Capitolo 13

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Il mattino seguente sto ancora male e mia madre mi obbliga a rimanere a casa. Rimango a letto per tutto il tempo, ma non dormo. Maddy ha detto che dopo scuola verrà a trovarmi e penso che le dirò tutto. Ho bisogno dei suoi consigli.

All'ora di pranzo mia madre mi fa scendere a mangiare a tavola. Non è che mi porta da mangiare a letto, no?

Senza lamentarmi di metto addosso qualcosa, una maglietta e i pantaloni raccolti da terra e mi dirigo al piano di sotto. Odio pranzare a casa, sono costretta a parlare con i miei genitori.

Stranamente oggi mio padre non è al lavoro.

Prima di mettermi a tavola saluto i miei genitori e stampo un bacino sulla guancia di Carly.

"Come stai?" Domanda mia madre servendosi nel piatto.

"Mh, un po' meglio." Replico prendendo dell'insalata.

"Bene." Risponde lei sorridendo.

"Come mai non sei al lavoro?" Domando curiosa a mio padre. I miei si guardano per un istante e poi tornano a guardare me.

"Domani mattina parto." Mi mordo la guancia esaminando la sua risposta e sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio, in attesa di una spiegazione.

"Devo andare a Washington per due settimane, questioni di lavoro." Spiega. Annuisco e mangio un po' della carne che mi è rimasta nel piatto.

"Ehm..io invece devo andare in Florida dalla zia Kate. Non sta bene.." Interviene mia madre.

Mi sento sollevata. Due settimane senza genitori. Sembra quasi un sogno. Cerco di non far notare il mio entusiasmo.

"Tu e tuo fratello dovrete occuparvi di Carly e vogliamo che ci mostriate la vostra maturità e la vostra responsabilità." Aggiunge mia madre seria.

Annuisco guardando nel mio piatto.

"Niente feste, niente estranei, niente uscite fino a tardi." Dice mio padre cercando il mio sguardo.

"Ricordati che sei in punizione." Se pensano che sia così stupida da seguire le loro noiose regole mentre sono via, allora non mi conoscono. Proprio come pensavo.

Io mi limito a sorridere e annuire. Non voglio che si insospettiscano.

Dopo pranzo mi faccio una doccia immaginando come sarà bello stare senza genitori per due settimane.

So che Jason organizzerà feste a gogò, almeno non ci dovrò pensare io.

Nel tardo pomeriggio, Madison viene a trovarmi e mi porta dei cioccolatini, quella ragazza è fantastica.

Ci mettiamo sedute sul mio letto e mentre mangiamo i cioccolatini, Mad mi racconta della giornata a scuola e di tutto quello che è successo.

"Avresti dovuto vedere Ben mentre mangiava le patatine, sembrava un coniglio!" Scoppiamo a ridere e un minuto dopo si crea un silenzio imbarazzante, quindi decido di iniziare il discorso.

"Mad.." Abbasso lo sguardo prendendo un cioccolatino.

"Si?" Esclama sorridente.

"Devo dirti una cosa..." Proseguo un po' insicura.

Lei non dice niente aspettando che vada avanti.

"Io mi vedo con...Edison.." Sbotto tutto in un respiro e mi mordo il labbro inferiore fino a farmi male.

Lei si ferma e mi guarda con gli occhi spalancati, confusa.

"Cooome???" Urla in preda al panico.

"Ehi, non urlare!" Sussurro scossa.

"Edison White?!" Aggiunge ancora incredula e agitata.

"Si..Ma non stiamo insieme, ti sto solo dicendo che ci siamo visti fuori da scuola!"

"E per questo che sei tornata bionda?" La sua serietà mi spaventa.

"Ma no! Ma che dici?!" Questa volta sono io quella ad urlare.

"Calma, calma. Esci con quel puttaniere?" Sembra quasi preoccupata.

"No! Ci siamo visti due volte e penso proprio che non succederà più." Sbotto delusa.

Madison si avvicina a me e mi guarda negli occhi.

"Lo spero." Mi avverte.

Non sono per niente soddisfatta della nostra conversazione.

Lei avrebbe dovuto capirmi a fondo, invece ha solo esaminato la cosa in superficie. Io non la penso come lei. E non è la prima cosa su cui non andiamo d'accordo.

Fingo un sorriso e cambio discorso.

"I miei stanno via per due settimane a partire da domani." Dico vaga e sul suo volto si accende un sorriso malizioso.




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