Capitolo 17

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Scoppio a ridere. Non posso proprio farne a meno davanti alla faccia sconvolta di Alex. <<Oh, sei di nuovo tu. Non mi sei mancata affatto! Anche se mi è dispiaciuto vederti trattata in quel modo.>> <<Anche a me non sei mancato affatto, tizio sconosciuto. Anche perchè ho ripreso coscienza solo oggi... Comunque potresti venire a pranzo da noi e conoscere meglio questo fustacchione>> esclamo dando una pacca amichevole sul petto scoperto dell'albino. Alex si irrigidisce mentre lo sguardo del tizio scorre sul suo corpo. <<Mhm... Direi che si può fare. Cosa vuoi in cambio?>> cavolo, è proprio furbo. <<Dovresti consegnare delle lettere al tuo Alpha da parte mia, al tuo ritorno. Niente di impegnativo>> <<Allora andiamo>>

Usciamo facendo attenzione a non farci scoprire. Una volta fuori... <<Tizio, meglio che le ragazze non ti vedano arrivare in forma lupo...>> accenno un sorrisetto e Alex ringhia in avvertimento, capendo cosa mi frulla per la testa. <<Potresti venire in là sul dorso di Alex>> affermo con una faccia angelica. Yara cerca di soffocare una risata mentre Alex, già in forma lupo mi ringhia contro. <<Nessun problema per me>>

Lo guarda un momento, come chiedendogli il permesso. Si scrutano intensamente, alla fine Alex abbassa un poco la testa, accompagnando il segno con un mugolio di assenso. Il riccio gli si avvicina e appoggia con affetto una mano sul fianco di Alex, un debole uggiolio scappa delle fauci di quest'ultimo, ma non fa niente per sottrarsi al contatto. Io e Yara saltelliamo sul posto quando, togliendo la mano, vediamo una leggera ombra a forma di mano sul manto di Alex. Entrambe siamo già pazze di questa nuova coppia. <<Andiamo pure. Yara mi dai un passaggio?>> era scontato che lo facesse, ma è estremamente maleducato salire a dorso di un lupo senza prima chiedere il suo permesso. Lei annuisce con un sorriso gentile, mentre inizia a trasformarsi. Intanto Alex si abbassa leggermente per far salire il suo compagno. Sta iniziano ad accettare la cosa e io non posso che essere orgogliosa di lui; cerca di adattarsi alla situazione, anche se questa gli sta decisamente stretta.

Yara mi dà un colpetto col nasone umido, per ricordarmi che dobbiamo andare. Il manto di Yara riflette la sua anima dolce, mi ha sempre evocato cioccolato e caramello. Un colore veramente bello e altrettanto indescrivibile. Salgo su di lei e le faccio un grattino dietro le orecchie.

In un attimo siamo arrivati davanti alla casa branco. <<Chi cazzo è quello là?!>> Zaira sta uscendo di casa infuriata. Salto giù da Yara, rimanendo comunque di fianco a lei. <<è il compagno di Alex>> esclamo con un sorrisone. Sento il diretto interessato emettere qualche verso infastidito e mi giro in tempo per vedere il suo compagno che gli assesta uno scappellotto. Che se la sbrighino da soli. Zay ha un'aria perplessa <<Ma Alex non era etero? Insomma, con tutte le ragazze con cui è andato...>> aggiunge l'ultima parte con un sorrisetto maligno, cerca solo di mettere un po' di zizzania. Decido di ignorare l'ultima frase, anche questo lo devono risolvere tra loro. <<Sì, sì. Alex è etero.>> <<Ah, ok. Che facciamo noi?>> <<Noi adesso ci facciamo gli affari nostri e lasciamo che si conoscano un po' meglio. Intanto possiamo andare a fare una piacevole riunione sull'economia del branco, che ne dici?!>> la mia è una domanda retorica ovviamente, infatti la prendo per un braccio e la trascino via. <<Andiamo in camera tu però, ti dà fastidio?>> anche questa non è una domanda, dato che è già sulle scale. Mi sta solo prendendo un po' in giro.

Sospiro esasperata. Le apro la porta con un inchino <<Prego, madame>> <<La ringrazio>> prendo carta e penna. <<Allora: dobbiamo buttare già alcune lettere da inviare a Drake, capire come far girare meglio l'economia del branco e volevo parlarti di una mia idea.>> <<Dimmi subito questa idea che me la segno.>> Zaira prende sempre appunti quando parliamo di cose serie. Anche perchè io ho la tendenza a disegnare uno schema sopra l'altro e alla fine non si capisce più niente, invece grazie ai suoi schemi riusciamo a riprendere argomenti già trattati senza dover ripetere tutto.

<<Stavo pensando... Abbiamo già deciso di dividere le ragazze in diverse categorie. Se, quando avremo trovato il modo corretto di farle funzionare, prendessimo da ognuna di queste categorie un rappresentante che poi presenzierà alle riunioni?>> mi guarda un attimo <<Intendi creare un consiglio del branco, sostanzialmente?>> ecco, è riuscita a riassumere con una manciata di parole quello a cui io ho pensato per giorni. <<Sì, mi piacerebbe che le persone potessero riferirci ciò che non funziona senza creare disordine. Ad esempio: se le guerriere avessero qualcosa di cui lamentarsi e venissero in massa nella casa branco si creerebbe soltanto confusione e aumenterebbero le possibilità di malintesi, fraintendimenti e lavori inutili. Se invece lasciassimo una cartellina in palestra, quando le ragazze vanno ad allenamento potrebbero lasciarci sopra un appunto e spiegarlo dopo alla rappresentante. In questo modo, alla riunione successiva, non correremmo il rischio di dimenticare o ignorare alcuni malfunzionamenti.>> <<Wow. è stranamente geniale. Nessun altro branco ha una struttura simile. Ma così funzionerebbe molto meglio. Ognuno potrà esprimere la sua opinione liberamente e diminuiranno le tensioni portate dalla monarchia dell'Alpha. In questo modo potremo evitare di rivolgerci al consiglio solo per questioni estremamente importanti, eviteremo un mucchio di scartoffie e le possibilità che ci sia un ammutinamento sarebbero praticamente nulle. Geniale.>>

Discutiamo ancora un po' su chi assegnare ai vari gruppi, ma non ci mettiamo molto e, dopo essere arrivate ad un punto di incontro, decidiamo di convocare una riunione per discuterne con il branco. <<Dovremmo occuparci delle lettere per Drake, è quasi ora di pranzo e non so quanto rimarrà Tizio>> Zay grugnisce. Un grugnito... Ma siamo seri?! Sospiro e alzo gli occhi al cielo, senza commentare. Le passo un foglio nuovo e inizio a dettare. Facciamo sempre così e lei parafrasa le frasi ingarbugliate che escono dalla mia bocca. Alla fine mi porge con riluttanza il foglio per farmi leggere, ma rimango perplessa. <<Non ricordo di aver detto così tanti insulti>> Zay mi risponde con un sorrisino angelico <<Ho parafrasato>>

Questa ragazza mi farà diventare matta. <<E se ti dicessi che ho bisogno di una parafrasi gelida?! Tipo... per fargli sentire la mia mancanza?>> ci scambiamo un sorrisetto maligno. Si allunga per prendere un nuovo foglio dietro di me e ricomincia a scrivere.

Stavolta, quando il foglio ritorna nelle mie mani, sento quasi freddo fisicamente. <<Ok, direi che va molto bene>> <<Scendiamo per aiutare Milla?>> esordisce con una faccia molto compiaciuta. Rido e mi alzo dal letto; il tempo sembra essere volato, perchè ho le gambe intorpidite. Scendiamo dopo aver messo una nuova playlist. Quando entriamo in cucina, però, non veniamo accolte dal solito profumino invitante. Anzi, Milla sta finendo di trasformare i tovaglioli in origami. <<Ehm... Che succede?>> chiedo riferendomi all'assenza di cibo. <<Niente di chè... Ma mi mancano alcuni ingredienti fondamentali per il pranzo di oggi. Ho già mandato Yara a comprarle, dovrebbe tornare a momenti.>> annuisco. <<Bhe, dato che qui non serviamo che ne dici di andare un po' fuori ad allenarci?>> << Mi cambio al volo e arrivo>> esclama Zay correndo su per le scale. Esco e mi dirigo al grande spiazzo in cui ci siamo allenate in forma lupo e lo comunico a Zaira. Siamo piuttosto... Espansive quando combattiamo e ci serve un sacco di spazio. Come previsto arriva dopo un paio di minuti. Partiamo subito all'attacco, ma ci conosciamo troppo bene e i colpi di nessuna delle due vanno a segno. Ad un certo punto ci immobilizziamo. Alle nostre orecchie arrivano suoni che possono essere prodotti solo da una sofferenza straziante. Ci fiondiamo verso la casa branco, poco importa che i nostri muscoli siano stati sottoposti ad uno sforzo immenso fino ad un secondo prima.

Lo spettacolo che ci si para davanti è raccapricciante. Un lupo che riconosco come quello di Yara è al centro del "cortile" e si dimena come un cavallo selvaggio. è circondata da guerriere che cercano di fermarla. Sembra impazzita. Ha la schiuma alla bocca ed è scossa da potenti tremiti. Il suo pelo di solito soffice è imbrattato da una quantità abbondante di sangue proveniente da diverse ferite, una particolarmente preoccupante sul fianco.

<<Il tranquillante presto!>> urlo. Dobbiamo farla addormentare in modo da farla ritrasformare in umana. Dobbiamo curarla.

Le catene che spuntano direttamente dalle zampe di Yara mi fanno supporre che abbia delle manette d'argento, esattamente come quelle che ancora adornano i miei polsi.

Qualcuno dev'essere corso in casa perchè una siringa vola verso di me, la prendo al volo e con uno slancio arrivo vicino al lupo, piantando in modo preciso l'ago nel suo collo. Incrocio i suoi occhi mentre crolla addormentata e dentro vi scorgo un immenso tormento.

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Capitolo dedicato ad una mia cara amica che mi ha aiutata a ritrovare l'ispirazione


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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2017 ⏰

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