Capitolo 39.

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Anouk.

Continuo a guardare il braccio di Christian ma la grossa macchia viola non accenna ad andarsene. Lui mi dice di stare tranquilla perché non sente più male ma non riesco a togliermi dalla testa una bruttissima sensazione. Qualcosa non quadra.

Sento la sua mano sulla guancia e alzo la testa per guardarlo negli occhi.

- "Come sapevate dov'ero?"

- "I tuoi sogni... sai che parli mentre dormi? Ho sentito cosa stavi per fare e allora ti abbiamo seguito"

Lo abbraccio perché sono felice che siano tutti qui, sono felice di essere ancora viva. Alzo gli occhi appena in tempo per vedere due uomini robusti con gli occhi neri che cercano di attaccarci, spingo via Christian e ne colpisco uno rilasciando una fiamma. Il primo dei due uomini cade a terra carbonizzato, non faccio in tempo a fare lo stesso con l'altro che è già sopra di me. Christian però ha già preso la mira e lanciato un pugnale che lo colpisce in pieno petto.

- "Devi andartene di qui" mi urla

- "Cosa?"

- "Vieni"

Mi prende per una mano e mi trascina via a velocità elevata. Faccio fatica a stargli dietro ma se mi fermo ora cadiamo entrambi. Vedo immagini indistinte della battaglia intorno a noi ancora in corso.

Veniamo fermati all'ingresso del vulcano dalla strega di Biancaneve che mi ha portato fin qui. Adesso ha un bastone in mano, lo solleva in aria e poi lo fa cadere in terra, in quel momento partono dalla cima del bastone centinaia di schegge di vetro che ci piombano addosso. Ci muoviamo velocemente ma è impossibile uscire completamente incolumi da questo attacco, così mi riparo con un braccio davanti agli occhi e continuo a correre.

Christian lancia uno dei suoi pugnali alla strega cattiva che cade subito a terra. Sorpassandola lo recupera e finalmente siamo all'aperto.

Christian non sembra intenzionato a fermarsi mi sta trascinando come fossi un sacco di patate. Sono io a fermare questa folle corsa, punto i piedi e tiro forte la mano. Si ferma di scatto.

- "Ma cosa stai facendo?" Mi urla contro

- "Non possiamo andarcene!"

- "Certo che possiamo, non permetterò a tua madre di ucciderti"

- "Ma è un cerchio senza fine non capisci? Dobbiamo tornare indietro e aiutare i nostri amici"

- "Credi forse che sia un gioco Anouk? Quando tua madre era sopra di te con la mano sulla tua fronte, la tua luce ha vacillato. Vacillato capisci? E la tua lacrima non ha funzionato come al solito. Lo stava facendo capisci? Ti stava portando via! Un ciuffo dei tuoi capelli è diventato bianco!"

Mi porto istintivamente le mani ai capelli ma decido subito che non è il momento per pensarci.

- "Christian io torno là, non posso andarmene quando so che c'è chi combatte per me. Angie è là dentro, come anche Simus. Non posso lasciarli"

- "Per Angie non puoi più fare niente"

Mi sento mancare la terra sotto ai piedi. Cosa vuol dire che non posso più fare niente per Angie? Stava combattendo come una lince fino a pochi minuti fa. Non riesco a elaborare una frase di senso compiuto.

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