Incubi

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Quella sera cenarono tutti assieme, erano tutti felici e rilassati, si sentivano in famiglia, sentivano lo stesso calore e lo stesso affetto che si trova in una vera famiglia.
Pian piano il tempo passava, si sedettero tutti accanto al camino a guardare vecchi film attratti dalla meravigliosa atmosfera che si era creata.

Il piccolo Chris si era addormentato tra le braccia di Tony, così, senza far rumore, si alzò e lo portò a letto.

Alicia approfittò quindi della sua assenza per parlare un pò con Gibbs.

"Sai se Tony ha avuto altri incubi?"

tutti si voltano curiosi ad ascoltarli "Credo di si... non ne parliamo spesso... non gli piace parlarne..."
"Dovreste parlarne invece, potrebbe rimanerne ossessionato..."

Ziva, alquanto confusa, decide di intromettersi nel loro discorso "Di cosa state parlando? Cos'è che ossessiona Tony?"
Gibbs e Alicia si guardano titubanti, poi Alicia decide di raccontarle tutto "Vedi... da qualche mese, Tony è tormentato da un sogno che riguarda Chris..."
"Spiegati meglio..."
"Sogna spesso che il padre di Chris torni per ucciderlo... inizialmente sembrava frutto della sua fantasia, poi ha iniziato a fare quell'incubo tutte le notti ed ogni mattina ci dava sempre più dettagli a riguardo..."
Vedendo lo sguardo perso di Alicia, interviene Gibbs "L'ultima volta che ne abbiamo parlato, Tony mi ha saputo dire esattamente data e ora... teme che possa succedere realmente. L'unica cosa che ancora non sappiamo è il luogo... alla fine del sogno Tony ci ha detto di aver sentito il suono di un esplosione, per questo è tanto preoccupato..."
"E quando dovrebbe succedere?"
"Secondo Tony... era il giorno del compleanno di Chris alle 10 di sera, non sappiamo bene di quale compleanno si tratta, comunque... e non sono sicuro possa realmente accadere..."

Restano tutti scioccati dal racconto di Gibbs, appena Tony ritorna nella stanza tutti lo guardano perplessi, infastidendolo.

"Beh? Cosa c'è da guardare? Ehm... io vado a dormire, potete dormire nella stanza degli ospiti... è abbastanza grande per tutti. Beh... buonanotte!" Tutti lo salutano ancora impressionati da quel racconto così strano e realistico.

 

Verso mezzanotte si salutano tutti e decidono di andare a dormire dopo aver passato la giornata più strana e movimentata della loro vita.

Ziva non riesce a dormire, quella strana storia deve averla colpita più di quanto potesse immaginare. Sente strani rumori in cucina, si alza dal suo letto controllando che i colleghi non siano svegli poi sgattaiola in cucina senza far rumore.
Si ferma sulla porta a guardare, trovandosi Tony di spalle mentre si prende qualcosa da bere. Subito rimane perplessa, poi, osservandolo meglio, capisce che dev'essere successo qualcosa che lo ha turbato.

Gli si avvicina piano, richiamandolo dai suoi pensieri appoggiandogli una mano sulla spalla, lo vede sobbalzare al tocco della sua mano, lo vede agitato e molto teso, una cosa alquanto insolita per lei. Si guardano negli occhi, lei vede nei suoi meravigliosi smeraldi verdi la sofferenza e l'angoscia che prima d'ora nei suoi occhi non aveva mai visto.

Rimane comunque abbagliata dal suo sguardo così intenso in cui ci si può perdere. Per un momento perde coscienza di sé, affascinata da lui e dai suoi occhi, dal suo sorriso, dal suo corpo... per un attimo si perde nella sua essenza, nel suo profumo così dolce e così forte allo stesso tempo.

Ritorna in sè quando Tony inizia a richiamarla "Hei, Ziva! Cosa succede?! Stai male? È un pò che ti chiamo... tutto bene?"
"Si... si, certo. Tu, piuttosto, cosa ci fai alzato a quest'ora?"

Non risponde.

Abbassa lo sguardo e si avvia verso il salotto ma lei lo precede fermandolo sulla porta.

"Alicia e Gibbs ci hanno detto dei tuoi incubi, è per questo che sei sveglio?"
"Non sono affari tuoi, non dovresti nemmeno essere qui." le risponde secco, con durezza nella sua voce sconvolta.
Ziva se ne accorge e gli risponde a tono "Sono affari miei dal momento che sono qui e sono preoccupata per te... di solito mi racconti vita, morte e miracoli, ora invece non vuoi parlarne... perchè?"
"Perchè parlarne mi fa male... sogno la stessa situazione ogni notte da mesi, sono certo che non sia solo frutto della mia immaginazione... è il mio istinto a dirmi che sta per succedere!!"
"Capisco... so quanto può essere doloroso... prima che mia sorella morisse ho sognato il suo funerale e... quando è successo realmente mi sono sentita morire. Forse era una premonizione, forse avrei potuto salvarla se solo avessi capito..."

Tony vede i suoi occhi riempirsi di lacrime, così cerca di rincuorarla abbracciandola forte, chiude gli occhi per un istante, respirando a pieni polmoni il suo dolce profumo di mandorle e vaniglia, un profumo rassicurante che gli dà alla testa. Ziva ricambia l'abbraccio appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il battito accelerato del suo cuore.

Si perdono l'uno nell'altro, il silenzio s'impadrona delle loro menti, smettono di pensare scoprendo di sentirsi finalmente bene.
Tony si stacca leggermente da lei cercando il sollievo nel suo viso, sorride vedendola così rilassata accanto a lui e riprende il discorso di prima "Mi dispiace. Non dovevo risponderti in quel modo... non devi preoccuparti per me, ho la pelle dura!"
Ziva sorride, illuminando lo sguardo di Tony.
 

"Cosa ne dici se ci stendiamo fuori sull'erba a chiacchierare? Ora, anche se tornassi in camera, non riuscirei a dormire..."
"D'accordo..."

Secrets: una misteriosa vacanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora