Lui ti vuole bene

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Attendono agitati fuori dalla stanza di Tony, aspettando che il medico e Gibbs diano loro il via libera per andare a trovarlo.

Escono entrambi un pò preoccupati, tutti si avvicinano per sapere di Tony.

"Dottore, allora... come sta?"
"Se la caverà, ha qualche disturbo mentale momentaneo che potrebbe scomparire tra un ora come potrebbe durare anni... dipende. Vi prego, se andate a trovarlo, di non farlo sforzare troppo, deve metterci i suoi tempi per ristabilirsi completamente. Detto questo, vi auguro che tutto vada per il meglio..."

"Dottore?? C'è la vaga possibilità che Tony non recuperi???"

"Beh, signorina Sciuto... non posso dirlo con certezza, ma la possibilità, benchè minima, esiste. Vi consiglio di stargli vicino e di aiutarlo, non fatelo innervosire. Per il momento è stato disposto il ricovero fino a domani sera per precauzione, non si deve muovere assolutamente dal letto... i polmoni sono seriamente compromessi, se si dovesse muovere potrebbe andare in crisi respiratoria... e potrebbe non salvarsi."
"Ragazzi... dovete tenere duro, non fatevi vedere scoraggiati da Tony. Ora più che mai ha bisogno del nostro aiuto...andrete da lui pochi alla volta, gli altri aspetteranno qui fuori..."

Con poche parole, Gibbs riesce ad incoraggiare tutti i presenti, che si mettono d'accordo su chi entra prima.

"Io voglio vedere il mio papà... posso entrare per primo, Gibbs?"
"Certo, ma ricorda una cosa... papà potrebbe non riconoscerti subito e potresti vederlo un pò assente mentre gli parli. Non ti devi spaventare per questo, ok? La sua testa non funziona molto bene, per questo dobbiamo aiutarlo a stare meglio..."
"Lo so, Gibbs... Gli voglio bene, non farò mai niente per farlo stare male..."
"Bene, campione. Chi sarà il prossimo? Ziva?"
"... no. Andate voi, io aspetto fuori..."

Tutti la guardano perplessi, McGee comprende perfettamente il suo stato d'animo e decide di entrare con Abby al posto suo. Ducky va dal medico di Tony per informarsi meglio sulla terapia di recupero per Tony, lasciando così Ziva e Gibbs da soli...

"Ziva... cosa c'è che non va? È vivo, sta abbastanza bene... perchè non vuoi entrare con gli altri...?"
"Io... ho paura, Gibbs. Non voglio che mi veda come una sconosciuta... non potrei sopportarlo."
"Ziva... fa male anche a me... quando si è svegliato non sapeva chi fossi, ci sono rimasto male anch'io... poi pian piano si è ricordato... beh, poi si è anche scordato di nuovo ma ciò che conta è che dobbiamo stargli vicino, che ora lui ha bisogno di noi... lui c'era quando ne avevamo bisogno, perchè non lo aiuti insieme a noi...?"

Lo sguardo perso di Ziva gli fa capire che c'è di più della paura di non essere riconosciuta, la stringe in un caloroso abbraccio facendo si che finalmente sciolga il ghiaccio e che gli racconti ciò che lui già sa...

"Lo ami, vero?"
"Cosa?"

Ha colto nel segno.
Gibbs riesce a leggere negli occhi tristi di Ziva tutto l'amore che prova per Tony e che sta cercando di reprimere. Lei abbassa lo sguardo impotente davanti alla domanda schietta di Gibbs, così lui le tira su il mento perchè possa guardarlo negli occhi.

"Ziva... sai, non ho mai visto Tony tanto felice come quando è con te. Vi osservavo dormire sull'erba ieri mattina, ho visto Tony per la prima volta sorridere rilassato di prima mattina dopo anni... tu gli hai dato sicurezza, l'hai fatto sentire protetto in quel momento.
Gli hai donato la speranza, l'hai ascoltato come io non sono riuscito a fare, per me era impossibile che ciò che sognava potesse realmente realizzarsi. Tu invece gli hai creduto all'istante... e per questo devo ringraziarti. Sai, non sembra ma è molto sensibile per certe cose... io non gli credevo fino in fondo, così si è scoraggiato... se non ci fossi stata tu ad ascoltarlo, probabilmente sarebbe arrivato tardi per salvare Chris e sarebbe morto... invece è rimasto in allerta perchè qualcuno ha creduto in lui, nelle sue parole..."

"Io non ho fatto proprio niente, Gibbs..."

"Invece hai fatto tanto... e ti ringrazio. Ad ogni modo... ritornando alla domanda di prima..."
"Non c'è niente da dire, Gibbs..."
"... volevo dirti... che se Tony è felice lo sono anch'io... e se lo ami davvero come credo dovresti fare la prima mossa. Lui ha paura di ferirti perciò non si farà mai avanti... devi andare da lui..."

annuisce incerta della decisione. Intanto dalla stanza, McGee e Abby escono scioccati

"Ragazzi... che succede?"
"Capo... è così... strano parlare con lui...
Non ci ha riconosciuto subito ma quando abbiamo iniziato a parlargli si è ricordato di noi... poi... ha iniziato a guardare nel vuoto... l'abbiamo chiamato più volte ma non ci rispondeva... Chris si è spaventato, l'ha abbracciato mentre piangeva... non sono riuscito a staccarlo e Tony non si è più mosso..."

Terrorizzato da quelle parole, Gibbs si fa spazio ed entra nella stanza di Tony, lo vede fissare il vuoto davanti a se mentre Chris piange tra le sue braccia.

Lo prende in braccio di forza e lo allontana dalla stanza

"Gibbs... cos'ha il mio papà... perchè non mi risponde...!!"
"Tesoro, devi stare calmo... è normale. Deve riprendersi pian piano e tu non devi spaventarti, andrà meglio...!"

Abbraccia forte Chris che smette con calma di piangere. Lo fa sedere e con un fazzoletto gli asciuga le lacrime.

"Papà si rimetterà presto, te lo prometto..." Chris annuisce sicuro con la testa, poi si volta verso Ziva "Ora tocca a te entrare, papà sarà felice di vederti!"

Ziva si china davanti a lui e sorride "Come mai credi che sarebbe felice di vedermi?"

"Perchè quando ti vede gli brillano gli occhi... so che vi volete bene! Lui mel'ha detto..."
"Quando...?"
"Prima... quando siamo entrati tutti e non ti ha visto... era dispiaciuto perchè voleva vederti. A volte si ricorda di noi, mi ha riconosciuto subito quando siamo entrati..."

Ziva sorride, guarda Gibbs, che le fa cenno di entrare, si alza immediatamente ed entra nella stanza di Tony.

Secrets: una misteriosa vacanzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora