Capitolo 4

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Nonostante siano solo le 23 il locale è pieno di gente. Mi guardo intorno e noto che sono quasi tutti lupi che si strusciano uno sull'altro. Scuoto la testa e cerco di trovare l'Alpha, o meglio l'idiota che si è messo contro di me. Ci stiamo muovendo come un vero branco: io al centro avanti con Zaira alla mia destra e Aaron a sinistra. Sorrido sicura e individuo un tavolo leggermente rialzato dove sono seduti alcuni ragazzi dall'aria snob. Sono tutti dei bei bocconcini, ma non riesco a staccare gli occhi da quello in centro, l'Alpha a quanto pare, e mentre lo guardo un odore fantastico di menta e cioccolato mi travolge. Merda!! Ma non doveva essere una cosa rara trovare un compagno ?!

Uno dei ragazzi richiama la sua attenzione e riesco a leggere il labiale. Si chiama Drake. Bel nome. Si gira verso di noi con un sorrisetto che non promette nulla di buono, si alza dalla sedia e, sempre con quel sorrisetto di sfida, viene verso di noi guardandomi negli occhi. Prepariamoci.

Pov's Drake

Stasera i ragazzi sono riusciti a trascinarmi al white raven, il locale dove andiamo sempre, senza che io riuscissi ad opporre resistenza. Sono ben due anni ormai che sono diventato Alpha e il lavoro è opprimente. È da un po' che non esco a divertirmi e prendermi un piccola pausa non può farmi che bene.

È presto, ma i miei amici sostengono che se arriviamo troppo tardi le ragazze migliori sono già prese. Non hanno tutti i torti. In serate come questa ci divertiamo a sfidarci: loro puntano una ragazza e se riesco a sedurla ho vinto, inutile dire che vinco quasi sempre io. Il mio metro e ottanta ricoperto di muscoli non lascia indifferente nessuna ragazza, combinato poi con i capelli neri, gli occhi di ghiaccio e lo status di Alpha... arrivo anche a una ventina di ragazze a sera.

<<Ehy Drake, scommetto che non riesci a prenderti la moretta che sta arrivando!>> mi giro con un sorrisetto nella direzione indicata da Zake e vedo una ragazza bella da mozzare il fiato. In realtà sono due, ma la prima ha un'aura molto potente che mi cattura. Mi accorgo di essere leggermente ubriaco quando biascico leggermente nel rispondergli. Rinuncio e mi alzo dirigendomi verso la ragazza, i vestiti che indossa mostrano chiaramente il suo corpo dalla pelle candida, magro e sicuramente allenato. <<Come ti chiami? >> le alito addosso, la vedo fare una smorfia e realizzo di aver bevuto più del previsto. <<Sei tu l'Alpha? Quello che ci ha rifiutato l'iscrizione a scuola?>> accenna con la testa alla ragazza che ha di fianco mantenendo però un tono educato. Scoppio a riderle in faccia. L'alcool mi rende incapace di controllarmi, sono in balia delle mie emozioni e questo non va bene.

<<Quindi tu saresti un'Alpha ?! Ma se non saresti capace di battere uno solo dei miei guerrieri! >> ecco! Lo sapevo che avrei sparato una cazzata. Si irrigidisce, probabilmente nel tentativo di non attaccarmi. <<Che ne diresti di diventare la mia Luna invece? >> questa è la storiella che racconto a tutte le ragazze per convincerle a seguirmi. Il suo corpo inizia a tremare nel tentativo di controllarsi <<Mi hai preso per una di quelle cagne disposte a far di tutto per un po' di potere?! Io son un'Alpha e una discendente originale, sottospecie di canide che non sei altro?!>> le sono uscite le zanne e si fatica lievemente a capire chiaramente le sue parole. Ma l'insulto mi è arrivato forte e chiaro. <<Inginocchiati e chiedi il mio perdono, cagna>> l'unica risposta che ricevo è uno suto da parte sua. Decido di cambiare tattica e le ripeto l'ordine con la voce da Alpha. <<SOTTOMETTITI >> Nessun lupo può opporsi a questo tipo di ordine se non un Alpha con un sentimento più forte che lo tiene in piedi. E ora le mie emozioni sono amplificate da tutto l'alcool che ho in corpo: non ha scampo. Vedo le sue ginocchia cedere di colpo sotto il peso dell'ordine e colpire il pavimento con uno schiocco secco. Prendo il suo volto e lo alzo con una mano. Nei suoi occhi il verde e il rosso si stanno combattendo e tutti i suoi muscoli sono tesi nello sforzo di opporsi. <<ora che ti sei sottomessa a me, puoi venire nella mia scuola.>> la sfotto, mi raddrizzo liberandola dal comando solo per notare l'amica della mora con zanne e artigli in mostra, bloccata da quello che probabilmente è il suo compagno. Torno al tavolo e mi risiedo mentre il corpo della ragazza che ho sottomesso, ancora sul pavimento, inizia a tremare, come se stesse piangendo, teoria che non posso appurare dato che la sua bella chioma castana le copre completamente il volto. L'altra ragazza sembra uscire da una specie trans, getta una rapida occhiata all'orologio. Si mette ad imprecare in modo decisamente poco fine mentre ordina al suo compagno di prendere la ragazza per poi farsi largo fra la folla diretta verso l'uscita. Perdo ogni interesse per loro quando diverse mani si sporgono verso di me, come in una richiesta. <<Che volete coglioni?>> l'unico che mi risponde con un sorriso strafottente è Zeke <<Ha vinto lei. >>

Brandelli d'AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora