Crush.

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I giorni volavano, e le ragazze e sopratutto i ragazzi aspettavano sabato.
Tutti e sei erano riusciti a stabilire con appuntamento con loro.
Perfino Jaco trovò il coraggio e invitò Beika.
Quel pomeriggio fu molto movimentato.
Partendo da Black, che si preparò dalla mattina per quel momento.
Ogni passo poteva essere sbagliato.
Aspettò Ashley davanti al portone della scuola.
Appena la vide scendere le scale, rimase senza parole.
Aveva un vestito bianco corto (non esageratamente), le stava da favola.
«Ehy Black!»
Il povero bullo era rimasto imbambolato.
«Ashley sei bellissima...»
«Anche tu stai molto bene, andiamo?»
In realtà sapete cosa pensava realmente Ashley? Che fosse un gran pezzo di manzo, ma non poteva dirglielo esplicitamente. Black annuì e i due uscirono per il loro 'appuntamento'.
Anche Vegeth aspettava Lids. Dopo aver insistito per tanto tempo.
L'aspettò fuori dalla porta della sua stanza, sbuffando ogni minuto.
Finalmente la ragazza uscì. Nonostante fosse vestita in modo molto semplice, una maglietta e dei jeans, agli occhi di Vegeth era una figa assurda.
«Molto elegante, direi.»
«È già tanto che usciamo insieme, e poi anche tu sei vestito molto "elegante".»
Lids odiava ammetterlo, ma anche se era un idiota, aveva il suo fascino.
Perché un ragazzo bello come lui doveva essere così?
«Andiamo su, abbiamo molte cose da dirci.»
La ragazza fece un profondo respiro, sarebbe stata una giornata molto lunga.
E parlando di semplicità, anche Sakura aveva seguito lo stesso esempio di Lids in fatto di look.
Lei e Goten si avevano dato appuntamento nel cortile della scuola, per poi fare un giro per la città.
«Sei arrivata!»
Si salutarono con un piccolo abbraccio. Sembrava che si conoscessero da tempo. Entrambi si trovavano in sintonia l'uno con l'altro.
«Comunque stai benissimo.»
Il Son arrossì leggermente alla vista della ragazza. Quanti complimenti che avrebbe voluto farle.
«Lo stesso vale per te.»
I due si scambiarono un sorriso sincero e si incamminarono verso la città.
L'ultimo fu Jaco a chiedere a Beika di uscire con lui.
La stava aspettando anche lui davanti al portone della scuola.
Appena la majin arrivò, l'alieno era sul punto di diventare un peperone.
Se nel mondo esisteva la cosa più bella, in quel momento era Beika.
Aveva dei jeans e una maglietta bianca, con sopra una mantella blu.
«Jaco ci sei?»
Scosse la testa e ritornò nel mondo del presente.
«Sì, sì!»
Beika sorrise alla reazione di Jaco, aveva anche lui un lato comico.
«Dove vorresti portarmi?»
«In un posto per me molto speciale. È meglio se ci sbrighiamo.»
L'alieno prese per mano Beika e si diressero in quel posto speciale.
Giunse la sera, e toccò agli altri due di portare fuori Clotilde e Mary.
Whis di vestì elegantemente per l'occasione, voleva portarla a mangiare fuori. Ci voleva un look adeguato.
Dopo essersi preparato, aspettò Clotilde sulle scale. Cercava di rimanere il più calmo possibile.
Clotilde arrivò. Era una visione paradisiaca.
Aveva un abito nero a tubino e dei tacchi a spillo.
«Stai da favola.» Commentò timidamente Whis.
Clotilde sorrise e arrossì. I complimenti le facevano questo effetto.
«Anche tu vestito in modo elegante sei da favola.»
Whis le prese dolcemente una mano mentre scendeva le scale.
I due si incamminarono sottobraccio. Sembrava di essere dentro una favola.
Infine ci fu Beerus. Costretto ad aspettare venti minuti Mary, che non aveva finito ancora di prepararsi.
Quando finalmente uscì, Beerus capì che era valsa la pena aspettare.
Si presentò con una canotta bianca e una gonna nera a palloncino e i capelli rosa completamente sciolti.
La reazione di lui fu un fischio.
«Come sei spiritoso, muoviamoci su.»
«Pesca non accetti nemmeno i complimenti?»
Lo guardò male per poi trascinarlo fuori dalla sua camera e iniziare anche loro una lunga serata.

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