Chierie

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<Come sono gli USA?>gli chiedo.
Le sue labbra si contraggono,non so come iniziare.<Gli Stati Uniti sono una forza,a Boston ho conosciuto un casino di gente.>Scrolla le spalle,poi i suoi occhi cadono su qualcuno.Seguo lo sguardo di Mitch e rimango quasi paralizzata.Perché il rozzo che prima mi ha spinto si sta avvicinando a noi?
<Un tizio...>borbotta il ragazzo riccio,rivolto al mio amico.
Barcolla leggermente,con una mano sulla fronte.
<Un tizio?>lo interroga Mitchell.
<Un tizio con dei buffi capelli rossi>indica i suoi,di capelli,per rendere il concetto <mi sta torturando pur di avere qualche grammo.Quindi dimmi dove cazzo hai nascosto l'erba prima che gli rompa la faccia.>
<Si può sapere di cosa sta parlando?>mi acciglio,guardando Mitchell con un'espressione di totale stupore.
<Oh,di nuovo tu>sghignazza il tipo,accorgendosi di me.
<Vedo che non riesci proprio a starmi lontano>aggiunge alzando un sopracciglio.
Se già quando ci siamo scontrati mi aveva infastidito,adesso ho i nervi a fior di pelle.Di solito sono una persona che non giudica un libro dalla copertina,ma lui non mi ispira nulla di buono.
<Hunter,lei è Cher.>Il mio amico lo osserva di soppiatto,lanciandogli un'occhiata d'avvertimento.
Lui porta una mano sulla spalla di Mitchell,sorridendogli distrattamente.<E allora?>brontola ad alta voce.
<É Cher,cazzo.Cherie.>Gli dà una leggera gomitata,al che il riccio sembra ricordare qualcosa.I suoi occhi verdi scorrono avidamente su di me,sul mio corpo e sui miei abiti.Quando si bloccano fissi nei miei ho un sussulto per l'intensità che esprimono.
<Cazzo,quella Cher?>abbassa la voce,nascondendo un sorrisetto.
<Si,quella Cher>imito il suo tono di voce portandomi le mani sui fianchi.<Ti dispiace lasciarmi parlare con Mitch un secondo,adesso?>
<Sei proprio carina.>
<E tu invece non sei decisamente il mio tipo.Senti,puoi levarti dalle palle?> Compio un passo azzardato verso di lui,facendogli segno di andarsene.Ha un atteggiamento da duro,ma non mi intimorisce.O forse sì?No certo che no.
<Una ragazza carina come te non dovrebbe dire certe parole...>mi provoca,infilando entrambe le mani nelle tasche dei jeans neri.
<Un tipo sfacciato come te non dovrebbe fiatare in libertà.Perché non torni allo zoo?>Per un attimo sembra stupito dalla mia replica.Poi accenna un sorrisetto,senza spostare lo sguardo dal mio.
<D'accordo,d'accordo,me ne vado.Un paio di ragazze mi aspettano,ci si becca in giro>conclude scomparendo dietro di me.
<Chi è quell'odioso essere umano?Lo hai pescato nel cassonetto dell'indifferenziata?>chiedo al mio amico seguendolo nella veranda della casa,mentre attraversiamo il chiasso assordante e i corpi eccitati e ci dirigiamo in giardino.
<È Hunter Davis.Negli ultimi due anni siamo stati molto uniti.Abbiamo vissuto insieme in un piccolo quartiere di Boston.Tutti nel giro temevano Hunter,ci ho messo poco a capire il motivo.Diciamo che quando vuole sa fare paura.Però lui ha salvato il culo a me un paio di volte nel mio primo periodo là,e dato che era a spasso gli ho proposto di trasferirsi nel mio appartamento.>Fa un lungo sospiro,prima di concludere:<Poi,quando ho avuto il via libera per tornare a Londra,abbiamo deciso di ricominciare tutti e due.Quindi nulla,cazzo,eccoci qui...>.Scrolla le spalle,e con un sorriso cerca di alleviare la mia confusione.Missione alquanto complicata.So che non mi sta dicendo tutta la verità,ma so anche che sarà impossibile cavargli altre informazioni per il momento.
Ho un migliore amico che non riesce nemmeno a stare un secondo lontano dai guai.<Stai continuando a fare il coglione?Sei tornato nel giro?Spero davvero che tu stia scherzando,Mitch>sbotto contrariata,al che lui alza gli occhi al cielo stringendo così forte la ringhiera su cui siamo appoggiati che le nocche gli si colorano di un pallido bianco,quasi giallastro.
<Non prendertela con me,sai come funzionano le cose>borbotta,cercando di tenere il mio stesso tono.
<È proprio perché so come funzionano le cose che me la prendo con te.>Tiro un lungo respiro chiudendo gli occhi.
<Fammi indovinare,ora inizia la parte in cui devi farti da madre e tutto il resto?È questo il momento in cui ricominciano le tue bugie e le mie ansie?Non ho nessuna intenzione di vederti scappare ancora una volta e,sopratutto,non ho nessuna intenzione di venirti a trovare dietro le sbarre.>
Mitchell é impassibile,guarda dritto verso il piccolo lago su cui affaccia l'enorme villa.Sta pensando,mi chiedo a cosa,mi chiedo a chi.Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe da ginnastica.
Non voglio fargli sempre la predica e passare per la rompiscatole di turno,ma io mi preoccupo per lui,è l'unica persona che ho oltre ai miei genitori.Di Mitch posso realmente fidarmi,anche a occhi chiusi.Ci conosciamo da così tanto tempo,lui conosce le mie paure,i miei timori e i segreti più oscuri della mia famiglia...e anche i miei.
<Learman,presto,è iniziata una rissa tra Peteers e Hubers,non te la puoi perdere!>Un ragazzo dai capelli rossi arruffati irrompe nel nostro silenzio facendomi sussultare per lo spavento.
Mitch posa lo sguardo su di me,come per chiedermi il consenso,e pig fa un cenno al suo amico.
Io annuisco e lo avviso che sto per andarmene.
<Cher,mon amour,riprenderemo presto il discorso,promesso.>Mi abbraccia e come ogni volta mi si scioglie il cuore.Soltanto lui a questo potere.Resto in silenzio finché non si allontana,seguendo il tipo dentro la casa.Quel ragazzo magro e con i capelli rossicci mi è familiare,mi ricorda qualcosa.
Mi faccio forza e cerco da abbandonare la festa che ora è concentrata alla rissa in corso.Coppie che si baciano e botte da orbi non fanno per me.Mentre mi avvio verso l'uscita,neanche a farlo apposta,incappo in Hunter alle prese con una bionda.Si stacca dalla bocca della ragazza solo per farmi un sorriso malizioso.
È sexy e lo sa,con quell'aria sempre più arrogante.
Alzo gli occhi al cielo e con la mano destra lo mando al diavolo.Non lo conosco,non lo sopporto,e detesto qualsiasi persona che possa riportare Mitchell nei brutti giri del passato.

Over -UN'OVERDOSE Di TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora