Oltre alle gambe c'è di più

297 21 14
                                    

Non avrei mai pensato che il mio diciottesimo compleanno sarebbe finito così.

"Negarlo non servirà a nessuno"respira sulla mia bocca e io vorrei allontanarmi ma non ne sono capace,
"Siamo troppo in alto per tornare giù"conclude e io mi sento vuota.

Come se mi avesse tolto tutto,di nuovo,in una sola sera.

"Smettila"sibilo tra i denti"Non hai il diritto di farmi questo"mi allontano e torno improvvisamente lucida"Non puoi tornare come se nulla fosse e pretendere di riavermi"la sua espressione è acida e amara"Tu non mi riavrai mai".

Mai,non mi toccherà mai più.
Mai non appoggerà le sue labbra sulle mie e tanto meno il suo respiro sul mio collo.

"Vieni qui"fa un passo verso di me e mi prende per i polsi"Dimmi che non mi vuoi più rivedere,dimmi che non mi ami e dimmi anche che non hai paura"
"Non puoi"bisbiglio"Tu non puoi"
"Quando capirai che stai commettendo un grande errore io sarò qui"sembra quasi che sta per mettersi a piangere"Non ti lascerò mai in pace,sarò sempre nella tua testa"
"Ti prego"abbasso lo sguardo"Ti prego"
"No"mi alza il viso con due dita"Questa volta sono io a supplicarti"mi bacia la bocca e spingo la mia sulla sua ma tutto dura poco,se ne va subito dopo.

Mi lascia incosciente sul ciglio della strada,ma non ne sono sicura,potrebbe anche essere seduto alla mia destra e probabilmente non me ne accorgerei,a pochi passi da me Thomas chiama il mio nome più volte.

Mi volto lentamente e vedo la bottiglia in cui abbiamo bevuto,la stringo nelle mani e faccio scendere il liquido restante giù per la trachea,come se fosse acqua.
"Dov'eri?"sbotta,
"Qui"mi tengo per il muretto,
"Con chi sei venuta?"continua,sembra incazzato nero,
"Da sola"rispondo,
"Con chi sei venuta?"ripete questa volta più forte,
"Con Walter"non riesco a mentire,non questa sera.
"Perché?"scorgo una lucentezza particolare nei suoi occhi,ha l'aria di uno che ha voglia di fare a pugni,
"Non lo so"appoggio la schiena sul muro e chiudo gli occhi,ho voglia di dormire,
"Bianca"strilla"Che cazzo stai facendo?"fa un passo avanti e io non mi muovo di un millimetro,non mi importa niente di lui.
"Non urlare"bisbiglio e mi lascio cadere per terra,gira tutto e io giro ancora più veloce.

"Sei una puttana"sbraita ma i suoi insulti cadono su di me come le gocce d'acqua scivolano su una superficie impermeabile,
"Va bene"appoggio la testa su una spalla"Vattene"concludo.

"Io non vado da nessuno parte"continua furioso,
"Bastano due drink per chiamarmi puttana?"inarco un sopracciglio,
"Io ti ho organizzato al festa più bella dell'anno e tu scappi via con il tuo ex?"si avvicina,
"Hai organizzato la merda dell'anno"mi tengo la testa,mi sembra di cadere ma sono già per terra"Io non conoscevo nessuna di quelle persone e poi mi avevi promesso qualcosa di intimo"
"Intimo?"starnazza"Volevi qualcosa di intimo?"ripete"Ma se a volte fatichi addirittura a baciarmi"
"Vattene"ansimo e rimango in silenzio.

Un silenzio che viene inquinato da tutta la cattiveria che esce dalla sua bocca,puzza tremendamente di crudeltà.

Lui e la sua testa volano via e insieme a lui, tutti i suoi modi educati,le belle parole e la classe.

"Ok scusa"si inginocchia vicino a me e sospira"Non so più cosa fare con te"
"Lasciami"rispondo e stendo un muro"Non starò qui,per il mio diciottesimo compleanno ad ascoltarti mentre mi chiami puttana".
Mi alzo e cammino senza staccare la mano dal muro.
"Bianca"grida ma io non lo voglio ascoltare"Ti prego".

La sua voce scompare come il vento e io non smetto di camminare,non so dove sto andando ma non è importante,voglio scappare via da questa vita amara e trovare pace e conforto in un'altro stato,in un'altro mondo.
E forse non c'è altro mondo,non c'è altra vita e non c'è altra felicità.

Solo uno spiraglio di pace,mi sembra di dirigermi verso la via in cui ho dato il primo bacio a Walter,la via in cui ho conosciuto la mia felicità.

"Bia".
È lui,è Walter.

"Aiutami"cedo ma le sue braccia mi trattengono"Aiutami"lo guardo negli occhi,neri come la pece.
"Non dirmi che hai finito tutta la bottiglia"mi scosta i capelli dal viso,
"Si"annuisco"Non pensavo fosse così"balbetto"Alcolico"
"Andiamo a prendere dell'acqua e del cibo"con una mano mi stringe la vita cercando di farmi camminare eretta il più possibile,
"Baciami"mi sporgo vedo la sua bocca"Ora sono tutta tua"
"Sei ubriaca"mi rifiuta,
"E quindi?"apro la bocca,
"Quindi non mi approfitto di ragazze ubriache"fisso le sue ciglia muoversi,
"Ipocrita"roteo gli occhi.

Mi prende un'Hotdog e una bottiglia d'acqua.

"Mangia tutto e bevi"ordina,
"Vomiterò"sbotto,
"Quello è lo scopo"risponde"E ora mangia".

Finisco tutto e pian piano la cena di ieri e del giorno prima comincia a tornare su.

"Come ti senti?"non stacca la mano dalla mia vita,
"Come se mille tir mi attraversassero"lo abbraccio"Uno dopo l'altro"
"Passerà"si siede su una panchina e mi vede tremare ma questa volta non mi sostiene.
"Che fai?"lo vedo accendersi una sigaretta e fissarmi,
"Ti studio"risponde,
"Sono difficile?"chiedo,
"Un po"mormora senza smettere di fissarmi"Diciamo particolare"
"Particolare in che senso?"
"Non ti dirò che sei diversa,quello lo dicono tutti"commenta,
"Allora come sono Wal?"sorrido inarcando le sopracciglia,
"Splendida"confessa,
"E poi?"lo incalzo,
"Te stessa"mi sfiora con la punta delle dita e io mi sciolgo.

"Mi ami?"domanda all'improvviso,
"Hai detto che non ti saresti approfittato di me"incrocio le braccia e mi siedo sull'erba,
"Tanto domani non te lo ricorderai"sorride"Posso anche fare l'amore con te in questa panchina"
"E sei sicuro che non mi ricorderei nemmeno questo?"mi sdraio perché mi sento libera.
"Io dico di sì"annuisce"Sei una stronza,anche da ubriaca"
"E perché mai?"mi accarezzo i capelli,
"Perché so benissimo che non riesci a controllare il tuo corpo ma la tua bocca,quella la supervisioni bene"mormora"Non mi dirai che mi ami lo so,allora puoi dirmi perché mi stavi cercando?"
"Io non ti stavo cercando,io ti ho semplicemente trovato"borbotto"Ho litigato con Tom"continuo"Mi ha dato della puttana"scoppio a ridere,
"Tu non l'hai permesso,non è vero?"mi allunga una mano,
"Certo che no"la stringo e mi tiro su.

Un taxi parcheggia davanti a noi e una figura sfuocata mi prende la mano spingendomi nei sedili posteriori dove mi addormento e ricordo,forse,una conversazione.

"È solo un deficiente"Wal scuote la testa"Ma sono sicuro che tu non lo frequenterai più?"
"Perché l'hai detto tu?"
"No"nega"Perché sei una donna".

~~~~~~~~~~
E in quanto donna non ti farai mettere i piedi in testa da nessuno.

Auguri a tutte le donne,quelle vere, quelle che non accettano scorciatoie strumentalizzando il proprio corpo, quelle che amano la vita e non si accontentano delle briciole,quelle che non si fanno abbindolare da qualche frase sdolcinata,quelle che baciano la testa dei figli la mattina ed escono provando a dimostrare ancora una volta che non siamo solo un paio di gambe e un petto, quelle che non smettono di lottare per nulla al mondo perché sanno bene che la vittoria,quella vera,non l'abbiamo ancora raggiunta.
Margherita.

Bianca come cocainaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora