Don't hurt me.

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Da quel giorno, le lezioni procedevano normalmente.
Però quella mattina sarebbe stato diverso.
Dopo le due ore del compito di storia, la campanella della ricreazione suonò e i ragazzi poterono uscire.
Lids stava camminando tranquillamente nel corridoio finché non vide Vegeth.
E non era solo, stava parlando con un'altra ragazza dai capelli turchini.
La saiyan non si spiegò come, ma sentì crescere una rabbia dentro di lei.
Perché stava parlando con quell'altra?!
Quando il ragazzo ebbe finito di parlare, vide Lids e si avvicinò. Come se  nulla fosse mai successo.
«Ehy Li-»
Uno schiaffo gli solcò il viso, lasciando il segno della mano.
Lids non disse nulla, lo guardò male e se ne andò infastidita.
«Che ho fatto?»
Clotilde uscì dalla classe per dirigersi da Whis.
Ormai la ricreazione era diventato un modo per vedersi.
Alla vista dell'Angelo si fermò.
Stava già parlando con qualcun'altra che non fosse lei.
Somigliava parecchio a Whis, lei era più alta.
Da come ridevano e scherzavano, non potevano essere semplici amici.
«Whis...»
La voce di Clotilde divenne sempre più tremante e gli occhi sempre più lucidi.
Quando Whis la vide era ormai troppo tardi.
Era già troppo lontana.
«Clotilde! Aspettami!»
Con il passare dei giorni anche Daishinkan e Blue si stavano frequentando.
Quando L'Angelo andò a cercarlo, non lo trovò facilmente.
«Daishinkan?»
Lo vide nel corridoio mentre passeggiava con una ragazza, mai vista prima d'ora.
Iniziò a sentirsi quasi ferita da ciò.
Perché Daishinkan non le aveva detto nulla?
Si accorse di Blue, avvicinandosi a lei.
«Blue, perdonami-»
«Tranquillo, ho già capito tutto.»
L'Angelo lo salutò in fretta per poi andarsene.
Il ragazzo aumentò il passo pur di non perderla di vista.
«Blue!»
Beika guardò tutto il tempo, di nascosto, Jaco.
Aspettò l'intervallo per parlargli, ma perdendolo di vista.
Cercò nei posti più impensabili per trovarlo.
Lo scovò fuori la biblioteca a parlare con una ragazza biondina.
Ma chi si credeva di essere?
La majin notò che l'alieno fosse anche imbarazzato.
Decise di non rimanere in mano in mano.
Si avvicinò verso Jaco con il broncio e lo trascinò via dalla ragazza.
«Beika, che succede?»
«Dobbiamo parlare.»
Il piccolo alieno deglutì al pensiero di cosa potesse accadere da un momento all'altro.
Ashley continuava ad andare avanti e indietro aspettando Black.
Il fatto che ritardasse iniziava a preoccuparla.
Andò fuori la sua classe e finalmente lo vide.
Si sentì il cuore spezzato alla vista del suo Black chiacchierare confidenzialmente con un'altra.
Aveva sempre pensato che fosse quel ragazzo di cui potevi fidarti ciecamente.
Si avvicinò a lui con le lacrime agli occhi.
«Per chi mi hai preso?!»
«Ashley, non pensare male. Lei non è nessuno di-»
«Non provare più a parlarmi!»
Ashley corse via, il più lontano possibile.
Ma Black non poteva lasciarla andare via così.
Francesca attendeva Gohan nel cortile della scuola.
Quello era l'unico posto in cui potevano avere intimità.
Iniziò a stufarsi quando notò che il Son non si presentasse.
Quando ritornò in classe, stava parlando con un'altra.
«Ehy Francesca!»
«Non osare poi pronunciare il mio nome, Son Gohan!»
Francesca guardò male entrambi e uscì dalla classe, ritornando nel cortile.
Per la prima volta si sentì davvero delusa e persa.
Perché il suo Gohan aveva fatto questo?
Mary andò nella classe di Beerus per parlargli.
Già il fatto che lo dovesse cercare lei, non andava giù.
Ma vederlo divertirsi con qualcuna che non fosse lei era decisamente il colmo.
Non poteva starsene zitta.
Si incamminò verso di lui con il dito puntato.
«Beerus!»
«Pesca, ti stavo aspettando.»
«Credo che l'attesa finirà qui. Ho finito di essere il tuo giocattolo.»
Mary voltò le spalle e fece per andarsene mentre Beerus cercava di fermarla.
Si sentì un nodo in gola che non si sarebbe sciolto facilmente.
Sakura uscì a tutta velocità dalla classe per andare da Goten.
Arrivò alla macchinetta ma qualcuno fece più presto di lei.
Goten era lì, insieme a un'altra.
Un misto di rabbia e gelosia pervase la saiyan.
Si girò per non vedere mai più quella scena.
«Sakura! Dove stai andando?»
Ignorò completamente la voce del Son e si allontanò con passo veloce.
«Sakura...»
Goten continuava a seguirla, prima o poi si sarebbe fermata.
Miriana gironzolava in giro in cerca di Vegeta.
Andò nell'aula magna della scuola e le sue ricerche ebbero fortuna.
Vegeta era appoggiato al muro intendo a "chiacchierare" con una ragazza.
Sembrava che si stesse divertendo.
Miriana si avvicinò ma più guardava il saiyan meno aveva coraggio.
«Miriana.»
«Vegeta, mi dispiace...»
La ragazza fece per andarsene via, Vegeta però le prese la mano e la fermò.
«Fammi parlare.»
Agnese non perse nemmeno un secondo e corse da Zamasu.
Si fermò a metà strada guardando il compagno con un'altra compagna.
«Zamasu!»
La saiyan era completamente immobile e anche la voce l'abbandonò.
«Agnese.»
L'apprendista si avvicinò a lei ma ad ogni passo c'era un allontanamento.
«Lasciami prima spiegare.»
Le lacrime scesero dagli occhi di Agnese.
I ragazzi si sarebbero fatti perdonare pur di non perdere le loro ragazze.

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