Festa con sorpresa

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Diciotto sono i baci che mia mamma mi ha lasciato sulla fronte.
Diciotto sono le volte che Carolina mi ha tirato le orecchie.
Diciotto sono le candeline che spegnerò questa sera.
E diciotto sono anche gli anni che compio oggi.

Niente più scusanti,se mi prende la rabbia e ferisco qualcuno finisco dentro,se spaccio droga mi sbattono in prigione,se rapisco qualcuno,gattabuia e se uccido un'essere umano qualsiasi, ergastolo a vita.
Che dire,ho bisogno di un avvocato.

Per di più Thomas mi ha organizzato una festa a sorpresa...
Perché lo so?
Perché le sorprese non mi piacciono e se posso cerco di evitarle o per lo meno scoprirle in anticipo.
Questa sembrerebbe una sorpresa pericolosa, tanta gente,tanto alcol e tanti,troppi problemi.
Ovviamente ora è troppo tardi per darsi malata o partire per un luogo sconosciuto.

Varco la soglia di casa e mi preparo nel completo e totale silenzio,io amo il silenzio,così tranquillo e calmo,non vuole mai niente da noi,semplicemente ci offre attimi in cui possiamo riflettere,e allora noi riflettiamo ma poi smettiamo di ascoltarlo perché inizia a fare male, alziamo il volume della televisione oppure della musica e cerchiamo di distrarci.

Oggi non ho voglia di bere e non ho voglia di fare pazzie,voglio sono starmene in tranquillità in attesa che tutti se ne vadano.

Metto il vestito che piace tanto a Carolina ed esco di casa,dove mi aspetta Thomas,in sella alla sua moto e con un sorriso travolgente.

"Buonasera bambola"mi stringe le braccia,come se non mi avesse vista da una settimana"E buon compleanno diciottenne"
Lo scruto"Grazie"abbozzo un sorriso e salgo in moto,lui mi porge il casco"Pronta?"chiede,
"Per una cenetta intima?"inarco un sopracciglio"Come avevi promesso"
"Certo"annuisce e mi allunga una benda,
"E questa?"la rigiro tra le mani,è semplicemente verde,
"Non devi vedere"spiega legandomela all'altezza degli occhi"Sarà una cena molto"si blocca"Interessante"ridacchia da sotto il casco.

Durante il tragitto impiego parecchio tempo a pensare ad un'espressione stupita,non se mettere la mano davanti al viso oppure aprire la bocca e spalancare gli occhi,inoltre impiego altrettanto tempo a cercare di capire dove sta andando,le curve che fa la moto non sono estranee alla mia conoscenza di Milano.

Dopo una decina di minuti si ferma e dei rumori iniziano a farsi sentire,lui mi tappa le orecchie togliendomi il casco.
"Allora?"borbotto scocciata"Dovrò tenerle per tutta la serata?"
"Zitta e seguimi"parcheggia la moto e entriamo in un locale,
"Tom"balbetto,sento il bisogno di dirgli la verità,cioè che so della festa ma non fa in tempo a togliermi la benda che vengo acclamata da una marea di gente,tutti urlano auguri ma io non riconosco nemmeno un volto,come se fossi alla festa di qualcun altro,uno dei sentimenti peggiori al mondo,per di più Tom mi stringe le spalle con un'espressione orgogliosa e bisbiglia"Mi ringrazierai dopo"faccio una smorfia e roteo gli occhi.

Guardo il soffitto,le assi,le pareti,le luci e desidero di essere addormentata,addormentata per decenni ma con la speranza che prima o poi mi sveglierò,invece rimango persa in un incubo che ha un nome e un colore.

Il mio incubo porta il nome di Luna ed è colorato di blu,lilla e ceruleo.

La gente intorno a me mi prende d'assalto abbracciandomi con forza,il mio cuore batte all'impazzata e probabilmente sono rossa fuoco,una ragazza che mi conosce e che forse dovrei ricordare mi chiede se sto bene,io annuisco ma no,non sto bene.

Non sto bene per niente perché sono nel posto sbagliato con dei perfetti sconosciuti,vorrei scappare ma non me sono in grado,la musica comincia ad prendere ritmo e i corpi intorno a me la seguono come se fosse la Bibbia.
Carolina non è da nessuna parte,o forse c'è ma non riesco a trovarla,anche se conoscendola, dopo aver scoperto il luogo della festa probabilmente sarà scoppiata a ridere tirando le coperte del letto fino alla bocca,senza però aver prima avvisato la sottoscritta.

Quando riesco a trovare un misero spazio per allungare la mano verso la tasca guardo il cellulare e le trenta chiamate di Carolina,una paio di messaggi in segreteria e una decina di messaggi:
'SOS'
'Thomas ha prenotato al Luna'
Mille puntini di sospensione.
'Se solo l'avessi saputo"altri puntini di sospensione.
'SCAPPA'
'Ti aspetto da me,pizza e tutto il cibo che vuoi'
'Sei o non sei la diciottenne più fortunata ad avere me?'.

Con fare furtivo mi avvicino all'uscita,ma una voce non può fare a meno di bloccarmi,la cosa peggiore,questa è l'unica che riconosco.

"Quante altre Bianche avrebbero potuto compiere diciotto anni oggi?"chiede alle mie spalle.

Il suo suono è dolce,come se le corde vocali di Ed Sheeran fossero immerse nel miele, ricoperte di zucchero filato e subito dopo inserite nella sua gola.
Ma lui è tutt'altro che dolce e vorrei non aver mai fatto questo confronto.

"Chi si rivede"mi volto e lo guardo in viso,divino fino alla punta dei capelli.

Signore e signori, un inchino per sua maestà Walter.

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Ci sta un inchino o no?
Stavo per continuare a scrivere ma poi mi sono chiesta,perché non lasciarvi un po' con il fiato sospeso?
Non commento il fatto che sto aggiornando all'una di notte ma sono curiosa se c'è qualche mente malata come me,quindi pazzi notturni fatevi sentire!
Perdonate eventuali errori e continuate a seguirmi.
Vostra marghe😘

Bianca come cocainaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora