Attimi.

234 22 64
                                    

Mancavano ancora svariati minuti alla fine delle ricreazione e le nostre ragazze andavano in giro.
E come il destino voleva, Lids incrociò Vegeth nel corridoio.
«Son, sai che non si vaga per i corridoi?»
La saiyan sbuffò e alzò hl occhi al cielo. Perché doveva sempre incontrarlo?
«Sii veloce Vegeth, hai da dirmi qualcosa?»
Il ragazzo appoggiò una mano al muro e guardò Lids.
«In realtà sì.»
«Cioè?»
«Quando siamo usciti, credo di aver dimenticato qualcosa...»
Anche Ashley incontrò Black nei corridoi, i due si abbracciarono.
«Come stai, Ashley?»
Adorava quando Black si interessava di lei, la rendeva importante e felice allo stesso tempo.
«Tutto bene, tu?»
«Adesso che ci stiamo parlando, direi proprio di sì.»
«Non fare l'esagerato.»
«Aspetta e vedrai.»
I due si guardarono negli occhi, mentre Ashley si riempiva la testa di domande.
«Chissà che vorrà fare...» si domandò, aspettando la reazione di Black.
Invece Sakura e Goten, ad ogni intervallo, si davano appuntamento lì: alla macchinetta.
Questa volta però, il Son arrivò in ritardo.
«Sei arrivato un po' tardino.»
Disse Sakura ridendo, mentre il saiyan si grattava la testa dall'imbarazzo.
«Ho avuto molto da fare, dopo ho un compito!»
«Io l'ho fatto prima, non mi capacito nemmeno io di come l'abbia fatto.»
Anche se, Goten sembrava quasi che nascondesse qualcosa agli occhi di lei.
«Goten, che succede?»
«Ecco, io...avrei un altro regalo da farti.»
Sakura rimase sbalordita, Goten era davvero troppo premuroso dei suoi confronti. Prima o poi doveva ricambiare.
Clotilde probabilmente fu l'unica ad andare da Whis, di sua spontanea volontà.
Dopo l'uscita dell'altra volta, sembrava giusto ricambiare.
«Clotilde! Che bello vederti.»
«Ehilà Whis, ti ho disturbato?»
«Non dirlo nemmeno, anzi, cosa ti porta qui?»
Clotilde aveva iniziato il vizio di perdersi nel sorriso di Whis. Come faceva ad essere così bello?
«Pensavo di organizzare un'altra uscita.»
«Ci stavo pensando anch'io. Mi leggi del pensiero?»
«Chissà, forse...»
«Comunque Clotilde, ci siamo dimenticati di mangiare un dolce l'altra volta.»
Mentre i due parlavano di arte culinaria, Beika andò in biblioteca.
Jaco le aveva mandato un messaggio con su scritto che dovevano incontrarsi lì durante intervallo.
«Jaco, che è successo?»
«Si tratta del nostro progetto, o meglio, quasi...»
«Dimmi tutto!»
L'alieno si avvicinò alla majin con un enorme libro sotto al braccio.
«Ho scoperto una cosa interessantissima!»
Si mise nella sua solita posa, per poi sedersi accanto a Beika.
«Cioè?»
«Guarda qui.»
Francesca tornò in classe, trovando Gohan che parlava con un suo amico.
Appena si accorse di lei, salutò il compagno e si diresse nella sua direzione.
«Già di ritorno?»
«Sono nuova, non conosco ancora benissimo il posto.»
«C'è Gohan ad aiutarti!»
Il saiyan prese la mano di Francesca, che per un attimo arrossì.
«Dove mi stai portando, Gohan?»
«A conoscere il posto.»
Anche Agnese girava per la scuola, cercando di non perdersi in tutti quei corridoi.
«Ti sei persa?»
Una voce la immobilizzò completamente. Appena si girò, tirò un sospiro di sollievo: era Zamasu.
«Zamasu! Che ci fai qui?»
«Ero in giro e ti ho trovata.»
La saiyan sorrise, la presenza di Zamasu quasi la rassicurava.
«Sai come si torna indietro?»
La domanda di Agnese provocò una risata, che subito dopo si trasformò in un dolce sorriso.
«Ti accompagno io.»
Mary iniziò a correre per tutta la scuola, perché doveva trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato?
Appena vide una persona, si nascose dietro di essa.
Era Beerus.
«Che stai combinando, Pesca?»
«Shh, il bidello mi sta cercando per tutta la scuola.»
«E sentiamo, perché?»
«Vuole farmi mettere in ordine la dispensa, solo perché ho lasciato le carte sotto al banco!»
Beerus iniziò a ridere a crepapelle, solo lei poteva combinare queste cose.
«Ah! Sta arrivando!»
«Tranquilla, troveremo un piano.»

• Dragon Ball School.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora