Big girls and big boys

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"Vai già via?"accuccia le labbra.
"Che ti frega"mi volto per aprire la porta ma lui mi blocca di nuovo,
"Il tuo amico non è riuscito ad nemmeno organizzarti una festicciola?"chiede,
"Fatti cazzi tuoi"torno a guardarlo"E poi non è un'amico"sbraito,
"Ah no?"si avvicina"E allora cos'è?"mi ero dimenticata di quanto fossero neri i suoi occhi,
"Me ne vado solo perché questo posto fa schifo"incrocio le braccia cambiando argomento,
Lui sorride sghembo"Allora perché non sei già fuori?"
"Tu mi esasperi"sbuffo voltando i tacchi.

"Bianca"grida Tom dall'altra parte della stanza raggiungendoci velocemente"Non riuscivo a trovarti"ansima circondandomi con il braccio,
Walter ci guarda facendo una smorfia"Davvero?"insiste senza togliere gli occhi da me,
"Piacere"Tom tende la mano sorridente,
"No grazie"lo rifiuta congedandosi.

Io rimango impalata"Thomas"realizzo in seguito"Proprio qui dovevi organizzare la festa?"
"Embè?"scrolla le spalle"Questo locale va alla grande"mormora"Ma quello chi era?"
"Walter"'mi appoggio al muro"Quel Walter"
"Oh Bianca"mi stringe le braccia"Non avrei mai potuto immaginare"
"Tranquillo"serro i pugni"Non mi sento molto bene"
"Stagli lontana"sbotta come se fossi obbligata ad ascoltarlo,lui non vuole stare a sentirmi,perlomeno non oggi"Ti farò divertire come se domani dovesse finire il mondo".
Sorrido piano e in modo falso,il mondo fallo finire oggi,ti scongiuro.

Passo venti minuti con lui,al bancone del bar,poi se ne va e Walter appare magicamente come barista.
Ovviamente è solo una casualità.
Affogo i miei dispiaceri nell'alcol,anzi,li annego.

Cinque minuti dopo sono già brilla.

Un sorso.
Mi sta fissando.
Un'altro sorso.
Mi fa sentire strana.
Un bicchiere.
Mi manca.
Due bicchieri.
Provo ancora qualcosa per lui.
Una bottiglia.
Devo parlargli.
Basta.

"Rimarrai tutta la sera li?"mi sporgo verso di lui"A guardarmi mentre mi uccido con questa roba"accarezzo il bicchiere.
"Prenditi le tue responsabilità"inarca le sopracciglia"Tu hai scelto uno che ti ha organizzato questa merda"
"E tu?"roteo gli occhi"Avresti saputo fare di meglio?"
"Decisamente"mormora come se per lui esistessi solo io"Per te avrei optato per una serata dolce,tranquilla e poi a mezzanotte"
"A mezzanotte?"Lo incalzo curiosa,
"A mezzanotte tutto sarebbe diventato più selvaggio"mi allunga una cannuccia e io la mordo ridendo,
"Parole,parole"mi allontano quanto basta"Solo parole"
Guarda l'orologio che ha sul polso,un Rolex"Non è troppo tardi per dimostrartelo"
"Cosa?"canzono"Ma io sono fidanzata"sussurro,
"Con quel pagliaccio?"lo indica,è in piedi sul cubo e balla esattamente come una spogliarellista.

Deglutisco"Lui sa tenere le mani e il suo aggeggio a posto"
"Non vorrai farmi la morale?"stringe i denti"Sei ubriaca come una ragazzina"
"Io sono una ragazzina e tu"balbetto"Tu non fare l'uomo vissuto"
"Hai ragione"mi passa una bottiglietta d'acqua"Però ammettilo che non vorresti essere qui"
Mi guardo in torno,non riesco nemmeno ad comprendere la sua frase ma non mi interessa"Lo ammetto"annuisco"E ora?"
"Ora tu vieni con me"mi prende la mano,
"E dove?"chiedo divertita,
"Ovunque"risponde"E da nessuna parte"
"Tu sei pazzo"mi alzo in piedi,
"Si"annuisce,prende l'acqua e una bottiglia di jack daniel's"Pazzo da legare"mi raggiunge"Allora?"indica la sua mano.

"Non vorrai ubriacarti"rido appoggiata a lui"Non sei mica un ragazzino"
"Si ma"mi sposta una ciocca di capelli"Oggi la testa la dobbiamo perdere entrambi".
Usciamo e diventiamo troppo ubriachi ma non è un problema.
Camminiamo per le strade di Milano gridando i nostri peggiori difetti e ci ridiamo su.
Io sono una bambina orgogliosa,ostinata, aggressiva e fin troppo superba.

Lui è un disadattato masochista,puttaniere, lussurioso e testardo.

"Però anche tu sai che in fondo siamo innocenti"mi blocca per le braccia"E ora baciami"ci stiamo avvicinando sempre di più al luogo in cui lavoro,
"Perché dovrei?"comincio a acquistare la facoltà di pensare a ciò che dico,
"Perché lo vuoi fare"mi sorride,
"Arrogante del cazzo"saltello da un lato all'altro della strada,
"Non sono arrogante"scuote la testa"Realista"
"Sbruffone"cammino davanti a lui,
"Tu mi hai ferita"mormora e vorrei non aver sentito.

Mi volto e lo scruto in viso"Tu mi hai delusa"
"Ti ho detto ti amo"bisbiglia,
"Dopo esserti scopato la mia migliore amica"sbraito avvicinandomi"Non avresti dovuto fare così tanti errori sapendo che io ti avrei controllato"
"Chi ti credi di essere?"spalanca gli occhi,
"Colei che ha dato un freno alla tua vita spericolata"sbotto,
"Cosa?"sembra che gli occhi stiano per uscirgli dalle orbite,
"È così"mi imputo"Tu eri abituato a non avere limiti,poi sono arrivata io che ti ho sbarrato la strada"
"Cazzate"scuote la testa,
"Avevi paura"continuo"E sei corso alla vita di prima"
"Tu parli a me di paura?"sibila"Ma se sei scappata al primo problema?"
"Smettila"esclamò"Ora le cose sono cambiate"
"Cioè?"mi sfiora la mano ma si ritrae subito,
"Sono fidanzata"ammetto e lui scoppia a ridere.

"Dillo anche tu che lo odi"conferma dopo un momento di pausa"Lo odi per il solo fatto che ti dice ti amo,odi il modo in cui pronuncia questa parola,odi tutto di lui,i suoi capelli,la sua bocca,il suo carattere,e vorresti che fosse cieco e muto,ma stai con lui ugualmente, perché hai paura di me e di tutto cioè che mi circonda,e sai perché hai paura?perché mi ami,hai fatto tanto storie su di me"apre le braccia"Che non sono mai riuscito a tenerti,che sono sbagliato e che non riesco ad amarti quando tu"avanza"Tu non riesci nemmeno a dire quello che provi per me,bastano due parole"mi accarezza la guancia.

"No"bisbiglio,ci stiamo spingendo troppo a largo e io ho paura di non toccare più.

"E allora perché?"appoggia la mano sulla mia nuca e mi guarda profondamente,fino alle costole"Credi che per me sia stato facile dirti ti amo?"continua"Mettere da parte la mia vita per starti dietro?"aggiunge"Lo sai anche tu che io non sono abituato a queste cose,lo sai benissimo che è stata la primo volta che ho detto una parola del genere a qualcuno"mi attrae sempre più vicino"Ma non voglio fartelo pesare,perché te lo direi altre mille volte"mi bacia il mento e io lo lascio fare"Scusa"ansima"Scusami".

"Non vedo più la verità da nessuna parte"balbetto.

"Te la dico io la verità"bisbiglia sulla mia bocca"Nessuno ti toccherà mai come io ho toccato te Bia"cuce la mia pelle di parole sacre,degne di essere battezzate.

Bianca come cocainaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora