Capitolo 7 - comincia il viaggio

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E così, gli altri due membri del gruppo erano stati sellezionati. Erano un ragazzo di quindici anni e una ragazza di diciassette. Si chiamavano War e Sam. "Prima andiamo a reccuperare il bastone del destino e poi partiamo" consigliò War, facendoci strada. Nessuno ebbe niente da obbiettare e ci dirigemmo al centro della foresta di Hermes, la dove stava l'oggetto in questione.

Una volta estratto il bastone dal terreno, facemmo dietro front e uscimmo dal territorio del campo. Finalmente, dopo un anno di addestramento e combattimenti vari, partecipavo alla mia prima grande impresa.

"Dove siamo diretti, bella?" chiese Shil rivolgendosi a Sam. La ragazza osservò attentamente la mappa che teneva in mano e ci indicò la direzione da prendere. Il sentiero si faceva via via sempre più roccioso e qualche istante dopo cominciò a sollevarsi una tempesta di sabbia.

"Bene, siamo proprio baciati dalla fortuna" disse Kaly, maledicendo la situazione. Io mi avvicinai a War cercando di fare conversazione. "Ti rendi conto che siamo due uomini fra tre donne, giusto?" gli bisbigliai. Lui fece una smorfia e controbatté "Tanto meglio, in questo modo avremo l'esercito della salvezza qui di fianco. La cosa non mi disturba". "Sono un pò preoccupato" ammisi. "Non vorrei si mettessero a prenderci a schiaffi per una nostra azione stupida". "E allora tu cerca di non farle". "Hai avuto qualche trauma quando eri piccolo?". "Cosa? Cavolo no. Perché tutte queste domande, ragazzino?". "Perché sto cercando di rompere parlare con te Dovremo fare amicizia prima o poi, no? Dopotutto la riuscita di questa impresa dipenderà anche dal nostro lavoro di squadra". "Continua pure a credere nelle favole se vuoi. Io continuerò a basarmi sui fatti. Ossia sulla mia potenza".

Ah già, non vi ho ancora descritto l'aspetto di War. Classico palestrato con una cicatrice a X sul volto, l'occhio sinistro era senza pupilla e il destro completamente nero. Indossava dei semplici vestiti mortali e sembrava proprio ci fosse qualcosa che non andava in quel ragazzo. Intendo, a parte il comportamento da super bullo della scuola.

Si, dopo neppure un ora di convivenza con il gruppo, riuscimmo bene o male tutti a litigare almeno un paio di volte.

"Siamo spacciati" dissi a Kaly, una volta ripreso il cammino. Ci eravamo fermati vicino a un ruscello per fare una sosta e rifornirci di acqua e viveri. "Tu non farci caso. Cerca solo di tenere più saldo il gruppo. D'accordo?". Mia sorella credeva ancora che quei tre avrebbero potuto andare d'accordo. Beh, infondo la speranza è l'ultima a morire dicono; ma tra Shil che faeva la nevrotica, War il super figo della situazione e Sam (L'unica apparentemente ragionevole del trio), non sapevo proprio che piega avrebbe potuto prendere quella missione.

"Sarà un fallimento su tutta la linea" disse ancora Shil. "Il gruppo è troppo scoordinato. Ci vorrebbe un capo squadra che rimetta a posto le cose e l'unica in grado di immedesimarsi in questo ruolo sono io". "E questo cosa te lo fa pensare?" chiese War prima di me, ma non volevo essere escluso da quell'interessante conversazione. "Già, dove vuoi arrivare?". "Lo sapete benissimo" disse Shil incrociando le braccia. "Vi sfido tutti a duello mocciosi. Coraggio, fatevi sotto. Sapete perfettamente di non poter nulla contro di me".

"Ma per favore" controbatté ancora War. "Quando vuoi principessa dei miei stivali. Io sono qui e ti sto aspettando".

"Pfui, brutto moccioso" ringhiò Shil estraendo la spada. Si lanciò con forza contro War e cominciò a menare fendenti alla velocità della luce....ma il ragazzo era ancora più rapido. Con l'avambraccio riuscì a bloccare l'assalto e con una poderosa ginocchiata al petto a far indietreggiare e ad accasciare al suolo la ragazza.

"Allora, qualcun'altro vuole provarci?". Io alzai la mano e scesi in campo, impugnai la spada e strinsi ancor di più la presa sull'impugnatura. 

"Eccomi, sono qui". 

Demigods 2: le grida dei dannatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora