Capitolo 13

26 8 2
                                    

SPECIALE DEDICATO A TUTTE LE LETTRICI CON IL CICLO

Stanotte ho dormito poco. Ero agitata e non riuscivo a fermare il flusso di pensieri che mi ha tenuta sveglia tutta la notte. Sono le sei di mattine e io mi sono già fatta una doccia di quasi un'ora, ho riordinato la camera e ho finito i documenti da consegnare a Drake. A complicare ancora le cose c'è un mal di pancia terribile che continua a tormentarmi. In realtà anche ieri non ero proprio in formissima, ma pensavo fosse un malore passeggero. Ora non ne sono più così sicura.

Mi sdraio sul letto anche se ho appena finito di rifarlo. Ho una voglia matta di dolci, ma ieri Milla, dopo essersi accorta che il cibo spariva, ha chiuso a chiave la porta della cucina. Sostiene che se mangiamo tutte le sue materie prime dopo si ritroverà disoccupata. Sbuffo per quella che dev'essere l'ennesima volta di stamattina.

Sono stanca. Non ho la minima voglia di alzarmi dal letto, ma non riesco a trovare una posizione comoda in cui mettermi.

Ringhi, frustrata e mi viene l'impulso di spaccare tutto.

Trascorro un'ora e mezza in uno strano stato comunemente chiamato dormiveglia. Mi alzo e faccio partire la musica. Finalmente la giornata è iniziata. Non ce la facevo più a starmene chiusa in camera a girare in tondo come una tigre in gabbia.

Mi costringo ad abbandonare la coccolosità del pigiama per la divisa. Sto finendo di chiudere il corpetto quando la testa spettinata di Zaira spunta dalla porta. <<Buongiorno. Ti do una mano>> la fulmino con lo sguardo <<Pensi che io non sia in grado di allacciarmi un semplicissimo corpetto?!>> la aggredisco. Non sembra offesa, semmai colpita. <<Lay... Va tutto bene?>> crollo a sedere per terra, imbronciata. Mi lagno come se avessi cinque anni di tutti i malori che sento stamattina e mi sfogo per quasi dieci minuti. Zaira è pensierosa e questo non mi piace. Quando medita in questo modo, di solito, dopo ci sono delle conseguenze piuttosto fastidiose. <<Non è che sei entrata in calore? Insomma.... Il tuo compagno si trova vicino a te da un bel po' di tempo e tu non hai ancora il marchio. Il tuo lato di lupa probabilmente reclama il suo compagno.>> appunto.

Cavolo! Ha ragione. In effetti in questo momento gradirei di essere stretta dalle sue braccia forti; magari mentre mi fa un massaggio. E mangiando i biscotti. Sì, con i biscotti sarebbe perfetto.

<<Andiamo da lui!>> esclamo battendo le mani. Una bambina di cinque anni, appunto. Zaira mi guarda come se fossi impazzita. <<Layla, se tu adesso vai dal tuo compagno lui ti marchierà. È sicuro! Poi tornerai in te è impazzirai perché.... Perché sei strana!!>> la guardo in silenzio.

<<Prendo Francy e Katie. Mi faranno da scorta e, eventualmente, mi proteggeranno. Perché io voglio le coccole.>> esclamo, le mie motivazioni sono molto più importanti delle sue futili preoccupazioni.

Mi guarda esasperata: sa perfettamente che non riuscirà a farmi cambiare idea. <<Va bene. Hai vinto, vado a chiamarle.>>

Finisco di allacciarmi il corsetto ed esco dalla stanza per incontrare la mia scorta. Arrivo giusto in tempo per sentire la fine della raccomandazione di Zay alle due ragazze <<...Fate attenzione: oggi è molto infantile>>

Partiamo subito, ma Zaira mi proibisce di trasformarmi per cui mi tocca salire sul dorso di una Francesca trasformata. Katie riesce a tenere il passo grazie alla sua particolare condizione intermedia.

Arriviamo davanti alla casa branco senza intoppi. Nemmeno una pattuglia al confine, incredibile! La casa è molto moderna e probabilmente ospita buona parte del branco.

<<Layla che ci fai qui?>> Drake è sul balcone al primo piano. Mi guarda stralunato e sta mangiando.... Un biscotto!!! I miei occhi si puntano immediatamente sul pezzetto che ne rimane nella mano del mio compagno. Lo vedo inspirare profondamente e sembra accorgersi di qualcosa, con un salto scavalca la ringhiera atterrando a pochi metri da noi. In tutta questo i miei occhi non si sono staccati dal cibo mentre quelle delle mie accompagnatrici seguono nervosi tutti i movimenti del ragazzo di fronte a noi.

Brandelli d'AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora