Cherie

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"Ti prego, non adesso" penso. Cerco di asciugarmi con le dita le lacrime che mi bagnano le guance. In questo momento ai suoi occhi sembrerò sicuramente una bambina. Il che non mi sorprende, con il mio comportamento dell'ultimo periodo darai quest'impressione a chiunque. E invece è solo uno stupido scherzo del destino Che sia stato lui a trovarmi in queste condizioni. Continua a imprecare contro la propria sbronza e barcolla. Si regge contro il muro alle mie spalle con entrambe le mani, si abbassa verso di me e con un ghigno mi guarda. "Sali in macchina, dammi solo un minuto."
"Se pensi di guidare in queste condizioni sei effettivamente fuori di testa"gli punto Il dito contro il petto, dal basso. "Sono ancora abbastanza lucida da non permetterti di uccidermi." "Non mi sembra che il tuo culo possa sedersi su quel rottame e insegnarti magicamente a guidare, dolcezza." Mi lancia un'occhiata.
"Quindi o entri o ti ci  sbatto dentro io.Mitch mi ha mollato le chiavi,tanto lui non è in grado di guidare"sbuffa fissando il muro davanti a sé.Questa situazione gli scoccia tanto quanto infastidisce me.E allora perché lo fa?
"Finiremo per andare a sbattere e metterai nei guai entrambi. Ma quanto sei irresponsabile?" Sono passata da piccola indifesa a mamma assillante nel giro di due minuti, mi meraviglio di me stessa.
"Io irresponsabile? Detto da una che cammina alle due del mattino per strada e si ferma per piangere è davvero il massimo." Mi lancia le chiavi dell'auto e mi abbasso a raccoglierle per nascondere l'imbarazzo.
"Entra, arrivo tra un attimo." Lo ripete, fingendo che il resto della conversazione non ci sia mai stata.

Over -UN'OVERDOSE Di TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora