02/03/17, 23:13
Siamo al primo giorno che scrivo qua è già mi son rotto, ma qualcosa dentro di me mi porta a scrivere comunque. Ho già scritto altre volte, mi è capitato anche anche di scrivere qua sotto un'altro nome. Ma alla fine ricasco sempre qui. Forse il parlare di me a un qualcosa che non esiste, mi aiuta. Strano, avrei detto funzionasse al contrario. Comunque devo dire che se avessi iniziato quando i veri problemi sono iniziati, ovvero quasi un anno fa, ci sarebbero molti più capitoli. Diciamo che tutto è iniziato ad inizio estate, tornato dal mare. Ero innamorato follemente di una ragazza, con cui ormai ci stavo da quasi un anno. Il nostro grande problema era però la distanza. Ci separava tanto, perché lei stava a Milano e io in Toscana. Diciamo che avevano passato tutto, ed eravamo come dire, cresciuti insieme alla fine. Solo che io coglione, non sopportavo il peso della distanza e dopo tanti ripensamenti alla fine decisi di rompere poco prima di fare un anno, perché non volevo festeggiare qualcosa di cui non ero sicuro. La mia furbizia quale fu? Quella di farle credere che non me ne importasse più nulla, facendo sì che ella non si faceva complessità ma che si arrendesse all'idea, cercando di voltare pagina. Diciamo che da lì è iniziato un po il mio limbo. È capitato di riparlarci dopo qualche mese, rivedendola anche, essendo capitato da degli amici a Milano. Non è che a me fece un gran piacere è, perché non riuscivo a guardarla neanche. Solo che lei lo desiderava e feci lo sforzo. In quel gran periodo, mi è cambiato il mondo. Avevo da una parte il divertimento dell'estate e dall'altra, il pensiero costante di lei. Diciamo che non ero in gran conflitto e confusione. I problemi sono arrivati anche più grandi dopo. Svariati componenti del mio gruppo hanno fatto bastardata ad altri, prendendone come è giusto che sia un sacco anche io. La botta più grande penso sia stata la mia ex. Che prima di capodanno mi disse di voler tagliare completamente i rapporti, non perché mi odiasse ma perché con me tra i piedi non superava la cosa. Beh, diciamo che il capodanno in lacrime l'ho passato una meraviglia. Poi da capodanno ad ora ci son state svariate cose, ma non te le dico ora, che sennò poi voglio vedere che cazzo ti scrivo nei prossimi capitoli. Ah, una cosa rapida. Sono un punk/metallaro. Già
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Diario di uno schizofrenico
Novela JuvenilQuesto libro non è un cazzo. Parla semplicemente dei miei problemi e della mia instabilità mentale. Fatevi i cazzi vostri