Cherie

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<Certo che ci saró.Sei qui da solo un giorno e già ti invitano alle feste?>sghignazza Mitchell.
Hunter ride per poi ingoiare un sorso di birra fredda,il suo pomo d'Adamo si muove su e giù sotto la pelle abbronzata e liscia.
Deglutisco spostando lo sguardo da lui a Selly,che mi squadra come una leonessa inferocita.Che cosa le prende? Ha già marcato il territorio?Sollevo per l'ennesima volta gli occhi al cielo riportando l'attenzione sul riccio.
<Che ci posso fare,sono un tipo che piace>esclama ironico.
Mitchell scuote la testa mentre io scoppio a ridere per la faccia strana di quel ragazzo dagli occhi color smeraldo.
<In ogni modo,non vorrai mica lasciarmi a casa da sola?Insomma,dopo tutto quello che è successo ieri...>Selly inizia a gesticolare,quando viene interrotta da Hunter.
<Cazzo,non è successo niente ieri sera,smettila di parlare come se fossi la mia futura ragazza>sbotta.
<Siete andati a letto insieme?>mi intrometto.Appoggio i palmi contro l'erba  fresca alle mie spalle e mi lascio andare buttando tutto il peso sulle braccia.
<No>.Quello di Hunter sembra quasi un ringhio, mentre fissa prima me e poi Mitchell, come per assicurarsi che anche lui abbia prestato attenzione alla sua risposta.
Il mio migliore amico si finge indifferente, prende un filo d'erba tra le dita e ci giocherella. Socchiudo gli occhi, fissandolo appena, convinta che mi stia nascondendo qualcosa.
"Stavo comunque pensando che..."
Hunter interrompe "per l'ultima volta Sally. "Continui a parlare come se quel che dici potesse interessarmi. Levati dalle palle" alza le sopracciglia, "dico sul serio".
Selly, imbarazzata e con il volto  paonazzo, Prende la sua borsa e scappa via, La vedo passarmi davanti e le sorriso come per scusarmi. I maschi, almeno in questa scuola, sono fatti così.
Poco dopo mi stendo e Hunter,che ha stampata  sulla faccia un'espressione abbastanza quieta, Fa altrettanto. Siamo sdraiati tutti e tre sull'erba verde del retro della scuola e restiamo a contemplare il cielo per minuti interi, senza pronunciare una sola parola. Sono felice insieme al mio amico, e per la prima volta penso che anche Hunter non è forse così male. Siamo tanto vicini che sento i loro respiri profondi.
Qualche istante più tardi arriva un ragazzo dall'aria familiare, che si picchietta leggermente le dita sulla faccia. Lo riconosco subito per i capelli rossi e l'aria stralunata.
"Hunter, Hai dell'erba?" Gli domanda, mettendosi le mani in tasca e guardandosi intorno circospetto.
Ci mettiamo a sedere e io attendo che i ragazzi facciano quello che devono fare. Ogni secondo che passa spero che Mitchell gli dica di levarsi dai piedi. Invece, con un rituale a cui sono abituati, scambiano qualche oncia d'erba con delle banconote.
"Vacci piano,Shay"lo avvisa con aria divertita Hunter mentre s'intasca i soldi.
"Contaci fratello" risponde lui per poi scomparire all'interno dell'edificio, col capo chino.
Non posso credere che Mitchell Sia ricaduto in questi stupidi affari, e questa volta in compagnia di Hunter, Che in effetti all'aria di uno che ama mettersi nei guai. Il soggiorno in America non gli è servito a schiarirsi le idee? Inizio a credere che Mitchell sia masochista. Forse amo a cacciarsi nei casini, forse si diverte a pagarne le conseguenze.
"Va tutto bene?" Hunter mi guarda cercando di toccarmi il viso con una mano, ma mi ritraggo.
Non voglio fare la parte della stronza, o forse sì. La pace di pochi istanti fa è già lontanissima. Il fatto è che non mi va che questo tizio rovini la vita dell'unico amico che mi è rimasto vicino nel momento peggiore. E ora che siamo tutti e due qui non deve succedere niente di brutto. Finché potrò lo terrò lontano dai casini, anche accosto di finirci io stessa.
Mitchell, Ora, evita di incontrare i miei occhi.
Una lacrima mi solca la guancia e la asciugo subito, prima che lo notino. Io non piango. La mia è pura nostalgia per quello che eravamo in passato. È solo un momento d'ansia, uno di quegli attacchi improvvisi che mi bloccano il respiro. Ho un'immensa paura di restare di nuovo sola. Combatterò con le unghie se necessario, ma non sprofonderò di nuovo in quel pozzo senza fondo che erano diventate le mie giornate.
"Merda. Stai piangendo. Ma che ti prende?"
Hunter Deve starci alla larga, così come dovremmo fare noi con lui.Mitchell È abbastanza adulto per badare a se stesso, ma io non voglio permetterglielo: ho paura che possa commettere ancora gli stessi sbagli. Eppure l'unica cosa che riesco a dire prima di andar via è: "lasciatemi stare".

Over -UN'OVERDOSE Di TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora