Hunter

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Ho saltato la scuola fino a qualche giorno fa. Odio quel posto, odio le persone che provano a insegnarmi qualcosa  supponendo Che io non lo sappia. Odio il modo in cui professori mi guardano, come se sapessero tutto, come se fossero loro a decidere del mio futuro. Ho sempre studiato volentieri leggevo molto. Il problema è che mi sono sempre comportato male, dando agli altri una brutta impressione. La realtà è che a casa avevo abbastanza tempo per studiare. Lo ammetto: mi piaceva imparare, mi piaceva sapere come funzionava il corpo umano e come si ottenevano le reazioni chimiche. Ho sempre avuto degli ottimi voti, ma non mi è mai sembrato importante, a casa non avevo nessuno a cui interessasse. E allora ho iniziato ad avere altri interessi. Ho conosciuto persone sbagliate, ho cominciato a spacciare e a fare lavoretti sporchi per gli altri. I soldi non mi mancavano,mio padre era ricco sfondato in quel periodo e potevamo permetterci di tutto.
Io però non volevo i soldi, quando avevo bisogno di qualcosa facevo in modo di procurarmi la grana da solo. Seduto in camera mia, fisso lo schermo spento del cellulare. Sollevandomi dal letto, lo metto in carica e tiro fuori dal cassettone un paio di boxer neri, indossandoli velocemente. Ho bisogno di farmi una doccia e di mangiare per placare la nausea ed il mal di testa. Esco dalla stanza a piedi nudi per prendere un bicchiere di aranciata dal frigo e lo tracanno d'un fiato. Devo fumare un po' di erba per calmare i bollenti spiriti mattutini. Inizio a guardarmi intorno, frugando nei cassetti e sotto i cuscini,chiedendomi dove diamine l'abbia nascosta Mitchell.
Faccio una smorfia, chiudendo l'armadietto accanto all'ingresso. Pensando che l'abbia nascosta sotto il materasso, mi dirigo nella sua camera e trovo il suo letto intatto.
Per un istante presumo che Cher sia andata a scuola,ma quando dal corridoio sento il rumore dell'acqua che scorre nella doccia,mi ricredo,
"Ahia!" Sento un lamento seguito da un tonfo e da piccole grida.Scatto nel bagno e, aprendo la porta, me la ritrovo stesa a terra con un asciugamano bianco che la copre appena.
"Cazzo"inveisco,sorpreso.Ha delle gambe che sono una favola,sopratutto da questa prospettiva.
Sono lunghe e magre, un po' muscolose. Come ho fatto a non accorgermene prima? È stesa lungo il pavimento di fronte a me, con i capelli sciolti sulle spalle il viso arrossato dall'imbarazzo. Non avrei mai dovuto vederla in queste condizioni e rendermi conto di quanto sia bella. Mi attira così tanto che fatico a spostare lo sguardo dal suo corpo.
"Ti do tre secondi per uscire di qui prima che chiami la polizia" minaccia, lanciandomi una saponetta azzurra sulla quale suppongo sia scivolata.
Riesco a scansarla e accenno un sorriso compiaciuto.
"E non ho bisogno di una mano, se sei qui per questo" borbotta, cercando di alzarsi tenendo stretti i lembi dell'asciugamano sul petto. Non appena fa un passo verso di me, mi allungo per aiutarla e lei inciampa ancora, facendoci cadere l'una sull'altro.
"Non hai bisogno di una mano, certo che no" sorrido e noto quanto siamo vicini. Le nostre bocche si stanno quasi sfiorando, procurandomi un fastidioso formicolio nello stomaco.
Le sfioro  il naso con il mio respirando il profumo della sua pelle, e con una mano vago per i suoi capelli lisci come la seta. Il suo corpo emana calore, e ancora una volta mi trovo a pensare che è nuda, con uno strato sottilissimo di tessuto che ci divide, e che, accidentalmente, si è sciolto sul davanti dandomi una  meravigliosa visuale del suo seno. Mi mordo il labbro inferiore.
Non resisto più, ogni singola parte di lei è una tale tentazione,vorrei poterla toccare ovunque.Ma è Cher,quella Cher.
"Merda,Hunter!"grida all'improvviso.
Le lancio un'occhiata stranita, non capendo la sua esclamazione improvvisa. "Datti una regolata."
Scoppio a ridere per la sua faccia indignata, si deve essere accorta che mi sono eccitato avendola a così stretto contatto.
"Come se l'idea non ti allettasse" ammicco scherzosamente tenendomi sui gomiti.
"Sei un pervertito del cavolo." Si solleva, si riavvia i capelli con una mano,guardandosi allo specchio.
Faccio un mezzo sorriso, scrollando le spalle. "E non hai ancora visto niente."
"E non ci tengo nemmeno, tranquillo." Fa una smorfia adorabile con le labbra, iniziando a pettinarsi. Poco dopo nota il mio sguardo fisso su di lei, e si volta, accigliata. "Sei ancora qui?"
"Nel caso ti servisse una mano sono già pronto a correre in tuo aiuto" la provoco con un sorrisetto.
Cher alza gli occhi al cielo,mentre continua a spazzolarsi. Un'idea si intrufola nella mia testa nell'esatto momento in cui mi posiziono dietro di lei. Le prendo la spazzola dalle mani, posandola sul lavandino, poi le sposto i capelli bagnati su una spalla.
"Hunter,vattene"mugola,
mordicchiandosi il labbro.
"Vuoi davvero che me ne vada?"Mo fingo sorpreso,mentre poso le mani sul lavandino ai lati dei suoi fianchi,bloccandola tra le mie braccia.
Lei annuisce,cercando di allontanarsi da me spingendosi in avanti."SI".
"Ne sei proprio sicura Chee?" Accosto le labbra al suo orecchio,facendo un passo per far scontrare il mio petto nudo con la sua schiena.I suoi capelli mi sfiorano,mentre con il bacino mi spingo verso il suo sedere.
"Io invece sono sicuro che la mia compagnia..."
"Hunter..."Si porta una mano davanti alle labbra,sfiorandosele con le dita.
La vedo ricambiare l'occhiata dallo specchio e resto ammaliato dall'intensità dei suoi occhi.
Abbassandomi verso di lei,le sfiorò la pelle sotto l'orecchio con la punta del naso,e mi ci soffermo con le labbra.
"Dimmi tutto."
"Sei insopportabile "le esce quasi in un ringhio.
Ridacchio mentre cerco di tirarle via l'asciugamano avvolto intorno al petto.
"Non osare!"Si stringe in un abbraccio per tenersi coperta.
Le mordo il collo.
"Mi bastano due secondi per spogliarti."
Cher si morde forte il labbro inferiore.
"Non è divertente."
"Io invece penso che sia molto divertente."Le metto una mano sul fianco,sopra l'asciugamano,poi salgo verso il suo seno ma mi fermo poco prima.
I suoi occhi sono ancora fissi nei miei,ma adesso ha uno sguardo di sfida che ha preso posto di quello imbarazzato.
"Ti ci vogliano davvero due secondi per spogliarmi?"
Faccio un mezzo sorriso,stringendo nuovamente la presa contro il tessuto spugnoso,annuendo.
"Due secondi."
"E allora che stai aspettando?" solleva un sopracciglio,provocandomi.
Non ci credo.Lo  ha veramente
detto?Finirà per farmi impazzire se continuerà così.
Allargo il sorriso,scuotendo la testa ,poi la lascio andare.Prima di allontanarmi definitivamente,riporto le labbra accanto al suo orecchio e la senti trattenere il respiro,mentre ne approfitto per sussurrarle qualcosa.
"È divertente quando ci metto più tempo."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 21, 2018 ⏰

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