I'll be your home

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Ci sono notti in cui pensi,pensi a tutto e mescoli la tua vita come se fosse un minestrone,la confondi,la inverti,la sostituisci,ma poi capisci che non sai cosa farci quindi la lascia andare,ti rendi conto che Dio ti ha dato un'unica barca e l'unica cosa che puoi fare è guardarla vogare.

La mia barca è blu,gialla,verde,luminosa e a volte scura, scura come il sogno che mi sembra di vivere.

Sono rinchiusa in una gabbia e davanti a me un ragazzo con il volto di Walter mi supplica di aiutarlo ma io non posso muovermi,stringo le sbarre di metallo,provo a tirarle,a colpirle,a graffiarle ma niente,rimango intatte come un diamante.

"Non fa niente Bia"mi sembra di sentirlo bisbigliare mentre il suo corpo viene risucchiato da un vortice.

Un campanello,un rumore,un tuono e poi sono di nuovo sveglia.

Dalla finestra riesco a intercettare una nebbia talmente umida che riesco a sentirla sulla pelle.
Mi stiracchio prima di indossare le pantofole e camminare verso il soggiorno,sono a casa da sola ma mi sento osservata,pochi secondi e mi accorgo di non essere così sola.

"Dobbiamo parlare"Thomas si alza dal divano e mi fissa,io ancora in pigiama lo guardo come se mi avesse colpito alla testa.
"Tu sei fulminato"mi accarezzo le spalle e faccio quattro passi indietro.

"Bianca"sgrana gli occhi lucenti,
"Cosa vuoi?"tocco il divano con la mano"E chi ti ha fatto entrare?"
"Tua mamma"si giustifica"Le ho detto che ti avrei fatto una sorpresa"
"Che sorpresa"continuo,non ho paura ma la sua presenza mi infastidisce"Parliamo"mi siedo a qualche metro di distanza da lui.
"Come stai?"mi scruta a lungo come se sapesse che non mi sento a mio agio,
"Bene"deglutisco.

"Sono stato un coglione"fa una pausa e abbassa lo sguardo"Non avrei dovuto organizzarti quella merda,e avrei dovuto sapere che non ti sarebbe piaciuta,ma ho agito senza pensarci"
"Non fa niente"disegno dei cerchi con le dita sul divano"Ti perdono"
"Quando ti ho vista andare via con Walter"aspetta per dirlo"Non ci ho più visto,la rabbia mi è salita al cervello e so di averti insultata ma credevo che noi due avessimo costruito qualcosa"aggiunge"E poi è arrivato lui,con quel suo atteggiamento maleducato e tu lo hai seguito come un cagnolino,non ti avrei mai immaginata una ragazza del genere"
"Puttana è colei che vende il proprio corpo"sibilo"Non ti permetterò mai di chiamarmi così"
"Smettila"ansima"Non fare l'ipocrita,te lo sei meritato"
"Non ti ho mai amato"mi alzo in piedi avvicinandomi alla porta"Di conseguenza non ti devo nulla"
"Però mi hai fatto innamorare,e non puoi dire il contrario" mi segue velocemente"E l'ho capito sai,tu hai sempre voluto lui,è per questo che non è mai funzionata"
"Ciao Thomas"gli apro la porta,
"Ma io devo farlo funzionare"mi stringe le spalle"Capisci?"
"Hai già perso in partenza"i suoi occhi non mi sono mai sembrati così smarriti,
"Io voglio te Bianca"mi accarezza le cosce"E so che tu non potrai mai stare con lui,appartenete a due mondi diversi,mentre noi,noi saremmo perfetti"
"Vattene"sbraito allontanandomi.
"Ti rendi conto che non sono nulla senza di te"ansima riattaccandosi al mio collo"Arrivato a questo punto posso dirti che sono accecato dalla vittoria,volo a cento metri da terra e non vedo gli ostacoli,non vedo né lui né l'interesse che provi tu perché necessito te,e questo bel faccino"passa un dito sul mio viso.

"Tu non puoi avermi"sibilo spingendolo via,
"Chi lo dice?"retrocede,
"Questa cazzo di persona che hai davanti che ora ti sta per mandare a fanculo"sbatto le mani sulla porta"Vattene via Thomas o chiamerò la polizia"
"Ok bimba"sorride e esce"Tanto lo sai anche tu che non puoi scappare per sempre"mi fa l'occhiolino e scende le scale.

Stringo i pugni e mi preparo per uscire.

L'unica persona con cui voglio parlare ora è Walter.

Arrivo a casa sua nel preciso momento in cui sta per varcare la soglia del cancello,appena mi vede spalanca gli occhi e trattiene il respiro.
Faccio per baciarlo ma non me lo lascia fare"Vieni"ordina,lo seguo velocemente"Non guardarti indietro"mi prende per la mano"Ci stanno seguendo"
"Cosa?"sobbalzo,
"A ore sette"continua"Non voltarti,sono tre uomini in divisa blu"mormora,
"Bianca"sussurra"Ora dovrai ascoltarmi molto attentamente"mi avvicino per sentirlo meglio"Ti direi di andare a casa ma sarebbe troppo rischioso,potrebbero separarsi e seguirti,il che ti renderebbe un perfetto bersaglio contro di me"il cuore mi batte all'impazzata,mi sento come in una scena di CSI ma questa volta non si scherza per niente"Tra pochi secondi ti tirerai su il cappello della felpa cercando di coprirti il viso,io ti prenderò per il braccio e cominceremo a camminare velocemente verso la stazione della metro,una volta arrivati lascia il mio braccio e cammina dietro di me,togliti la felpa e buttala a terra,io farò lo stesso,non perdermi di vista per nessuna ragione al mondo,passeremo tra la folla e fingeremo di entrare in metropolitana ma una volta arrivati alla porta faremo retromarcia e usciremo dalla seconda  entrata allontanandoci da tutto il frastuono,hai capito?"parla così veloce che mi sembra di aver perso metà discorso,
"Si"bofonchio, mi manca il fiato.
"Non perdermi mai di vista Bianca"ripete"Usciti dalla stazione cominceremo a correre,andremo verso casa tua,non potrai uscire finché io te lo dirò"mi sembra di vedere l'entrata nella stazione metropolitana,la gente comincia a mescolarsi, mille colori e nazionalità diverse,un luogo perfetto per confondersi.

Primo passo:
Mi tiro su il cappuccio e lui stringe il mio braccio,camminiamo dove c'è più concentrazione di persone.
Una volta arrivati fingiamo di salire nella metro più affollata,io lo seguo senza guardare nessun'altro,usciamo dalla seconda porta e abbandoniamo le giacche per terra,nessuno se ne accorge.

Una volta usciti lui grida"Ora"mi prende la mano e inizia a correre"Corri Bianca,corri e non fermarti"
Muoviamo le gambe con così tanta agilità che dopo due minuti mi sembra di morire,ci fermiamo e lui si guarda dietro, tira un sospiro di sollievo"Vai a casa",
"Tu dove andrai?"spalanco gli occhi.

"Troverò un posto"dice scontroso"Ti ho detto di andare"
"No"punto i piedi a terra,
"Bianca cazzo"impreca"Questo non è un gioco"
"Se non ti so al sicuro scordati che ti lascerò da solo"mi stringo nelle spalle,la nebbia ormai è scomparsa ma continuo a sentire delle goccioline sfiorami le braccia,
"Ti ho detto di andare a casa"mi stringe per i polsi,nei suoi occhi il fuoco"Possono ucciderti cazzo"
"Lo dovrai fare tu allora,perché io non vado da nessuna parte"sbraito.

Perché ora lo so,ora me ne sono resa conto.

Dovrai legarmi,asciugarmi, prosciugarmi e poi quando smetterò di emettere fiato potrai uccidermi, solo allora,se ne avrò la forza, scapperò via.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 23, 2017 ⏰

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