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"Avanti, mamma! Smettila di soffocarmi, vado al college, mica parto per la guerra!"-dissi cercando di staccarmi dall'abbraccio stritolante di mia madre.

"La mia bambina! Sei diventata grande! Mi sembra ieri quando non volevi lasciarmi la mano per andare al tuo primo giorno di scuola.. Passa così velocemente il tempo!"-disse con il solito sentimentalismo.

"Erano altri tempi mamma, non puoi mettere a confronto le due cose!"-dissi sdrammatizzando.

"Ha ragione Juliet.."-disse mio padre dalla macchina a mia madre.

"Zitto tu, non infierire!"-brontoló mia madre.

Mia madre, a malincuore si staccò da me sospirando.

"Ti aiuto a portare dentro le tue cose, andiamo tesoro!"-disse prendendo uno scatolone con dentro tutte le mie cianfrusaglie, così le chiamava lei.-"Ti sei portata via mezza casa, quando ci tornerò sarà vuota!"-puntualizzò mia madre.

"Sono cose essenziali per la mia sopravvivenza mamma, lo sai!"

"Ah si? Quindi tutti questi libri sono essenziali? Li avrai letti migliaia di volte!"

"Non mi importa, leggere è la mia passione mamma!"-puntualizzai.

Leggere per me è come respirare. I libri per me sono ossigeno.
Mi fanno evadere da questa realtà che mi circonda.
Non so a cosa sia dovuta questa mia passione, ma fin da subito che imparai a leggere, non la smisi più. Che sia un libro che parli di una storia romantica, una storia thriller, di avventura, horror io lo leggo.
Non ho un genere preferito, ma di tutti i libri che ho letto quelli che mi affascinano di più sono quelli sulle storie d'amore.
Lo so, è banale ma in quei libri i protagonisti maschili si innamorano delle ragazze come me.
E a me, non è mai successo.
Il problema però delle ragazze che leggono è che nella vita reale non trovano ciò che leggono nei loro libri preferiti. Sono esigenti e romantiche e questo le fa sentire inadatte nella vita di tutti i giorni.

Amo i libri. Amo i momenti in cui, quando ne apri uno e ti immergi nella lettura, puoi scappare in un altro mondo, dentro ad una storia che è ancora più interessante di quello che avresti mai immaginiato.

Con certi libri è semplicemente amore a prima vista. E io credo di amare solamente quando leggo.

"Avanti, muoviti pigrona! Quei scatoloni non hanno le gambe e non possono venirci dietro!"

"Arrivo!"-afferrai un altro scatolone ed entrai nel mio dormitorio.

"Aaaw, che ricordi!"-disse mia madre con la voce spezzata.

"Mamma, ti prego! Non piagnucolare, ci guardano tutti!"-cercai di farmi venire i capelli davanti per coprirmi.

Il dormitorio era pieno di ragazzi e ragazze che gironzolavano in lungo e in largo, chi portava valige, o scatoloni nella proprie camere, chi conversava.
C'era una grande confusione e quasi mi persi per quei corridoi infiniti.

Finalmente arrivai davanti alla mia, presunta, stanza. Poggiai lo scatolone a terra e presi a tessera, per aprire la porta. La passai davanti al pass e apparì una luce rossa.

"Che succede?"-chiese mia madre.

Ripassai la carta. Rosso, di nuovo.

"Cavolo, non si apre!"-la ripassai. Niente.-"Merda!"

"Clarissa! Modera i termini!"-mi brontoló mia madre.

"Scusa mamma!"-se c'è una che cosa che mia madre odia sono le parolacce.
Mi ha educata bene, mi ha insegnato ad essere rispettosa e gentile ma soprattutto educata.

Beta House.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora