Christian ci conduce lungo un ampio corridoio, ci sono svariate persone che incrociamo per strada, alcune stranamente vestite di nero, altre sempre nei toni dell'argento, del bianco e dell'oro. Arriviamo davanti a una grande porta bianca e una volta aperta vedo che dentro c'è... un letto.- "Ma non dovevamo andare a parlare con gli anziani?"
- "Si beh, ho pensato che forse prima avresti voluto rinfrescarti un po'"
- "Oh... grazie"
- "Figurati. La stanza di Noah è quella qui accanto, io tornerò a prendervi tra un paio d'ore va bene?"
- "Certo"
- "Oh mio Dio quanto è grande questa stanza!" Noah ha gli occhi lucidi dalla commozione.
Mi viene quasi da ridere comunque saluto tutti ed entro nella stanza. Sopra la cassapanca ai piedi del letto ci sono ben impilati dei vestiti neri, argento, bianchi e oro più degli asciugamani che sembrano sofficissimi. Ne prendo un paio tra i più grandi e aggiro l'enorme letto in cerca del bagno. In fondo alla stanza c'è un'enorme finestra a parete, non resisto e mi affaccio. La vista è da togliere il fiato, da qui sono abbastanza in alto da avere una visuale di Lux che devo ammettere è meravigliosa, tante case di quel particolare traslucido a metà tra il cristallo e l'oro si stendono davanti ai miei occhi e il loro colore si incontra in armonia con il verde della foresta che circonda e protegge questa grande oasi galleggiante.
Mi giro con un sospiro e vedo sulla mia destra una porta aperta che dà su una stanza completamente bianca. Vado verso la stanza in punta di piedi ed entro nel bagno più grande che abbia mai visto in vita mia. Al centro c'è un'enorme vasca scavata nel pavimento con dei gradini che portano al centro dove zampilla una piccola fontanella colorata. Sembra un centro benessere. Sul bordo della vasca ci sono tanti piccoli flaconi di vetro in diversi colori, mi avvicino e ne prendo uno rosso, apro il tappo e annuso un profumo buonissimo. E' speziato e floreale e si adatta perfettamente alla mia voglia di relax. Senza neanche sentire gli altri decido per quello quindi mi tolgo i vestiti sporchi e mi immergo nell'acqua tiepida. Mi siedo sull'ultimo scalino e stendo le gambe godendomi quel momento di completa pace dopo una giornata tanto stancante.
Potrei quasi addormentarmi qui, mi viene da pensare a Noah, lui sarà felice come un bambino al luna park in questa piccola SPA privata. Penso anche a Christian e subito mi incupisco rendendomi conto che forse anche lui starà facendo un bagno con la biondina di poco prima. Mi impedisco di farmi prendere dal cattivo umore e apro la boccetta rossa iniziando a lavarmi via di dosso il fango e la stanchezza.
Quando esco dal bagno già mi sento molto meglio, i lineamenti del mio viso sono più distesi, mi trovo a mio agio qui dentro. Torno al cassettone e guardo i vestiti che sono perfettamente piegati decidendo se mettermi uno di questi o prendere un paio di jeans e una felpa dentro al mio zaino. Non resisto alla tentazione di mescolarmi tra questa gente è scelgo la tenuta nera.
Manca ancora un po' al ritorno di Christian e allora ne approfitto e mi stendo sull'enorme letto. Cerco di rielaborare gli eventi della giornata e la faccia odiosa di Angel mi torna in mente. Penso anche al Circolo e inizio ad agitarmi non sapendo cosa aspettarmi. Sono stanca, molto stanca, non vorrei addormentarmi ma sento gli occhi sempre più pesanti e in men che non si dica è tutto buio.
Sono da sola, fa caldo, intorno a me c'è un'enorme distesa di terra bruciata, non c'è vita qui. Piccoli zampilli di lava escono da delle crepe nella terra nera. Sento salire dentro di me la paura, manca qualcosa, manca qualcuno. Vedo nella mia mente due occhi verdi e mi assale il panico, mi manca il respiro. Devo trovare Christian, dov'è andato a finire? Mi guardo intorno e non riesco a vedere niente se non lava e terra bruciata. Inizio a correre disperata chiamando il nome di Christian ma non ottengo nessuna risposta. Continuo a correre e all'improvviso finisco davanti a due occhi uguali ai miei. E' quella donna, quella che infesta i miei incubi peggiori. Mi sta fissando con sguardo perfido e un ghigno malefico sulle labbra.
- "Lui dov'è?" sento la mia voce uscire strozzata, credo di essere sull' orlo delle lacrime.
- "Sei proprio una sciocca, tuo padre ti ha tirato su a sua immagine e somiglianza, sei ingenua e debole"
- "Dimmi solo dov'è? Cosa gli hai fatto?"
- "Lui adesso non è più un problema"
- "No!"
Mi sento sprofondare, una voragine mi si apre nel petto non riesco più a respirare regolarmente, le gambe mi cedono e cado a terra. Sento il mio viso bagnato, calde lacrime cadono giù, ho fallito... Non sono riuscita a salvarlo. Il dolore è troppo grande non riesco a controllarlo e un grido disperato sale dalla mia gola secca.
- "Svegliati Anouk! Anouk sono io, sono qui, va tutto bene..."
Apro gli occhi di scatto e davanti a me due occhi verdi mi stanno fissando con preoccupazione. Sono in un lago di sudore e ancora mi fa male il petto tanto forte è stata la paura provata qualche minuto prima. Senza pensare mi getto tra le braccia di Christian e lo abbraccio forte per convincermi che è davvero qui davanti a me e sta bene. Lui ricambia il mio abbraccio e stiamo così per un po', sospesi in un limbo dove esistiamo solo noi. Lo sento sussurrare il mio nome ma non mi muovo, non ci riesco. Finalmente il battito del mio cuore sta tornando regolare quando sento Noah sulla porta che si sta schiarendo la voce.
- "Tutto a posto qui? Sto interrompendo qualcosa?"
Mi stacco subito da Christian e adesso che mi rendo conto di quello che è successo mi sento terribilmente in imbarazzo. E' stato solo un sogno, uno dei miei. Perché ho sognato lui? E perché ero così preoccupata di quello che gli era successo? Perché sentivo il bisogno di proteggerlo?
Sto impazzendo più in fretta del previsto non c'è altra spiegazione. Guardo di nuovo Christian negli occhi, sembra confuso e sempre preoccupato, deve proprio pensare che io sia una pazza scatenata.
- "Scusa, non so cosa mi sia preso"
- "Stavi sognando, gridavi il mio nome e piangevi"
Ecco... peggio di quello che pensavo.
- "Mi dispiace"
- "Non devi scusarti, ma tu stai bene? Fai spesso questi incubi?"
- "No... solo ogni volta che chiudo gli occhi"
Cerco di scherzarci su.
- "Ti va di parlarne?"
- "No. Davvero, è tutto ok"
Fa un profondo sospiro poi si alza e mi porge la mano.
- "Sarà meglio andare allora, gli Anziani ti stanno aspettando"
Così prendo la sua mano e mi dirigo incontro al mio destino.
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In viaggio verso Lux
FantasyAnouk è una giovane donna come tante. Ogni mattina si alza presto, va a correre e poi a lavorare in una piccola pasticceria. Le persone in generale non le piacciono, ha un solo amico: Noah. Il mondo che la circonda le va stretto non si è mai sentita...