- "Allora?"
Noah mi sta fissando con aria impaziente. Non so cosa dire, nemmeno io so come stanno le cose ancora, probabilmente dovrei proteggerlo e non dirgli niente ma sono troppo egoista. Ho bisogno del mio migliore amico.
- "Noah non è facile spiegarlo, ancora non lo so nemmeno io cosa sta succedendo ma questo ragazzo mi può dire delle cose che riguardano mio padre e le mie origini. Dietro al locale c'ero anche io e posso dirti che quello non era un uomo era tutt'altro, era un mostro. Christian l'ha ucciso prima che lui potesse uccidere noi e adesso io devo andare perché sembra che sia in pericolo."
- "Anouk tesoro... hai fatto uso di droghe stasera? Guarda che a me puoi dirlo, lo sai che non ti giudicherei..."
- "Noah devi credermi è così! L'ho visto! Anche per me è difficile da accettare ma c'è qualcosa, è una sensazione che non so spiegarmi. Io so di potermi fidare di lui, nella mia vita ho sempre avuto l'impressione che ci fosse qualcosa fuori posto e so per certo che adesso tutte le tessere del puzzle stanno per rimettersi a posto. Devo andare."
- "Ma andare dove?"
- "In realtà non lo so"
Ci giriamo entrambi verso Christian in cerca di risposte
- "Non avresti dovuto dirgli niente Anouk, lui è un umano dovremmo proteggerlo da tutto questo"
- "Sarà anche un umano ma è l'unica persona che mi sia rimasta e io ho bisogno di lui, non posso mentirgli"
- "E va bene allora, ormai comunque gli hai già detto troppe cose... Stiamo andando a Lux"
- "Lux? E che diavolo è Lux?" chiede Noah, sempre più confuso
- "E' il nostro mondo, il mondo dei Lumos."
- "Lumos? Ma cosa siete? Alieni?"
- "Ma cosa avete tutti con questa storia degli alieni?" sbotta Christian che mi guarda con occhi esasperati, poi prende un gran sospiro e continua:
- "Comunque no, non siamo alieni. E' una lunga storia e ho promesso ad Anouk che le racconterò tutto non appena saremo al sicuro e questo ormai non è più un posto sicuro per lei."
- "Senti biondino, non mi fido di te e non voglio sapere quali acidi ti sei preso o le hai fatto prendere per convincerla di una cosa del genere. Ma di una cosa sono sicuro, se Anouk va da qualche parte allora vengo anche io"
- "Non se ne parla"
Christian è fermo sulla sua posizione e io guardo a turno prima lui, poi il mio amico che con occhi imploranti mi sussurra:
- "Anouk ti prego, non puoi lasciarmi fuori, avevamo fatto una promessa tanto tempo fa. Sempre insieme contro il mondo io e te. Ricordi?"
Certo che mi ricordo, come dimenticarlo, mentre tutto il mondo ci stava crollando addosso potevamo fare affidamento solo l'uno sull'altra. Siamo state le rispettive spalle per così tanto tempo che faccio fatica a quantificarlo. Non mi sento completa senza di lui. So che è egoistico, so che sono una stupida ma ho bisogno della sua forza per andare avanti. Mi giro verso Christian:
- "Christian, lui deve venire con noi"
- "Ho detto di no"
- "Non vado da nessuna parte senza di lui. Prendere o lasciare"
Adesso l'ho veramente fatto arrabbiare, le vene sul suo collo pulsano selvaggiamente e mi guarda con occhi spalancati e rabbiosi. Sembra che non voglia stare qui in questo momento, che sia stato costretto e adesso si trova davanti una stupida ragazzina viziata, ma non ha capito niente e io non demordo.
- "Anouk ma non capisci? È pericoloso! Lo è per tutti noi e lo sarebbe ancora di più per un umano. Non puoi esporlo a un rischio così grande."
- "Noi ci guardiamo le spalle a vicenda. È sempre stato così e così continuerà ad essere, non cambio idea se vuoi che ti segua dobbiamo portare anche lui"
Christian mi guarda intensamente, troppo intensamente, poi sentiamo un rumore che ci fa accapponare la pelle. Sembra che si sia rotto qualcosa molto vicino a noi, anzi sembra che si stiano rompendo molte cose contemporaneamente. È rumore di lamiere rotte, è rumore di pericolo. Il mio sguardo corre a Noah che mi dice:
- "Viene dalle scale di emergenza"
Usciamo subito di casa e ci fiondiamo giù per le scale interne del palazzo. I rumori continuano e mano a mano che scendiamo si fanno più forti. Il cuore mi batte all'impazzata ho paura che tra poco mi esca fuori dal petto. Arriviamo al pianterreno, nell'ingresso principale e lì vediamo un'ombra fuori dalla porta.
Non è una sagoma umana come quella fuori dal Torch, è una sagoma con delle spalle umane e una testa enorme e allungata come può essere quella di un coccodrillo. Devo trattenermi dal lanciare un urlo appena vedo il suo fiato caldo appannare il vetro della porta principale del palazzo.
Christian si piazza subito davanti a noi ed estrae il pugnale facendoci cenno di restare indietro. Piano piano si avvicina alla porta posizionandosi di lato contro il muro. Io e Noah restiamo imbambolati in fondo alla rampa di scale ad osservare la scena con occhi e bocche spalancati.
La sagoma del mostro testa di coccodrillo scompare dalla nostra visuale e restiamo in attesa. Devo aver dimenticato di respirare perché non si sente nemmeno il suono dei nostri respiri. L'unica cosa che sento è il battito del mio cuore, sempre più forte, in questo momento mi sembra quasi inopportuno. E poi d'improvviso la porta d'ingresso viene fatta saltare in aria con un tonfo tremendo e vola sopra le nostre teste per schiantarsi definitivamente a metà scale, dietro di noi.
Il mezzo coccodrillo è in piedi davanti a noi e accanto a lui ci sono due animali... lupi forse. No, non sono lupi perché hanno un non so che di umano nel loro muso. Il che li rende ancora più raccapriccianti. Il mostro al centro è ancora più spaventoso visto per intero. Avevo ragione, il muso e la coda sembrano quelli di un coccodrillo ma il corpo è per metà umano, lui non ha smesso un attimo di guardarmi e prima di fare un passo in avanti tira fuori la lingua per leccarsi le labbra. Un brivido mi corre lungo la schiena.
Christian che è rimasto impassibile e immobile durante lo scoppio della porta, come vede i tre mostri avanzare si getta sul più grosso di loro. I lupi però lo attaccano da dietro affondando gli artigli nella sua schiena. Lo sento gridare di dolore mentre cerca di trafiggere il coccodrillo. Un lampo di luce mi acceca e non riesco a distinguere quello che sta succedendo sento solo i rumori della lotta in atto. Appena riacquisto la vista vedo il mostro numero uno riverso a terra e privo di vita.
C'è un'odore metallico che mi dà alla testa qua dentro, improvvisamente le pareti mi sembrano troppo strette. Capisco di cosa di tratta, è odore di sangue. Il sangue di Christian. Sento anche un'altro odore, è dolciastro e mi dà la nausea. Vedo una sostanza vischiosa e giallognola uscire dal demone testa di coccodrillo e capisco che si tratta del suo sangue. Mi viene da vomitare.
Christian sta continuando a combattere contro i due lupi. Riesce a colpirne uno al collo ma l'altro lo ha azzannato alla caviglia, allora si gira e di nuovo e lancia il pugnale alla schiena del lupo facendolo arretrare. Si getta di nuovo su di lui ma questo gli morde il braccio con cui aveva recuperato il coltello che gli vola via finendo vicino alla rampa di scale su cui ci troviamo ancora io e Noah.
Adesso Christian e il lupo stanno rotolando per terra, non riesco a capire chi ha la meglio sull'altro ma Christian è sicuramente ferito. Il pavimento si sta riempiendo di macchie rosse e l'odore metallico di cui è impregnata l'aria non mi lascia dubbi. Senza permettere al mio cervello di pensare razionalmente afferro il pugnale e mi butto sul lupo prendendolo di sorpresa e colpendolo al torace più volte. Finalmente il lupo smette di muoversi e Christian se lo leva di dosso con una smorfia.
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In viaggio verso Lux
FantasyAnouk è una giovane donna come tante. Ogni mattina si alza presto, va a correre e poi a lavorare in una piccola pasticceria. Le persone in generale non le piacciono, ha un solo amico: Noah. Il mondo che la circonda le va stretto non si è mai sentita...