Scelte convenienti

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Subito dopo sorride"Ti ho spaventata?"
"No"continuo a retrocedere fino a toccare il tavolo di legno con la schiena,con le mani mi pizzico le gambe.
"Quanto sei bella"scimmiotta prendendomi il viso in una mano"Sappi solo che io sono pronto"
"Tu sei sempre pronto per scopare"alzo gli occhi e appoggio i gomiti al bancone.

"Ma questo già lo sapevi"mi circonda con le braccia"Andiamo a casa mia?"
"No"scuoto la testa e mi alzo in piedi"Andiamo a casa mia".

Mi segue velocemente senza staccare gli occhi da me"Ok"conferma.

Guardo l'orologio,sono appena le nove,i miei genitori probabilmente sono ancora svegli.
Usciamo dal Club e camminiamo verso la sua auto.

"Cosa si fa da me?"penso ad alta voce,
"Probabilmente guarderemo un film"dice ironico,troppo ironico.
"I miei saranno contenti di guardarlo con noi"bisbiglio e scoppio a ridere per la sua espressione,
"I tuoi?"si ferma all'improvviso,sembra sconvolto,
"Cos'hai?"inarco un sopracciglio"Hai paura che ti mangino?"mi avvicino piano,
"Non mi sembra un'idea fantastica"si volta e guarda una macchina avvicinarsi.

Lo guardo da lontano,abbastanza lontano da non essere persuasa dal suo modo di fare.
Ho sempre pensato che non avrei mai presentato i miei genitori a Walter ma ora come ora ne sento l'esigenza, e non cerco l'approvazioni dei miei.
Voglio solo tastare il terreno intorno a lui e capire se è disposto a spingersi un po' più in là,però la paura di un campo minato,di un rifiuto è sempre dietro l'angolo e attende una sua risposta.

"E poi non gli piacerò mai"comincia ad avvicinarsi a me,
"Che t'importa se piaci a me"inclino la testa,
"Cosa vuoi da me,Bianca?"mi scosta i capelli dietro l'orecchio,
"Tutto quello che non hai dato alle altre"cerco il coraggio nei suoi occhi ma trovo solo timore,
"Alle altre ho offerto la parte migliore di me,in un calice di cristallo"sorride per mascherare qualcosa di più grande.
"Allora io voglio quella peggiore"ci scrutiamo a vicenda senza dire nulla.

"Scapperai"appoggia l'indice sotto il mio mento obbligandomi a guardarlo dritto negli occhi,
"Mai"nego"E tu?"
"No"mi bacia la bocca cercando la mia lingua.
"Non voglio i tuoi baci"lo spingo via e lui sorride"Vieni da me,o no?"
"Si"risponde subito"Ma tu non fare la cattiva con me"mi stringe per la vita strofinandosi su di me.

Scendiamo dall'auto insieme e lui prima di entrare fuma una sigaretta.
"Muoviti"lo incalzo e apro il portone con le chiavi,butta il mozzicone per terra e io entro seguita da lui.

"Non parlare di droga e di alcol"lo ammonisco,
"E di sesso?"sorride mentre l'ascensore sale verso l'alto,
"Nemmeno"roteo gli occhi"Fai un passo falso e ti ammazzo"l'ascensore si ferma e io mi affretto ad uscire,
"Quindi non posso nemmeno dire che ho tanta voglia di baciare la loro bambina"mi stringe i fianchi,
Mi volto di scatto"Prova a dire qualcosa del genere e te lo stacco a morsi"
Fa una smorfia di dolore e aspira"Sei stata chiara"
"Bene"tendo un'angolo della bocca.

Infilo le chiave nella serratura e ancora prima di aprire la porta grido:"Sono a casa"cerco mamma con lo sguardo e la trovo spaparanzata davanti alla televisione"Ci sono ospiti"continuo.

Lei si volta e mi guarda con gli occhi spalancati"Un'amica?"chiede,
"Un'amico"la correggo spostandomi di lato e lasciandole vedere Walter.
Prima di dire qualcosa tira numerose boccate d'aria"wow"si alza in piedi per stringere la mano al nuovo arrivato.
"Sono Asia,la mamma di Bianca"tende la mano,
"La mamma?"gliela stringe "Pensavo la sorella"la guarda con sospetto"Io sono Walter".

"Troppo gentile"mamma comincia ad arrossire"Accomodatevi"dice indicando il divano"Tu Walter fai come se fossi a casa tua"sorride"Arrivo subito"scompare in cucina.
"Ci provi con mia mamma?"lo squadro,
"Embè"scrolla le spalle e si siede sul divano"Mica male la mammina"sussurra.

"Walter"lo richiama mamma portando un vassoio con delle bibite"Bevi qualcosa?"
"No grazie"scuote la mano"Magari un bicchiere d'acqua"mi fa l'occhiolino,
"Certo"conferma mia madre tornando con una bottiglia"Vi conoscete da molto voi due?"
"Un paio di mesi"risponde Walter bevendo tutto il bicchiere,
"E siete molto amici?"si avvicina a lui,io li guardo senza perdermi nemmeno un dettaglio.
"Abbastanza"Walter mi lancia un paio di occhiatine"Diciamo che abbiamo instaurato un bel rapporto"
"E toglimi una curiosità"lei continua a sorridere"Quanti anni hai?"
"Ventidue"risponde lui,
"Davvero?"mamma mi fissa interrogativa e io annuisco"Frequenti un'università?"
"No"nega lui"Ho aperto un'attività in proprio".

Le espressioni di mia madre sono molto trasparenti e non lasciano spazio a dubbi sulle sue opinioni su Walter.

"E i tuoi genitori?"continua lei,
"Mamma non è sotto processo"la riprendo senza troppa enfasi però,dopotutto io di lui ne so meno di quanto credo.
"Ora vivono in Germania,si sono trasferiti un paio di anni fa,per lavoro"spiega,
"E perché non li hai seguiti?"lo interrompe,
"Divergenze di opinioni"rimane vago e guarda il pavimento,
"Capisco"annuisce"Hai qualche fratello?"
"Nessuno"nega.

Dopo una lunga pausa silenziosa riprendono a parlare:"È stato bello conoscerti"mia mamma guarda l'orologio"Però ora devo andare a prendere mio marito"mi guarda"Papà è rimasto senza carburante"trattiene una risata malefica.

"Nel caso in cui non fossi qui"rivolge l'attenzione a Walter"Spero di conoscerti meglio"gli bacia le guance e si avvicina alla porta"Torneremo tra poco"mi avvisa senza ulteriori dettagli sul suo rientro.
Annuisco e attendo la sua uscita.

"Ci hanno lasciati soli"Walter si avvicina a me accarezzandomi la maglia di pizzo,
"Ha detto che torna tra poco"retrocedo,
"Cioè?"avanza,
"Potrebbe tornare da un momento all'altro"sbotto"È furba"sorrido.
"Possiamo esserlo anche noi"si abbassa la cerniera dei pantaloni per provocarmi,
"Non pensarci nemmeno"la tiro su"Vieni"gli prendo la mano"Ti mostro camera mia".

Entra in camera e fissa le pareti colorate di un grigio opaco"Carina"conferma girando in tondo"Anche se mi aspettavo il mondo di Barbie"
"Simpatico"abbozzo un sorriso avvicinandomi all'armadio,prendo il pigiama nero ,
"Che fai?"si sdraia sul mio letto,
"Mi cambio"apro le ante,in modo tale da non farmi vedere.

"Giochi con il fuoco ragazzina"ansima,
"La cosa non mi dispiace"concludo spogliandomi velocemente"Anzi,comincia a piacermi"mi rivesto.

Quando riappaio lui è immobile"Sei l'unica ragazza con cui ho scambiato più di una conversazione e non ho ancora scopato"dice guardandomi in viso,
"E lo sarò ancora per molto tempo"mi avvicino con il sorriso sulla labbra,
"Questo lo dici tu"balza in piedi"Finirai a letto con me ancor prima di rendertene conto"bisbiglia a pochi millimetri dalla mia bocca e cammina verso il mio armadio,
"Continua a sognare"mi appoggio al muro,
"Succederà molto presto"continua"Così invece di rompermi le palle me le leccherai".

"Meglio morire"faccio una smorfia,
Mi guarda con la coda dell'occhio"Ti piacerà"apre tutti i cassetti dell'armadio soffermandosi su quello del intimo,prende un paio di mutandine bianche e un reggiseno rosso.
"Ridammele"sbraito,
"Ti serviranno a casa mia"se le infila in tasca e si alza in piedi"Quando quelle del giorno prima saranno sporche"mi circonda con il braccio.

Camminiamo verso il salotto"Mangiamo qualcosa?"inarco un sopracciglio,
"Nah"scuote la testa e si riprende la giacca"Vado via prima che arrivi il lupo"
"Non vuoi conoscere mio papà?"lo seguo,
"Magari un'altra volta"apre la porta d'uscita"Buonanotte Bianchina"mi bacia la fronte e scompare,lasciandomi imbambolata e dubbiosa.

Bianca come cocainaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora