Mi risvegliai in un letto d'ospedale. Avevo il petto e lo stomaco fasciati da delle bende sporche di sangue e non sentivo più il braccio destro. Immaginavo potesse essersi rotto, infondo lo scontro contro la creatura luminosa era stata davvero tremendo.
"La mia testa" mi lamentai, cominciando a massaggiare la fronte con il palmo della mano. "Neanche mi fosse esplosa una bomba nucleare nel cervello". "Più o meno è quello che è successo, Rick". Mi voltai verso colui o colei che mi stava parlando e per poco non caddi dal letto per la sorpresa. "P...papà!? Cosa ci fai qui?". "Sono venuto a vedere come stavi. Mi dispiace per quello che è successo oggi". "Nah. Tu non hai alcuna colpa. Se solo fossi stato più forte, adesso non mi ritroverei in questa situazione". "Una situazione a cui ho dato io un inizio, Rick". Hermes rimase con lo sguardo fisso sulle coperte bianche come il latte che mi coprivano. Faceva veramente caldo in quella stanza, ma forse dipendeva dal fatto che mi trovavo di fianco al dio della velocità.
"Io...non vorrei chiedertelo ma...ho bisogno di un favore" balbettò in seguito il dio. "è una cosa veramente importate, e tu e tua sorella siete due dei pochi miei figli in grado di svolgerlo". "Di cosa stai parlando?" chiesi incuriosito. "Parla, ti ascolto". "Hai presente quel mostro contro cui ti sei ritrovato costretto a combattere? Bene, l'ho fatto entrare io. Credevo fosse venuto alla ricerca di...di una persona ricercata per così dire. Credeva si fosse infiltrata in questo campo e allora le ho dato il mio permesso di entrare. Poi però, sono stato colpito alle spalle e ho perso i sensi. Successivamente, è accaduto quel che hai visto. I figli di Semreh sono ora entrati nella nostra foresta. Potrebbero lasciarci la pelle delle persone adesso, ma non possiamo preoccuparcene troppo a causa del favore che sto per chiederti, Tu e altri quattro ragazzi, dovreste partire per una piccola impresa e reccuperare un oggetto in particolare". "Io, mia sorella e altre tre persone" dissi quasi in un bisbiglio. "Perché scegli proprio me? Cos'ho di così speciale rispetto agli altri ragazzi del campo?". "Onestamente nulla, però hai un dono. Un dono che ormai non è più in possesso di nessuno dei miei figli. Neppure di tua sorella. E' la determinazione, la forza di volontà e tutte queste cose che ti fanno venire la voglia di andare avanti continuando a vivere, proteggendo le cose che ami davvero". "Ma questi doni li hanno tutti gli esseri umani" assicurai. "Ma voi siete semidei" ricordò Hermes. "E la maggior parte di loro combatte solo per istinto. Ma appena si ritrova davanti un avverario più forte, se la batte a gambe. Per questo mi serve il tuo aiuto, Rick. Questa è una missione che solo un tipo temerario come te può riuscire a compiere. Allora, sei disposto a lanciarti nel pericolo?". "Detta così sembra proprio una cosa da incoscenti" ammisi sorridendo. "Ma dopotutto, da quando sono entrato in questo campo, non ho fatto altro se non il pazzoide. Quindi, mi riterrei uno sciocco se non accettassi. E va bene, accetto l'impresa. Dimmi di più però". "E sia" sospirò Hermes, come se si fosse appena levato un grosso peso dalla schiena. "La persona che il figlio di Semreh stava cercando si chiama Koraku. Un figlio di Eda, venuto alla ricerca del bastone del destino". "Il figlio di Eda? Chi sarebbe? E poi, a cosa potrebbe mai servire il bastone del destino?". "Lasciami spiegare. Il bastone del destino, può essere uno degli oggetti più devastanti presenti su questo pianeta, se si conoscono gli incantesimi per attivare ogni sua singola modalità. Eda è invece la dea degli inferi secondo la mitologia Oràcola. Gli oràcoli sono un'antica razza ormai estinta, ma dagli dei ancora vivi e vegeti e assetati di vendetta verso le divinità superiori. La tua missione, Rick, è reccuperare il bastone del caos e far si che le due armi vengano sigillate all'interno della stanza di Zoah. Questa stanza, può essere trovata seguendo un preciso percorso. Vi cederò la mappa una volta trovati anche gli altri due e ultimi mancanti guerrieri che parteciperanno alla missione". "Gli altri due? Vuoi forse dire che avete già trovato il terzo?". "Già. E temo non ti piacerà sapere di chi si tratta".