta, la porto in cucina, protesta un po' ma la convinco dicendole che potrà disegnare. Quando finisce di mangiare, si mette a fare scarabocchi sui fogli da disegno.
Quando si stanca di disegnare, la porto in sala sul tappeto e gioco con lei e i suoi giocattoli.
Faccio delle facce buffe per farla ridere e lei si diverte.
Accarezzo i suoi capelli biondi e ripenso alle parole di Edison "Stavi meglio al naturale, bionda." Mi mordo il labbro inferiore.
Quando comincia a fare buio e Carly si stanca, la metto a dormire.
Metto in ordine in sala e in cucina. Sbadiglio, sono esausta.
Mi butto sul divano e guardo un po' di tv. Fuori è già buio.
Sento le macchine che passano, l'ambulanza, i cani che abbaiano. Che noia.
Voglio fare qualcosa di diverso.
Mi alzo dal divano e corro al piano di sopra. Mi chiudo nel bagno e dall'armadietto tiro fuori la tinta. Mi fisso allo specchio. Ci penso bene per un lungo instante. Ho deciso. Voglio tornare bionda.
Svolgo attentamente il procedimento e dopo due ore sono quella di prima, la vera me. Sono di nuovo bionda. Mi ci vorrà un po' di tempo per riabituarmi ma non c'è problema. I miei capelli sono mossi e lunghi fino alle spalle come qualche mese fa. Sorrido al pensiero di Edison quando mi vedrà.
E all'improvviso mi torna in mente la nostra discussione di stamattina..
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How To Save A Life
Romance"Mi chiamo Darya Jonson. Ho dicciasette anni. Odio la mia vita. A scuola, a casa, ovunque vada c'é qualcosa che non va. Mi sento persa e confusa. Anche se sono una ragazza ribelle e a volte pazza, nascondo dentro un vuoto." Lei é una ragazza forte...